GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Escursioni estive in Trentino => Topic aperto da: AGH - 10/10/2007 11:05
-
Sentiero Costanzi: ne ho sentito parlare spesso e anche zia Lalla me ne ha parlato, ma mi ha francamente terrorizzato :)))
Baratri, dirupi, sentierini espostissimi, concentrazione assoluta sennò si vola...
Le relazioni che si trovano in giro in rete sono molto generiche ed è difficile capire bene che tipo di impegno è richiesto. C'è qualcuno che l'ha percorso e può descriverne *dettagliatamente* le difficoltà? :)
Le esposizioni le sopporto abbastanza, a patto però di avere solidi e numerosi appigli :))) Come rocciatore-alpinista sono una schifezza, ho fatto qualche ferrata ma resto decisamente un terragno che ha piacere a stare coi piedini ben saldi in terra...
-
Sentiero Costanzi: ne ho sentito parlare spesso e anche zia Lalla me ne ha parlato, ma mi ha francamente terrorizzato :)))
Baratri, dirupi, sentierini espostissimi, concentrazione assoluta sennò si vola...
Le relazioni che si trovano in giro in rete sono molto generiche ed è difficile capire bene che tipo di impegno è richiesto. C'è qualcuno che l'ha percorso e può descriverne *dettagliatamente* le difficoltà? :)
Le esposizioni le sopporto abbastanza, a patto però di avere solidi e numerosi appigli :))) Come rocciatore-alpinista sono una schifezza, ho fatto qualche ferrata ma resto decisamente un terragno che ha piacere a stare coi piedini ben saldi in terra...
E' uno dei piu' bei giri che puoi fare in Brenta!
C'e' qualche passaggio di I grado (nel senso che devi usare le mani). In questi passaggi gli appoggi e gli appigli sono comodi ed abbondanti.
Non e' necessario legarsi o assicurarsi (non serve kit da ferrata), in molti passaggi, i piu' rognosi, c'e' praticamente sempre un cordino metallico a cui tenersi.
I passaggi esposti sono numerosi, sia in cresta che in "parete". Quelli in cresta...vabbe'...o sei abituato o fanno impressione sempre. Quelli in "parete" in pratica sono quasi sempre attraversamenti di ripidissimi pendii erbosi...se si scivola si arriva fino in fondo! :o
Sicuramente e' un percorso impegnativo oltre che per i sopracitati motivi anche per la lunghezza del percorso e la mancanza di punti di rientro intermedi.
Come gia' saprai piu' o meno a meta' (subito sotto cima Sassara) si trova l'unico riparo di tutto il percorso: il bivacco Bonvecchio che dovrebbe avere una sorgente nei pressi (se n'e' parlato in un altra discussione).
Senza volerlo sottovalutare secondo me e' alla portata di un camminatore ben allenato che non si fa impressionare dagli strapiombi e dalle altezze!
-
Altre immagini:
-
E secondo te mi tiro indietro? ;D
Se può essere utile descrivo (a memoria, chiedo scusa in anticipo per le imprecisioni) la mia personale esperienza risalente a giugno 2003.
Partenza da Malga Mondifrà 1632 mt (parcheggio) per stradina da Passo Campo Carlo Magno.
Bella salita per il sentiero 334 fino alla Bocchetta dei tre Sassi 2613 mt, prima per radi boschi, poi per incantevoli prati per finire nell'ampio vallone detritico sotto la parete N della Pietra Grande. Fino qui nessuna difficoltà. Eccezionale panorama sulla zona di malga Flavona.
Dalla bocchetta si prosegue a N per il passo della Val Gelada 2868 mt, che si raggiunge con divertente passaggio su gradoni rocciosi che non presentano difficoltà.
Dal passo si prosegue seguendo l'evidente traccia che si alza ancora fino a passare poco sotto la vetta del Sasso Alto con l'ausilio di qualche attrezzatura (brevi scalette e cordino). Nell'aggirare la cima mi trovai a dovere superare un ripido canalone con residui di neve, che fu oltrepassato assicurandosi con la corda poiché il cordino era sotto la neve. Con il cordino a portata di mano la difficoltà svanisce.
Superata l'insellatura fra il Sasso Alto e la Cima Sassara, che può essere raggiunta direttamente dal versante S, il sentiero scende verso il poggio roccioso ove si trova il bivacco Bonvecchio 2779 mt.
Fino a qui impiegammo circa 5 ore di comodissimo cammino e ci fermammo a pernottare.
La parte più difficile della traversata è, a mio avviso, quella fra il bivacco ed il passo di Pra Castron. L'itinerario aggira con bella serpentina una serie di cime, sfruttando le creste di collegamento fra l'una e l'altra, e si svolge prevalentemente su tratti erbosi/ghiaiosi, sovente poco o per nulla protetti. Durante la traversata non di rado ci si trova a dovere salire o scendere per pendii molto ripidi, fra zolle erbose e roccette mobili, pericolosi proprio a causa del fondo relativamente instabile. Quasi tutte le creste scendono in impluvi erbosi dalle pendenze impressionanti, che non lascerebbero scampo in caso di caduta. Il piede fermo e la necessaria concentrazione qui sono di rigore.
In prossimità della penultima cima si scende una paretina attrezzata, per nulla difficile, per risalire con breve dislivello all'ultima difficoltà di giornata, una sottile schiena d'asino che unisce la cima Tuena al monte Benon, larga quanto basta per passarci a piedi ed attrezzata con chiodi cementati per l'eventuale assicurazione con la corda (che peraltro, a mio parere, non è necessaria).
Al termine della cresta il sentier scende dolcemente verso il passo di Pra Castron 2502 mt, che si raggiunge in circa 5 ore dal bivacco Bonvecchio.
Consigliabile una brevissima visita al bivacco Costanzi, situato sotto il passo in direzione NO.
Da qui si piega decisamente ad O per scendere faticosamente per la val del Vento verso Malga Scale (ruderi) 1600 mt circa, per poi proseguire in direzione S e raggiungere, dopo un ultimo saliscendi spaccagambe, la malga mondifrà in circa 2 ore e 30 dal passo.
Il Costanzi è una delle più belle escursioni che abbia mai fatto, e, come dicevamo in altro 3D, è un itinerario molto impegnativo sia per la lunghezza del tracciato e le difficoltà legate al terreno, sia per la assoluta mancanza di vie di fuga in caso di maltempo o affaticamento eccessivo.
Posterei qualche foto quando avrò il tempo di fare delle scansioni.
-
grazie smit, ottime foto. Non sembra cosi' terribile :)
Vedo nella foto un tizio col caschetto: ci vuole?
-
Quasi tutte le creste scendono in impluvi erbosi dalle pendenze impressionanti, che non lascerebbero scampo in caso di caduta
fanculo ;D
-
Quasi tutte le creste scendono in impluvi erbosi dalle pendenze impressionanti, che non lascerebbero scampo in caso di caduta
fanculo ;D
Embé? ;D
Sfancula anche Smit, lo dice anche lui. ;D
-
Smit, belle foto!
Tu sei d'accordo con me?
-
grazie smit, ottime foto. Non sembra cosi' terribile :)
Vedo nella foto un tizio col caschetto: ci vuole?
Grazie!
La mia relazione fa pena a confronto con quella dettagliata di passopasso!!! :P
In ogni caso il caschetto non lo ho utilizzato, come non ho usato corda o moschettoni vari.
Io sono partito dopo aver pernottato al Graffer, ho fatto la ferrata Vidi dal passo Groste' fino alla bocca dei Tre Sassi da dove inizia il Costanzi.
Poi ho tirato dritto fino al Peller per poi scendere a Cles dal "Sinter dela Bepina" il tutto in 11 ore.
Il solo Costanzi credo di averlo percorso in circa 7 ore, ma non ho fatto praticamente soste.
Concordo con passo che la parte piu' impegnativa e' quella dopo il Bonvecchio in direzione Sasso Rosso.
Neve non ne ho trovata, ma era il 17 agosto 2005.
Se devo essere sincero conservo un ricordo meno "terribile" di quello che spesso sento da altri...ma questa e' una cosa molto soggettiva!
-
grazie smit, ottime foto. Non sembra cosi' terribile :)
Gradasso! ;D
-
Smit, belle foto!
Denghiu! :)
Tu sei d'accordo con me?
Direi di si! Relazione bella e precisa.
Solo non mi ricordo delle scalette iniziali che indichi!
-
se vado e mi faccio male, mi avrete sulla coscienza! :P
-
se vado e mi faccio male, mi avrete sulla coscienza! :P
Il Costanzi e' cosi' poco frequentato che nessuno sapra' che fine hai fatto e noi godremo del beneficio del dubbio!!! ;D ;D ;D
-
:(
-
belle foto! :D anch'io quando l'ho fatto sono partito dal grostè e ho fatto vidi + costanzi, però con l'attrezzatura. l'impegno sta in saliscendi spaccagambe e dopo il bivacco bonvecchio si scendono-salgono su crestine affilate molto ravvicinate che si farebbe prima a saltare piuttosto che scendere e risalire (ovviamente è un iperbole) molto demoralizzanti quando sei già parecchio stanco e quasi senza acqua,da notare che sui traversi erbosi con cavo lasco (tipo cavo elettrico e non sempre presente) se non mi assicuravo, almeno una volta volavo giù, e su una delle ultime crestine in discesa,credo sia quella di cui parla passopasso, bisogna scendere di schiena e mi sono stupito non ci fosse cavo (forse si era staccato), comunque splendido e sicuramente Agh, tranquillamente alla tua portata di espertissimo e masochista escursionista, quindi non mi sfanculare! 8)
-
Allora Agh non ti fidavi di me! :D Credo che i nostri amici abbiano rincarato la dose su ogni punto. Noto però che loro sono più esperti di me! Io non sono molto abituata agli strapiombi. Non mi sono portata attrezzatura perchè non avevo idea di come fosse. Comunque i cordini che io ho visto erano vecchi e staccati dal terreno... è quasi più pericoloso attaccarvisi! La scala di cui parlate si trova poco dopo la bocca dei tre sassi ed è difficile scordarla dato che sotto i gradini c'è un baratro! Comunque non è per tutti e se potete fatela in due giorni con sosta al Bonvecchio. Io ci ho messo sette ore e mezza partendo dal Graffer passando per Bocca dei 3 Sassi (ho saltato il Sentiero Vidi) Bivacco Bonvecchio e Biv Costanzi e ridiscendendo a Folgarida per la Valle del Vento. :)
-
Comunque i cordini che io ho visto erano vecchi e staccati dal terreno... è quasi più pericoloso attaccarvisi!
Come ha detto Guido: sembrano cavi elettrici, in realta' sono cordini d'acciaio ricoperti da una guaina di gomma. Non sono i classici cordini delle Bocchette per intenderci, spesso non sono tesi e con relativamente pochi ancoraggi al terreno/parete. E' piu' una sicurezz psicologica! ;)
La scala di cui parlate si trova poco dopo la bocca dei tre sassi ed è difficile scordarla dato che sotto i gradini c'è un baratro!
...proprio non me la ricordo sta scaletta... :)
-
Partenza da Malga Mondifrà 1632 mt (parcheggio) per stradina da Passo Campo Carlo Magno.
Bella salita per il sentiero 334 fino alla Bocchetta dei tre Sassi 2613 mt, prima per radi boschi, poi per incantevoli prati per finire nell'ampio vallone detritico sotto la parete N della Pietra Grande. Fino qui nessuna difficoltà. Eccezionale panorama sulla zona di malga Flavona.
Rileggendo: hai fatto la val Gelada giusto?
E' un classicone con gli sci da alpinismo! Si parte da malga Mondifra' e si raggiunge la bocca dei Tre Sassi per la val Gelada di Campiglio. Si scollina scendendo dal versante opposto la val dele Glare e si risale fino al passo Groste'. Quindi si scende comodamente dalle piste per poi tornare al parcheggio di solito al bar del fondista per risparmiare i 3 euro rispetto a quello della funivia del Groste'... ;D
-
Allora Agh non ti fidavi di me! :D
ma no, è che le difficoltà in montagna sono sempre cose molto soggettive: cioè che per te è una stupidaggine, per me può essere terrorizzante :)
Lo dico per eseperienza, una mia ex findanzata si "incrodava" su sentieri facilissimi perché era convinta di precipitare anche se non c'era nessun pericolo! Sembra incredibile ma sono reazioni che sfuggono a un controllo razionale :( Poi conta molto l'abitudine, chi non ha pratica di strapiombi avrà sempre paura
Quindi sentire varie campane su questo benedetto Costanzi per confrontarle non mi pare un'idea cosi' sbagliata :)
-
Scusa AGH: Lalla - Smit - Guido - Io.
Puoi farci un concerto, co 'ste campane. ;D
Prendi e va a vedere, poi ci riferisci (occhio alle scivolate eh ... ;D).
-
questa è una congiura! :P
-
foto 1 - la val gelada al limitare dei ghiaioni sommitali (notare la finestra visibile, dall'altro versante, salendo a malga flavona)
foto 2 - la cresta attrezzata in prossimità della vetta del Sasso Alto
foto 3 - levata del sole da Cima Sassara: in primo piano il c.d. "gran de formenton" (corno di Denno e corno di Flavona), a seguire da dx a sx Pietra Grande, Cima Brenta, Coma Tosa e Crozzon
-
foto 4 - la cresta finale in prossimità del monte Benon, a centro foto il "gran de formenton", nell'intersezione a dx in alto (ripassiamo anche la regola dei terzi ... ;D) cima Sassara
foto 5 - il bivacco Costanzi: come resistere a fare una sosta in un posto così?
Scusate la cattiva qualità delle foto, ho dovuto scansionare i vecchi negativi. >:(
-
bè finora non ho visto nessuna foto "orribile". Piuttosto, i dislivelli tra una cimetta e l'altra quanto sono?
é una cosa che mi deprime continuare a perdere quota appena faticosamente guadagnata ;D
-
bè finora non ho visto nessuna foto "orribile". Piuttosto, i dislivelli tra una cimetta e l'altra quanto sono?
é una cosa che mi deprime continuare a perdere quota appena faticosamente guadagnata ;D
Secondo me a memoria (ma chiedo il conforto di Guido e Smit) non più di un 100/150 mt al massimo (fra OGNI cima, mica complessivamente ... ;D).
Che ne dite, amici?
-
bene, moltiplicato per quante volte? ;D
-
bè finora non ho visto nessuna foto "orribile". Piuttosto, i dislivelli tra una cimetta e l'altra quanto sono?
é una cosa che mi deprime continuare a perdere quota appena faticosamente guadagnata ;D
Qui dislivelli, sviluppo e tempi in maniera dettagliata:
http://www.parcoadamellobrenta.tn.it/info_turistiche/sentieri3A.htm#336 (http://www.parcoadamellobrenta.tn.it/info_turistiche/sentieri3A.htm#336)
-
foto 3 - levata del sole da Cima Sassara: in primo piano il c.d. "gran de formenton" (corno di Denno e corno di Flavona
In primo piano è il Sasso Alto, una bella cupolina che tra l'altro nessuno dei percorritori del Costanzi ha il tempo di salire. Il Formenton è a sinistra fuori quadro (si vede solo una porzione in ombra appartenente al Corno di Flavona.
-
Vi mando un po' di foto anch'io.
-
Ancora qualcuna :)
-
Solo poche ancora
-
che meraviglia il bonvecchio! Lo voglio! :D
-
che meraviglia il bonvecchio! Lo voglio! :D
Bel desiderio!
-
foto 3 - levata del sole da Cima Sassara: in primo piano il c.d. "gran de formenton" (corno di Denno e corno di Flavona
In primo piano è il Sasso Alto, una bella cupolina che tra l'altro nessuno dei percorritori del Costanzi ha il tempo di salire. Il Formenton è a sinistra fuori quadro (si vede solo una porzione in ombra appartenente al Corno di Flavona.
Hai ragione.
-
Comunque ieri ho dato un'occhiata lassù e direi che c'è già troppa neve per mettersi a fare il sentiero Costanzi adesso. Consiglio agosto o inizio di settembre del prossimo anno. Se si scioglie tutta la neve anche luglio.
-
Rieccomi dopo un periodo di pausa tra voi. ;D
Ne ho fatto un pezzo proprio sabato e domenica scorsa.
Dal lago di tovel siamo saliti a malga tuenna, poi pezzo del sentiero delle palete e salita al passo dei 3 sassi. Abbiamo proseguito per il passo val gelada e abbiamo pernottato al bonvecchio.
Domenica abbiamo continuato la cresta fino al sasso rosso scendendo nuovamente a malga tuenna e poi a tovel.
Temperatura di confort DENTRO il bonvecchio -6°C :o ho dormito con guanti, fascia e giacca a vento dentro il sacco a pelo con sopra 5 coperte (dopo però avevo quasi caldo! ;D)
Fuori -10°C di giorno; ma la cosa fastidiosa sono stati i 50 all'ora di vento del sabato!
poi si è ghiacciata anche tutta la cibaria e la bevaria...
Ho potuto testare il nuovo passamontagna della salewa che si è comportato più che bene (senza sarei morto!).
Comunque attenzione perchè ci sono dei passaggi molto poco simpatici dove è presente neve molto dura (si scivola solo senza affondare). Spesso non c'è cordino e scivolare sulla neve con sotto il precipizio non è il massimo. A volte c'è il cordino ma è sotto la neve. Insomma è pericolosetto.
L'imbragatura effettivamente non serve a molto. Noi l'avevamo dietro ma non l'abbiamo ritenuta utile, si tratta più che altro di cavo corrimano.
Sebbene non l'abbia percorso tutto, non l'ho trovato assicurato malissimo il sentiero. Diciamo che a volte manca dove servirebbe e c'è altrove. Ho trovato un solo chiodo staccato e qualche fune non molto tesa ma la sua funzione la fa lo stesso.
Il giro comunque stramerita, è davvero sottovalutato. ciauuuuu
-
Ecco forse ORA è il caso di non andarci più ;D
-
foto
-
fotoz
-
fotoz
-
belle, complimenti... ottimo reportage!
Sbaglio o faceva un po' freschino? :P
-
freddo si, ma lo sentivi solo se ti fermavi oppure dentro il bivacco. ;D
la cosa fastidiosa erano i 50 e passa all'ora di vento polare da nord. se nevicava era praticamente una bufera. ::)
-
cavolo,super complimenti!!! :o
-
Ho i brividi al solo rivedere le foto.....Mi viene male al ginocchio..... :o