Aneddoto personale, su Cesare Maestri.
Anni fa, quando lavoravo a Tva, io e una giornalista andammo a Campiglio su appuntamento con Cesarone, per proporgli di realizzare un programma televisivo.
All'ora convenuta (avevamo appuntamento in un bar), arrivò Maestri con l'aria visibilmente sofferente... Ci salutò e quasi si accasciò sulla sedia con una smorfia di dolore. Il suo malessere era cosi evidente che non potemmo trattenerci dal chiedergli: "Che ha, non si sente bene?" gli domandammo preoccupati.
E lui: "Ostia, sono cascà dala carega mentre metevo su do' quadri... aia le costole..."
Sapemmo in seguito che "Il Ragno delle Dolomiti" si era incrinato o rotto due costole...
Dopo aver parlato delle nostre cose, ci congedammo. Nel viaggio in macchina di ritorno a Trento non potemmo fare a meno di considerare i lato comico dell'accaduto: lui, il mitico Cesare Maestri delle epiche imprese alpinistiche, che aveva rischiato più volte la vita nelle più difficili arrampicate, si era rotto due costole cadendo dalla sedia