eccomi!
Allora... cartine di riferimento: la 003 e la 015 (1:25.000) della Tabacco
Siamo in 3 (franz, edo, val), reduci da una primavera piovosa scoraggiante e quindi x nulla allenati, io reduce anche da un'otite con 17 gg di antibiotici, insomma 3 stracci
Date le premesse decidiamo di partire in maniera molto soft: abbandoniamo la macchina al passo Falzarego (2105 slm) e ci avviamo sul sentiero 441, in direzione sud est, verso il monte e il rifugio Averau (2413 slm).
(Se non conoscete la zona e siete pigrissimi o vecchi e malati consiglio di prendere la funivia che parte dal passo Falzarego e raggiungere il rifugio Lagazuoi, dalla cui terrazza la vista sulle Dolomiti è magnifica... ma questa è un'altra storia)
Sul sentiero 441 ci stupiamo della molta neve ancora presente sia sul sentiero sia sulle montagne intorno: l'anno scorso eravamo qui nello stesso periodo ed era un tripudio di rododendri e 1000 altri fiori. Ora è pieno di soldanelle, tipiche del disgelo.
La salita è facile e breve, dominata dalla sagoma caratteristica dell'Averau. Arrivati alla forcella aggiriamo il monte da sud e arriviamo al rifugio.
Da qui parte una ferrata che sale in cima, facile e breve: ci siamo portati l'attrezzatura apposta x salirci ma il vento, i nuvoloni neri e alcuni tuoni ci dissuadono immediatamente e così ci abbandoniamo all'ozio e a birra/aranciata, con colonna sonora di De Andrè (fornita dal rifugio). Edo mi rinfaccerà ridendo x tutti i rimanenti giorni il peso del set da ferrata inutilizzato...
Altre notizie utili: l'Averau è un rifugio privato, è gestito da moltissimi anni da Sandrone e Paola che cucinano da dio. E' facilmente raggiungibile dal lato di Cortina-Falzarego salendo con una seggiovia al rifugio Scoiattoli e poi con una breve salita a piedi, oppure dal lato passo Giau con una seggiovia diretta. La fama di alta gastronomia, la vista, la quantità di marmotte, la facilità di arrivo fa sì che questo rifugio a mezzogiorno sia peggio di rimini: evitatelo. Arrivate dopo le 4, quando la gente comincia a scendere e allora potrete godervelo (21 giugno, sabato, siamo solo noi qui a dormire).
La nostra cena è stata: ravioloni verdi ripieni di formaggio e noci e conditi con pomodorini freschi e timo, tagliata tenerissima con rucola e patate, insalata mista, strudel. Alla mattina x colazione ci hanno deliziato con brioches fresche buonissime, cereali misti, yogurt, oltre ai soliti pane-burro-marmellate-nutelline. Tutto ciò faceva parte della mezza pensione a 45 euro... Buone anche le grappe (io ne ho provata una al caffe e arancia).
Se preferite il panorama alla libidine del cibo salite al vicino rifugio Nuvolau (del CAI, 2575 slm) (quest'anno non abbiamo trovato posto ma l'anno scorso eravamo lì). Mansueto è il nome del gestore, ma a dispetto del nome è abbastanza burbero: cercherà di dissuadervi dal pernottare e vi dirà che non c'è acqua. E' vero, ma vale la pena: la vista è eccezionale.
Ehm... vedo che la descrizione va x le lunghe, meglio finire qui la prima puntata. Abbiate fede prima o poi arriverà il resto.