Ecco la mia relazione rispetto alla via Lausitz
Partenza ore 6.15 da Padova e arrivo verso le 11 a Casere.
Si sale da Campo Tures fino a Casere, dove si lascia la macchina presso il parcheggio. Poi la strada è bloccata.
Si inizia con una strada asfaltata che poco dopo diventa strada bianca. Si passa vicino alla chiesa di Santo Spirito, molto bella. e si costeggia sempre il torrente Aurino. La strada bianca arriva fino alla malga kerher dove il sentiero cambia versante e pendenza. C'è un tratto dove c'è il rischio di caduta sassi ed è stato aperto un sentiero alternativo che parte sempre dallo stesso punto. Noi (io e altre 10 persone) abbiamo fatto quello normale. Si arriva su di un pianoro fino alla malga Lahner. Da qui si arriva sotto la spalla del Wilde Bockege e la salita a serpentine si fa sentire, specie quando si incontrano degli scalini di legno. In tre ore circa dalla partenza (a seconda del passo) si arriva al Rifugio Brigata Tridentina, 2441. Noi siamo stati ac-colti dalla pioggia nell'ultimo tratto. Sistemati nella stanza, abbiamo aspettato che sballasse la pioggia e poi siamo saliti alla Forcella del Picco (2667), sotto il picco dei Tre signori a guardare dall'altra parte, L'Austria.
Il secondo giorno abbiamo preso la Via Lausitz (Lausitzer Weg), che porta al passo dei Tauri e poi continua sopra la valle Aurina.
Dopo circa un'ora dal rifugio di cammino su Pietraie e dopo aver trovato alcuni tratti attrezzati con corda, (niente di pericoloso, solo uno richiede un pò di attenzione) ci si imbatte nel bivio che porta alla Vetta di Italia, il punto più a nord di Italia (anche se non è proprio vero: la vetta 500 mt sulla destra è più avanti.) Il sentiero che sale alla cima inizia con delle serpentine e poi diventa più complicato su pietroni. Utili gli ometti di pietra. Purtroppo io non sono arrivato su e mi mancavano 150 mt di dislivello, perché.... è troppo complicato da spiegare. I miei amici dicono che è un posto splendido. Piccolo tratto di corda e roccette finali. (Pazienza, proverò a rifarlo in futuro, magari...). Circa un'ora dal Bivio.
Scesi nuovamente sulla Via Lausitz si raggiunge poco dopo la Teufel stiege (la scala del diavolo), dove si perde un bel pò di dislivello (che poi si recupera tutto !) con una scalinata molto ripida in legno. Cordino di assicurazione a fianco, non serve legarsi, solo tenersi per l'equilibrio. Poi, ancora per pietraie, si risale al rifugio Vetta d' Italia, chiuso e d ex stazione della Guardia di Finanza. Da qui si può scendere per arrivare alla Strada bianca del primo giorno o proseguire ancora per la via Lausitz fino a Casere. Noi abbiamo optato per la prima versione, scendendo una strada a serpentine, che cala prima alla malga dei Tauri e poi fino al paese. Dopo circa 6-7 ore siamo arrivati.
Commenti: Bellissimo giro, e spero di fare la Vetta d'italia in futuro. Utile il bel tempo!!!