In attesa di vedere le vostre VERE escursioni del weekend...vi dico cosa abbiamo fatto noi.
. Una passeggiatina che pero' come vedrete ha avuto interesse naturalistico e ha aumentato la nostra conoscenza della montagna.
Per rischio valanghe siamo stati bassi (e abbiamo fatto bene, come si vedra'...). Partiti da Molveno, ci siamo diretti verso il Rifugio Ciclamino e abbiamo fatto il primo pezzo del sentiero Donini, che e' attrezzato in maniera minimale con corrimano metallici sulle comode cenge. L' unico rischio e' la caduta pietre: c'e' stata una grossa scarica sul sentiero 10 secondi dopo il nosto passaggio (e noi senza casco ci siamo sentiti dei veri imbecilli).
Il sentiero e' facile, diventa subito bello e panoramico, con molte viste su Molveno e lago, la sovrastante dorsale Paganella-Gazza, e con vari spunti sull'immensa parete del Croz, cima Roma e Vallazza e Val Perse.
Si arriva dopo 500m. di dislivello alla bella spianata del Rifugio Malga di Andalo. Fino a qui (circa m. 1350) zero neve. Il programma era di continuare sul sentiero Donini (che supera il bosco e subito dopo un altro pezzo attrezzato in modo minimale raggiunge il Rifugio Selvata a circa m.1650), e poi continuare fino a verso 2000m. per vedere il Campanil Basso, Sfulmini e tutto il resto. Purtroppo cambiando esposizione nel bosco e aumentando anche di soli 300m. il dislivello, ci siamo trovati anche in un metro di neve marcia sopra mughi e radici. Zero tracce. Eccetto quelle di un orso sul un precedente tratto di forestale! Era la prima volta che le vedevamo e le abbiamo studiate con emozione e attenzione.
In piu', abbiamo cominciato a sentire diversi rombi sopra di noi, talmente prolungati che abbiamo pensato fossero aerei invece di valanghe...non ce la siamo sentita di andare di nuovo in cengia e siamo tornati indietro al rifugio.
Mangiando i panini, un altro boato fragoroso: saltiamo in piedi e vediamo che la valanga, partita propio dalla cima delle montagne sopra al bosco, continuava giu' per canalini e salti per un tratto davvero lungo. Siamo stati felici della nostra decisione di tornare indietro, 300 m. piu' su...Io da vero brocco, fotografando alla cieca ho perso l'occasione di immortalare una valanga: in quella che mettero' poi si intravede appena un pezzettino di 'spruzzo' enorme sulla sinistra. (Woman non mi parla piu'...ammetto se facessi il mio lavoro come faccio il fotografo finirei sotto a un ponte
)
Anyway...A volte si impara di piu' con 800m. di dislivello e 2 ore di cammino che con gite piu' lunghe!