Autore Topic: Le Piccole Dolomiti - I  (Letto 6592 volte)

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passopasso

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Le Piccole Dolomiti - I
« il: 04/11/2007 21:13 »
E per fortuna che erano piccole.  >:(
Posto per chi vorrà leggere il resoconto della mia escursione solitaria dello scorso 3/XI, replica di identica gita effettuata esattamente un decennio fa.
Partenza da Camposilvano, salita a Cima Carega dal vallone di Pissavacca, discesa dal Boale dei Fondi e  Passo di Campogrosso. [foto 01]

Evidentemente trattasi di escursione da fare ogni dieci anni, non foss'altro per la strada che da Rovereto risale tutta la Vallarsa contorcendosi come una biscia, cosa che il vostro stomaco tenterà senz'altro di emulare. La Vallarsa, si diceva: in realtà la valle è davvero bella, quietamente incassata nelle profondità delle montagne che la sovrastano. In fondo alla valle la muraglia delle Piccole Dolomiti. [foto 02]
Unica avvertenza riguardante il traffico: sperate che chi vi precede non vada troppo piano perché non riuscirete mai a superarlo, e guardatevi dai motociclisti (la strada è celebre fra i bikers) che piegano esattamente sotto le vostre ruote. Non dimenticate, passato l'abitato di Raossi, di girare a destra in direzione Camposilvano, ameno paesino situato sulla sommità di un colle isolato, che si raggiunge con una decina di tornanti.

Si parcheggia dunque poco sotto l'ultimo tornante prima del paese (spiazzo e panchina) a quota 1000 mt. per imboccare la stradina forestale che in circa venti minuti, inoltrandosi nel fondo della valle di Sinello, porta ad un piccolo ponte sul torrente a circa 900 mt., succedaneo di autentico ponte tibetano che peraltro, ripropostomi di fotografare al ritorno, non ho nei fatti fotografato poiché all'ultimo ho deciso di cambiare itinerario.
Dal ponte, guadagnata la sinistra orografica della valle, ci si alza a raggiungere malga Siebe a 1110 mt. Dalla malga, che va oltrepassata lasciadosela a destra in direzione nord (pena imboccare la strada più bassa con conseguente aggravio di dislivello per la risalita all'attacco del sentiero), si giunge al termine di una demente strada asfaltata che si risale in direzione S/E per circa 1 km a raggiungere l'inizio vero e proprio del terribile vallone di Pissavacca a 1300 mt. circa, a poco meno di un'ora da Camposilvano.
La partenza tramortisce: il sentiero sale ripidissimo nel bel bosco, tanto ripido che ben presto i bastoni verranno riposti nello zaino affinché le mani possano liberamente aggrapparsi alle radici ed ai tronchi per aiutarsi nella progressione. Oltrepassata una paretina (una ventina di metri pianeggianti, grazie al cielo ...) la traccia, ben segnata nonostante il sentiero sia ufficialmente chiuso per frana (con tanto di ordinanza sindacale in bella vista all'inizio), continua implacabile a salire fra ghiaie instabili prima, incassi fra i mughi poi, [foto 03] fino a circa 1800 mt., dove ci si affaccia alla busa del Cherlong.


« Ultima modifica: 04/11/2007 22:31 da passopasso »

passopasso

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Re: Le Piccole Dolomiti - II
« Risposta #1 il: 04/11/2007 21:29 »
La cosiddetta Busa del Cherlong, posta alla testata del vallone, è un circo sospeso tra i 1800 ed 2000 mt. circa, un posto ameno circondato dalle eccezionali torri che si ergono a nord della cima Carega, in un entusiasmante dedalo di pinnacoli, forcellette e ghiaioni che ripropongono, in una singolare scala per difetto, le più celebri architetture dolomitiche. Come si può vedere dalla foto panoramica [foto 04] la neve impreziosisce vieppiù i merletti rocciosi, fra i quali il sole si incapriccia di apparire e scomparire [foto_05].
Risalito il versante ovest della busa si giunge, senza fiato in verità, all'ultima difficoltà: un allucinante ghiaione [foto_06] dalle pendenze insopportabili (almeno per le martoriate gambe di passopasso ...) foriero di sacramentaggi in ogni stagione. Fortuna vuole che ci sia la neve, la quale, pur affondandovici fino al ginocchio, almeno sostiene la progressione (non come in estate, quando ogni tre passi in avanti se ne fa almeno uno indietro). A circa 2100 mt., in vista della bocchetta del Cherlong, il supplizio è finito: guadagnata l'ampia dorsale che unisce cima Posta a cima Carega si punta decisamente a quest'ultima.
« Ultima modifica: 04/11/2007 22:32 da passopasso »

passopasso

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Re: Le Piccole Dolomiti - III
« Risposta #2 il: 04/11/2007 21:36 »
La cima Carega, la più alta del gruppo con i suoi 2259 mt., sovrasta il rifugio Fraccaroli, presso il quale sostavano non meno di una quarantina di persone, praticamente tutte salite dal versante sud del gruppo. In cinque minuti dal rifugio si giunge dunque alla croce di vetta, dalla quale il panorama spazia dal lago di Garda al lago di Garda  (passando ovviamente per un sacco di belle cime!!).

foto 07: la cima Carega ed il rifugio Fraccaroli dalla bocchetta del Cherlong
foto 08: panoramica dalla cima
foto 09: il misterioso passopasso in vetta
« Ultima modifica: 07/11/2007 20:33 da passopasso »

passopasso

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Re: Le Piccole Dolomiti - IV
« Risposta #3 il: 04/11/2007 21:49 »
La discesa avviene in direzione sud, puntando decisamente la cima Mosca, che viene aggirata per accedere alla bocchetta dei Fondi, la porta per la discesa dal gruppo.
A nord della cima Mosca, in corrispondenza dell'omonima bocchetta, sbuca il Vaio dei Colori, che un cartello SAT sconsiglia di percorrere in discesa. Poco male, manco ci pensavo: in ogni caso la notevolissima pendenza dell'imbuto e la molta neve accumulatavisi (nonché il fatto che comunque ero da solo) mi hanno consigliato di non deviare dall'itinerario programmato.
Per bel sentiero, parzialmente attrezzato con corda fissa per la parte in cengia, si giunge dunque alla bocchetta dei Fondi a mt. 2015, dalla quale ci si lancia (anche lì c'era abbastanza neve) fino a 1600 mt. di quota, laddove il sentiero traversa con modica pendenza la sella del Rotolon.

foto 10: l'inquietante ombra del misterioso passopasso aleggia sopra il vaio dei colori  ;D
foto 11: la turrita cresta che da cima Carega scende alla bocchetta Mosca (al di là della breve catena si stende la busa di Cherlong)
foto 12: il Pasubio dalla bocchetta Mosca: da sinistra a destra la tondeggiante cuspide del Col Santo, la lunga dorsale del Roite, il trittico Dente Austriaco - Dente Italiano - Cima Palon
« Ultima modifica: 04/11/2007 22:34 da passopasso »

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Re: Le Piccole Dolomiti - V
« Risposta #4 il: 04/11/2007 22:02 »
Dalla sella del Rotolon ci si abbassa sempre in vista delle guglie del Fumante, al di là delle quali si stende la pianura, vera vertigine per chi, come il sottoscritto, abituato ai panorami montani, si trova completamente disorientato laddove le montagne finiscono (letteralmente) e lo sguardo si perde a seguire la piatta linea dell'orizzonte.
Si raggiunge quindi il passo Campogrosso a 1450 mt., per seguire la strada (asfaltata, porc ...) fino a 50 mt. prima del bivio per le malghe Pradimezzo e Boffetal. Il sentiero, sulla carta il n° 11, è ad un certo punto marcato con il n° 153. In realtà la traccia si perde nelle meravigliose faggete del monte, talché risulta indispensabile procedere ad intuito. Personalmente, considerata l'orografia del luogo, ho preferito guadagnare lo spartiacque della collina fra la val Sinello e la val delle Renghe, anche se ciò ha comportato (oltre ad una certa inquietudine per l'appressarsi dell'oscurità: alle quattro di pomeriggio nel bosco comincia a scurire) un certo ravanaggio su per i ripidi fianchi del monte(da queste parti tutto è ripido, mannaggia ...) fino a giungere in vista delle prime case del paese.

foto 13: le guglie del Fumante e la pianura vicentina
foto 14: in prossimità del passo di Campogrosso (bella) veduta su Pasubio a sinistra e monte Cornetto a destra
foto 15: in prossimità delle prime caso di Camposilvano: il Soglio dell'Incudine veglia possente sulla valle già immersa nell'ombra
« Ultima modifica: 04/11/2007 22:35 da passopasso »

passopasso

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Re: Le Piccole Dolomiti - EPILOGO
« Risposta #5 il: 04/11/2007 22:15 »
Annoio qualcuno ancora con qualche dato e qualche personale impressione.

Il dislivello, pur non eccessivo (1300 mt. circa), è aggravato dalla natura del sentiero, che per gli 800 metri del vallone e della successiva busa non lascia respiro. Spesso si procede con l'aiuto delle mani, non per difficoltà alpinistiche, ma proprio per la pendenza del versante. Di fatto è come praticare uno steppone con gradini di mezzo metro  ;D.
La lunghezza del percorso di aggira attorno ai 12 km.
La passata di giornata  ;D: l'itinerario è prevalentemente esposto a nord, il che consente di godere, oltre che del fascino delle cime e delle valli innevate, del gradito calore del sole quando ci si appressa alle massime quote dell'escursione.
L'ambiente di salita è del tutto selvaggio, un po' meno quello di discesa, ma ciò risente dell'ovvia frequentazione del gruppo dal versante sud.

Nota per i foresti  ;D: l'attacco del vallone di Pissavacca si può raggiungere per la cretinissima strada asfaltata che parte dal passo di Campogrosso, raggiungibile con le auto da Recoaro Terme (pare senza limitazioni, mentre per l'accesso da Pian delle Fugazze, ove c'è una stanga chiusa, occorre contattare il comune di Vallarsa per ottenere il rilascio di un permesso di transito a favore di persone disabili).

Offline PassoVeloce

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #6 il: 05/11/2007 12:27 »
COMPLIMENTI PER IL MEGA GIRO! ;D
... e per la descrizione dettagliata che leggero' con calma....
(P.S. bella la foto con le orme...sulle 10.15) ;D ;D

passopasso

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #7 il: 05/11/2007 14:28 »
(P.S. bella la foto con le orme...sulle 10.15) ;D ;D

E non avevo gli sciotti ...  ;D

Offline Guido

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #8 il: 05/11/2007 14:50 »
essendo polistirolo grattugiato,come il detto passopasso ha infine ammesso con gran senso di giustizia, non è che con gli sciotti si sarebbe progredito meglio... ;D
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

passopasso

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #9 il: 05/11/2007 15:05 »
essendo polistirolo grattugiato,come il detto passopasso ha infine ammesso con gran senso di giustizia, non è che con gli sciotti si sarebbe progredito meglio... ;D

Ho segnalato all'admin la tua esecrabile maldicenza sugli sciotti.  ;D
Preparati a ricevere la giusta punizione, insolente!!  8)

Offline Guido

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #10 il: 05/11/2007 15:09 »
questa è da vigliacco, pensavo fosse una questione tra noi due ,minimo l'adm mi fa legargli una corda alla vita e trascinarlo su per tutti i lagorai  per farmi vedere come si scivola bene e quanta poca fatica si fa...>:(
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

Offline soramont

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #11 il: 05/11/2007 18:50 »
bella impresa ,del misterioso passopasso,una impresa alpinistica che fa impallidire la salita al Vegaia di Agh ,  mi fanno male le ginocchia solo a vederlo il ghiaione della busa di cherlong che si vede chiaramente al centro ,nella foto ripresa quest'estate dal Pasubio
« Ultima modifica: 05/11/2007 18:56 da soramont »
Andai per i boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita  e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi,e per non scoprire,in punto di morte ,che non ero vissuto,(H,D,Thoreau)

Offline Claudia

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #12 il: 05/11/2007 20:47 »
non foss'altro per la strada che da Rovereto risale tutta la Vallarsa contorcendosi come una biscia, cosa che il vostro stomaco tenterà senz'altro di emulare.


Concordo in pieno!! L'ho fatta un paio di mesi fà, quando ho fatto il giro delle 52 Gallerie del Pasubio...

cmq non ho parole...  :o  Gran giro e bellissime foto!

passopasso

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Re: Le Piccole Dolomiti - I
« Risposta #13 il: 05/11/2007 21:46 »
... mi fanno male le ginocchia solo a vederlo il ghiaione della busa di cherlong che si vede chiaramente al centro ,nella foto ripresa quest'estate dal Pasubio

Soramont, mi sono permesso di evidenziare nella tua foto il tracciato di salita.  ;)
« Ultima modifica: 05/11/2007 22:03 da passopasso »