GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Escursioni estive in Trentino => Topic aperto da: AGH - 21/07/2007 09:08
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Ieri sono passato al Lago di Toblino e ho visto sulla riva un cartello con una lunghissima fila di divieti. In Italia, e specialmente in Trentino, si sta passando da "E' permesso tutto ciò che non è espressamente vietato" a "E' vietato tutto ciò che non è espressamente permesso".
Guardare e non toccare insomma. Le aiole verdi sono recintate, tavoli e panchine rimossi, cartelli di divieto dappertutto. Non si può più fare niente, tutto viene regolamentato, spesso da leggi assurde, e ai trasgressori sono inflitte pesanti multe. Si percepisce insomma un'aria di ostilità piuttosto che di accoglienza
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E' vero!
Penso anche al fatto che in Italia non sia permesso campeggiare praticamente da nessuna parte (che poi in realtà sia tollerato è un altro discorso).
C'è però da dire che i divieti del lago di Toblino mi sembrano tutti molto legati al buon senso... per preservare una delle poche aree di pregio dei fondovalle.. insomma nulla di poi così assurdo no? :-*
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di pregio? ma è da ridere... c'è sulla riva un'arteria di alto scorrimento, per non parlare della centrale elettrica li vicino che ha distrutto per sempre l'habitat e pure il clima :(
La difesa ambientale o è una cosa seria o è una presa in giro :(
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Beh non è solo un problema paesaggistico a parer mio.
E' anche un discorso ambientale: un lago, una zona umida di molta importanza per decine e decine di uccelli nidificanti o di passo..
Insomma, sono d'accordo anche io che non si tratti di una zona selvaggia o dal punto naturale intonsa, ma non significa che non sia di pregio/valore naturalistico.
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su lago di toblino la tutela è giusta, ma la fila di divieti è davvero molto "respingente". Il turista che arriva si sente un intruso indesiderato: la famosa "curva" da dove si vede il castello è stata "desertifcata". Via tavoli e panchine, i turisti non possono più fermarsi a fare un pic nic (c'è un solo tavolo mi pare e una scomodissima panchina).
Invece della respingente fila di divieti, non sarebbe stato meglio un tabellone che spiegasse meglio le caratteristiche del biotopo? Invece hanno messo dei bruttissimi pannelli di ferro rugginosi proprio in riva al lago. Ma perché?
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E' anche vero che esistono diverse sensibilità:per non poche persone, ed è questo il dramma, se non espressamente vietato è lecito fare ciò che più garba, persone con poco buon senso magari, ma soprattutto maleducati...per quanto riguarda il campeggio credo che abbia senso bivaccare, ma non campeggiare: sarebbe grottesco trovare un lago alpino con una decina di tende intorno con gente che sta lì a gozzovigliare per una settimana come se fosse in pineta a milano marittima...
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si guido, i maleducati esistono ma bisogna anche dire che spesso li "maleduchiamo" noi. Quando concediamo tutto al turista, poi non possiamo lamentarci se il turista non ha rispetto della montagna, quando siamo noi i primi a non rispettarla.
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in che senso "concediamo tutto al turista"? ti riferisci forse al fatto che alcune zone sono più dei luna park che delle zone di montagna?
e siamo noi i primi a non rispettarla perchè la trasformiamo in un luna park?
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esattamente guido! :)
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si, è vero, in molte zone turistiche esiste una diseducazione dolosa per quanto riguarda zone molto belle e in teoria incontaminate: mi viene in mente la malga stablasol in val di rabbi all'interno del parco naturale, in cui oltre al servizio navetta per arrivare alla malga che nei giorni estivi va in continuazione, è stato fatto nel parcheggio un vero e proprio parco giochi... >:(
rimane la maleducazione di fondo delle persone, con la quale è difficile confrontarsi perchè credo scaturisca da un'arroganza che non ha nulla a che vedere con il rispetto verso la montagna e non sia dovuta ad una cattiva educazione, con questa l'unica cosa fattibile è la bastonata e quindi giù multe; è anche vero che molti divieti nati per compensare "l'ignoranza dolosa" colpiscono anche le persone che il rispetto e il buon senso ce l'hanno....
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certo fa ridere di amarezza e di vergogna che chi fa i divieti per primo li ignori danneggiando senza coscienza la zona e poi dicendo di non raccogliere i funghi...è l'arroganza del potere :'(
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ho notato che manca il divieto di fare foto poi la serie è completa ;D
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Avvisi affissi alla porta del rifugio forestale socede. La famosa "accoglienza trentina" insomma... Una sfilza di minacce ;D
Insomma non sarebbe meglio, anziché una serie di burocratici articoli con tanto di sanzioni, una tabella "divulgativa" sullo scopo dei rifugi forestali ed il loro uso?
(http://img651.imageshack.us/img651/2801/accoglienzatrentina.th.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/651/accoglienzatrentina.jpg/)
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quando nel chiosco turistico venderanno fisarmoniche di foto vieteranno anche le foto self service. Pienamente d'accordo con voi, il posteggio di accoglienza al parco dello Stelvio era una cosa ripugnante. Ma se andavi al Serristori allora le cose erano moolto migliori. Basterebbe usare accorgimenti minimi facendo come con certe ferrate: togli le corde all'inizio e i gitanti incoscienti diradano. Lasci un 200 metri di strada bianca e le macchine ecc. Io (ma non ditelo, eh)
da giovane piazzavo pietroni sulla carrereccia al rif. Venezia......
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Perfettamente d'accordo sul concetto che spiegare sia meglio che vietare. Educare dovrebbe essere il verbo, ma lo si può fare solo mantenendo un approccio positivo e propositivo. Il divieto secco e asettico allontana anche l'interesse più vivo. Io sono un pessimista di natura, ma ogni escursione in montagna prevede nel mio zaino due sacchetti: uno per la mia immondizia, uno per quella che immancabilmente trovo già sul posto. Ci provo anche se non ci credo molto.
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quando nel chiosco turistico venderanno fisarmoniche di foto vieteranno anche le foto self service. Pienamente d'accordo con voi, il posteggio di accoglienza al parco dello Stelvio era una cosa ripugnante. Ma se andavi al Serristori allora le cose erano moolto migliori. Basterebbe usare accorgimenti minimi facendo come con certe ferrate: togli le corde all'inizio e i gitanti incoscienti diradano. Lasci un 200 metri di strada bianca e le macchine ecc. Io (ma non ditelo, eh)
da giovane piazzavo pietroni sulla carrereccia al rif. Venezia......
ahauhauhauhauhauahuahauhauah un ribelle! bravo, così si fà ;)
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quando nel chiosco turistico venderanno fisarmoniche di foto vieteranno anche le foto self service. Pienamente d'accordo con voi, il posteggio di accoglienza al parco dello Stelvio era una cosa ripugnante. Ma se andavi al Serristori allora le cose erano moolto migliori. Basterebbe usare accorgimenti minimi facendo come con certe ferrate: togli le corde all'inizio e i gitanti incoscienti diradano. Lasci un 200 metri di strada bianca e le macchine ecc. Io (ma non ditelo, eh)
da giovane piazzavo pietroni sulla carrereccia al rif. Venezia......
Joch, non ti facevo così bandito.
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Io (ma non ditelo, eh)
da giovane piazzavo pietroni sulla carrereccia al rif. Venezia......
E dire che dall' aspetto mi sembrava un' omino così tranquillo :o
Ettore
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Il problema se lo sono posti anche altri.. C'è anche un sondaggio..
http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=38610&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook (http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=38610&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook)
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Il problema se lo sono posti anche altri.. C'è anche un sondaggio..
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Consiglio a tutti i forumisti un'attenta lettura dell'articolo - qui postato da miki - dal titolo "Rischiare è un diritto?'"
Bravo Miki x averlo scovato ;)
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proporrei sommessamente:
-rifugi o posti di ristoro, i più vicini alle mete alpinistiche più appetibili, dovrebbero avere tutti un libro di poche pagine grande e pubblicizzato con la descrizione degli itinerari più semplici con foto e difficoltà chiaramente espressi. (sentieri esposti, ferrate, vie normali fino al 2°...) Si suppone infatti che chi va su percorsi più seri ha esperienza e comprensione della situazione.
-Poi un cartello grande che dichiara che il soccorso alpino NON SEMPRE sarà obbligato a intervenire in ogni caso.
dopodichè.... alpinisti e appassionati fate vobis
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Io la vedo così, anche se è sempre sbagliato generalizzare:
la maggior parte dei divieti, in montagna e non - parlo di quelli quelli relativi alla "sicurezza" o alla "tutela ambientale" - spacciati x avere finalità nobili ???, in realtà, si pongono due precisi obiettivi:
- quello di "far soldi", se violi il divieto ti multo oppure sì c'è il divieto ... ma se paghi (classico esempio i tanti divieti di transito alle auto sulle forestali, spacciati con la finalità di tutela ambientale ... non so perchè mi viene in mente il Ponte Conseria e il Passo 5 Croci ;D ....
- quello dello "scarica barile" ... ossia, non si ha affatto a cuore la sicurezza, quindi non ci si cura tanto di risolvere a monte il problema (si sa, prevenire costa ...) o la situazione critica, cercando di attenuare il rischio - ovviamente laddove è possibile - quanto ci si preoccupa solamente di "passare il cerino ad altri" ... io il cartello lo ho messo ... quindi non sono probemi miei >:(
Si vietano le "piccole cose" e si autorizzano-legalizzano i grossi scempi (funivie, impianti sciistici, strade ... assurde ...), con tanto di facili ... autorizzazioni da parte delle Istituzioni .... :o ;D
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- quello di "far soldi", se violi il divieto ti multo oppure sì c'è il divieto ... ma se paghi (classico esempio i tanti divieti di transito alle auto sulle forestali, spacciati con la finalità di tutela ambientale ... non so perchè mi viene in mente il Ponte Conseria e il Passo 5 Croci ;D ....
proprio domenica siamo saliti al 5 croci, e c'erano parecchie macchine che riportavano il foglio di permesso sul cruscotto. c'era scritto "motivi di studio" e mi pare si parlasse di qualcosa di storico... al momento ci abbiamo riso sù però... ma che motivi di ricerca??? dai, siamo seri...