GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

ESCURSIONI IN MONTAGNA => Escursioni invernali in Trentino => Topic aperto da: luci - 31/01/2014 16:21

Titolo: Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: luci - 31/01/2014 16:21
Leggo ora da "montagna.tv" ..... Divieto di alpinismo e scialpinismo sulla Grigna, scatta l’ordinanza comunale....
Cosa ne pensate?
Nel recente incontro su Rttr, esponenti del mondo alpinistico/culturale hanno proprio evidenziati che non si deve "vietare"  ma "educare".
La mia opinione è in linea.
Siamo inseriti in tutti i "binari" possibili ed immaginabili, perchè anche la montagna deve essere vietata!

Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 31/01/2014 17:00
Leggo ora da "montagna.tv" ..... Divieto di alpinismo e scialpinismo sulla Grigna, scatta l’ordinanza comunale....
Cosa ne pensate? Nel recente incontro su Rttr, esponenti del mondo alpinistico/culturale hanno proprio evidenziati che non si deve "vietare"  ma "educare". La mia opinione è in linea. Siamo inseriti in tutti i "binari" possibili ed immaginabili, perchè anche la montagna deve essere vietata!

credo che qua nel forum perlomeno siamo tutti d'accordo. I nostri governanti, spesso senza nulla conoscere sulla materia sui cui pretendono di legiferare, pensano sia molto più semplice (e meno faticoso) vietare tutto, e così ogni volta che succede un incidente ecco spuntare le idee più balorde come divieti, patentini, attrezzature obbligatorie etc. Anche i nostri amministratori locali hanno imparato in fretta vietando tout court lo scialpinismo quando lo ritengono opportuno "per evitare rogne". In Italia purtroppo predomina questa visione autoritaria-paternalistica per cui i cittadini sono dei  minus habens bisognosi di tutela continua, da condurre come una mandria di bovini
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: billyLumberjack - 31/01/2014 17:30
Sono d'accordo che risolvere il fenomeno in questa maniera sarebbe l'ideale, tuttavia lo ritengo utopico e retorico.

Dobbiamo ammettere che i mezzi a disposizione di chi si avventura nell'ambiente innevato non sono sufficienti a fornire una preparazione abbastanza specifica e all'altezza di ogni situazione, figuriamoci di quelle straordinarie come questa.
Da questo deriva che a prevalere, a mio modestissimo parere, è il carattere delle persone più che le loro conoscenze dell'ambiente.

gli spericolati tenteranno la sorte e i prudenti si perderanno grandi emozioni,
è forse giusto questo?
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: LaCinghy - 31/01/2014 17:40
credo che qua nel forum perlomeno siamo tutti d'accordo. I nostri governanti, spesso senza nulla conoscere sulla materia sui cui pretendono di legiferare, pensano sia molto più semplice (e meno faticoso) vietare tutto, e così ogni volta che succede un incidente ecco spuntare le idee più balorde come divieti, patentini, attrezzature obbligatorie etc. Anche i nostri amministratori locali hanno imparato in fretta vietando tout court lo scialpinismo quando lo ritengono opportuno "per evitare rogne". In Italia purtroppo predomina questa visione autoritaria-paternalistica per cui i cittadini sono dei  minus habens bisognosi di tutela continua, da condurre come una mandria di bovini
d'accordissimo con te. Bisognerebbe cercare di educare il più possibile. E prima di tutto bisognerebbe educare chi dovrà poi legiferare a proposito, in modo che possa prendere decisioni con cognizione di causa. Secondo me se la televisione impiegasse meglio il tempo e il denaro che usa per parlare di "montagna assassina", spiegando quanto sia importante un'adeguata preparazione, scelta del pendio, che esistono e si possono consultare i bollettini valanghe, sarebbe fatta buona parte del lavoro... Purtroppo la "montagna buona" non fa audience, se non negli appassionati, quindi siamo da capo.
Poi alla fine applicare un po' di buonsenso sta anche al singolo escursionista/scialpinista...
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 31/01/2014 17:42
...
Cosa ne pensate?
...

Come scritto nell'articolo, l'intento è quello di dare ai turisti un segnale forte del reale pericolo che si corre attualmente, e in questo non posso che essere d'accordo, il divieto infatti parte da sopra i 1400 metri, 2/3(?) vigili urbani come dovrebbero fare a controllare tutto il territorio?
Il discorso "educare" mi spiace ma non sempre funziona... puoi passare la vita ad "educare" le persone sui pericoli dell'alta velocità, ma la riduzione degli incidenti e dei morti la fai coi tutor, i controlli e le multe.
Il rischio valanghe c'è ma la gente va lo stesso perchè basta la "valutazione locale"... Da ignorante mi piacerebbe capire come, guardando della neve, uno possa capire se 20/30/60 cm sotto la superficie questa è ben ancorata o pronta a staccarsi appena la sfiori...

@billyLumberjack
"gli spericolati tenteranno la sorte e i predenti si perderanno grandi emozioni,
è forse giusto questo?"
Scusa la franchezza ma "predenti" un paio di ... Ma da quando rispettare la legge e non mettere in pericolo se stessi e gli altri è da sfigati? Hai voglia a "educare" se questa è la mentalità...  :'(
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: billyLumberjack - 31/01/2014 17:50
pardon @renzo, ma c'era un refuso nel mio post.

Ciò che voglio dire è che chi come me ha una paura fottuta di finire sotto una valanga evita anche situazioni sicure perchè non è i grado di valutare ed esserne (in parte) certo
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: miki - 01/02/2014 10:24
Inerente all'argomento c'è l'intervento di Manolo... sempre franco e mai ipocrita.
http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=41542# (http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=41542#)
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: pianmasan - 01/02/2014 10:46
Letto e riletto, non ci ho capito molto...
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 01/02/2014 11:08
Letto e riletto, non ci ho capito molto...

In effetti non é chiarissimo, ma credo che volesse dire che la cosa più importante è la consapevolezza di quello che si fa. Che è poi, stringi stringi, quello che sosteniamo noi anche qui dentro. No ai divieti autoritari, che non insegnano nulla, sì invece alla formazione, all'educazione e quindi alla consapevolezza della responsabilità propria e nei confronti degli altri
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: pianmasan - 01/02/2014 11:22
Sì, in pratica tutto e il suo contrario. Se ve la sentite, siete padroni di arrampicare senza casco e sciare in condizioni di pericolo. In caso contrario, equipaggiatevi bene (casco, imbrago ecc.) o state a casa che è meglio. Un'inequivocabile ovvietà!
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: kobang - 01/02/2014 14:47
Pian hai fatto una sintesi inoppugnabile!Del resto è sempre stato e sarà sempre così e continuare queste discussioni su rischio,responsabilità e divieti è, secondo me, assolutamente sterile.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: billyLumberjack - 01/02/2014 15:41
grazie miki per aver inserito l'articolo di Manolo, che è tra i miei scalatori preferiti per la sua dedizione alla placca.
c'è da dire però che l'articolo anche dopo svariate letture è privo di contenuto, come già scritto nei precedenti post...

... vi chiedo, manolo ha esperienze rilevanti di alpinismo invernale?
e quindi, chi interpellare/seguire in giorni di pericolo come questi?
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 02/02/2014 11:05
Sì, in pratica tutto e il suo contrario. ...

Magari... Io ci leggo anche di peggio: non c'è nulla di sicuro, neanche la morte  :o ma io salgo in jeans e scarpe da ginnastica... io faccio cose che gli altri si sognano... io salgo senza casco... io son fortunato... io ho fatto mille voli ma son ancora qui... io so che sono un cattivo esempio, ma te lo devo proprio dire che io non seguo le regole...   :(
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: pianmasan - 02/02/2014 11:45
Secondo me il Manolo aveva la coda di paglia mentre scriveva l'articolo. Si rendeva perfettamente conto di dare giudizi non pienamente condivisibili - quelli che tu citi con gli "io" - e allora ha parlato di consapevolezza, di senso di responsabilità, concetti che trovano un'applicazione molto soggettiva. Molto incerto e contraddittorio.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 02/02/2014 13:06
Manolo nell'articolo ha cercato di barcamenarsi ma... al fondo la sua ragione ce l'ha, nel senso che l'IO alla fine fa la differenza. Ovvero l'esperienza che veramente serve, alla fine, nel bene e nel male, è quella che uno si fa in prima persona :) Non siete d'accordo? 
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Normanno - 02/02/2014 14:59
Affidarsi alla consapevolezza del singolo individuo nella propria esperienza e capacità è purtroppo poco efficace, legiferare con divieti è inutile >:(. Forse qualche campagna informativa/pubblicitaria mirata, ad inizio stagione invernale, per sensibilizzare sui rischi di condotte imprudenti e sopratutto sul rischio di fare del male agli altri con la propria condotta sconsiderata, potrebbe sortire effetti migliori. Alla fine se Manolo si schianta cadendo da un picco isolato non provoca danni al resto dell'umanità, diverso è il discorso se uno provoca una slavina sciando fuoripista dove è chiaro come il sole che il manto non tiene e poi ci van di mezzo altri a valle! :(
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: luci - 02/02/2014 16:32
Concordo con gli ultimi due post di Agh e Normanno. E' giusto che ogni individuo faccia le sue esperienze (magari con un bagaglio di nozioni ricevute nelle innumerevoli sedi che trattano ormai ogni tipologia di argomento a riguardo), consapevole che se rischia, non sempre potrà essere soccorso. In tempi non tanto remoti, in montagna si andava senza pensare che "tanto con il cell. mi vengono a prendere" !!! Questo si sente dire oggi. Quando non si danneggiano le altre persone e non si mette a repentaglio l'incolumità di chi soccorre e di chi, magari, stà sotto un pendio innevato: in montagna si DEVE POTER ANDARE. Ma vedo che nel forum, siamo quasi tutti daccordo.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: miki - 02/02/2014 16:42
Manolo nell'articolo ha cercato di barcamenarsi ma... al fondo la sua ragione ce l'ha, nel senso che l'IO alla fine fa la differenza. Ovvero l'esperienza che veramente serve, alla fine, nel bene e nel male, è quella che uno si fa in prima persona :) Non siete d'accordo? 
Ma si alla fine la sostanza è questa..

Magari... Io ci leggo anche di peggio: non c'è nulla di sicuro, neanche la morte  :o ma io salgo in jeans e scarpe da ginnastica... io faccio cose che gli altri si sognano... io salgo senza casco... io son fortunato... io ho fatto mille voli ma son ancora qui... io so che sono un cattivo esempio, ma te lo devo proprio dire che io non seguo le regole...   :(
Può sembrare sbruffone, ma io preferisco che dica quello che in sostanza ha fatto veramente, piuttosto di ricevere un indottrinamento sulla sicurezza da uno che se ne è sempre impippato..
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: billyLumberjack - 02/02/2014 22:31
[...] (magari con un bagaglio di nozioni ricevute nelle innumerevoli sedi che trattano ormai ogni tipologia di argomento a riguardo), consapevole che se rischia, non sempre potrà essere soccorso. [...]
Chiedo al signor Navarini quali siano le innumerevoli sedi che trattano ogni tipologia di argomento a riguardo?
Le scuole CAI / SAT che nella loro incapacitá comunicativa rendono difficile ai soci essere aggiornati sulle attivitá o i gruppi fisici/virtuali che non sono in grado di condividere informazioni veramente utili o ancora i corsi organizzati da grandi brand dell'alpinismo che hanno un costo notevole?
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Man - 03/02/2014 11:00
Forse qualche campagna informativa/pubblicitaria mirata, ad inizio stagione invernale, per sensibilizzare sui rischi di condotte imprudenti e sopratutto sul rischio di fare del male agli altri con la propria condotta sconsiderata, potrebbe sortire effetti migliori.

Tantopiu' che, almeno nella mia esperienza di foresto, mamma provincia nel mio amato Trentino non sembra certo essere a corto di soldi, anzi a volte tende a buttarli giu' per il lavandino...insomma ci sarebbero le risorse per una campagna informativa/persuasiva veramente massiccia e ripetuta che credo potrebbe sortire qualche effetto.
Sicuramente meglio di un divieto a capocchia che penalizzerebbe soprattutto gli appassionati responsabili.
Poi, e so che mi rendero' antipatico a qualche appassionato sul forum, sorry  :), se veramente ci teniamo tanto alla sicurezza assoluta, che dire della strage motoclicistica che comincia a primavera? Dovremmo proibire le moto sulle strade di montagna? Perche' a me personalmente i motociclisti che incrocio mentre piegano come folli in curva fanno piu' paura dei pericoli che mi riserva la montagna...E' vero quel che dice Renzo
la riduzione degli incidenti e dei morti la fai coi tutor, i controlli e le multe.
pero' come dimostra l'esempio delle moto non si puo' e non si vuole, in nessun campo, ridurre il rischio a zero. Si cerca piuttosto di trovare un ragionevole compromesso fra la liberta' individuale e i pericoli e gli oneri che il proprio comportamento rovescia sugli altri. Un divieto di muoversi in montagna secondo me non sarebbe un compromesso ragionevole. Anzi, non sarebbe proprio un compromesso.

Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: luci - 03/02/2014 12:41
rispondo a Billy.
Tutte le Sedi SAT della Provincia di Trento con le loro Scuole di Alpinismo e Scialpinismo, fanno corsi di scialpinismo e affrontano con competenza (visto che ne facevo parte "Scuola Graffer Trento") e professionalità tutte le materie inerenti alla montagna nell'aspetto invernale.
Tutte le Sedi CAI in italia fanno lo stesso.
Inoltre se fai attenzione ai quotidiani locali (almeno per la nostra provincia), anche le Istutizioni come ad esempio proprio la provincia che si affida a professionisti, ha fatto un corso sul Monte Bondone poco tempo fa.
Inoltre, l'AINEVA "Associazione Interregionale Neve e Valanghe" dell'Arco Alpino (vedi sito per le regioni aderenti),  istituisce corsi di informazione. So anche di altre iniziative che al momento non ricordo. Tutte queste iniziative, comunque, si concretizzano all'inizio della stagione invernale,
Spero di essere stato esauriente.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Normanno - 03/02/2014 12:49
...
Sicuramente meglio di un divieto a capocchia che penalizzerebbe soprattutto gli appassionati responsabili.
... Un divieto di muoversi in montagna secondo me non sarebbe un compromesso ragionevole. Anzi, non sarebbe proprio un compromesso.

No, non sarebbe un compromesso! Sarebbe invece un infausto precedente! Perchè da divieto nasce divieto... quelli del paese accanto allora metterebbero un altro divieto sulla loro montagna per non essere da meno e così via.. >:(
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 03/02/2014 12:54
Si cerca piuttosto di trovare un ragionevole compromesso fra la liberta' individuale e i pericoli e gli oneri che il proprio comportamento rovescia sugli altri. Un divieto di muoversi in montagna secondo me non sarebbe un compromesso ragionevole. Anzi, non sarebbe proprio un compromesso.

ma in iItalia non funziona così: nei paesi anglosassoni di solito "E' consentito tutto quanto non espressamente vietato". In italia è invece vietato tutto quanto non espressamente consentito e autorizzato (magari in deroga ai divieti)  ;D
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: billyLumberjack - 03/02/2014 13:54
Mi dispiace contraddire Luci che ammiro e ultimamente é diventato anche il mio scrittore preferito  ;D
Peró mi sembra innegabile che la comunicazione di certe giornate dedicate alla sicurezza e a eventuali corsi sia nulla.
I giornali locali ormai a mala pena si trovano nel bar sotto casa, il corso base dell'aineva ha un costo di 500€ e non é dedicato all'escursionismo e le sedi sat della provincia possono lavorar bene quanto vogliono, ma nemmeno la sede centrale qui a trento possiede un calendario comune disponibile al pubblico figuriamoci un sito aggiornato e ben fatto...

Lei che è un'autoritá del settore ha la possibilitá di migliorare questa cattiva capacitá comunicativa, se potessi esserle utile non esiti a chiamarmi o a scrivere qui sul forum: dove alcuni sono molto ben disposti a condividere la propria esperienza, altri nettamente meno.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Alan - 03/02/2014 17:42
Mi dispiace contraddire Luci che ammiro e ultimamente é diventato anche il mio scrittore preferito  ;D
Peró mi sembra innegabile che la comunicazione di certe giornate dedicate alla sicurezza e a eventuali corsi sia nulla.
I giornali locali ormai a mala pena si trovano nel bar sotto casa, il corso base dell'aineva ha un costo di 500€ e non é dedicato all'escursionismo e le sedi sat della provincia possono lavorar bene quanto vogliono, ma nemmeno la sede centrale qui a trento possiede un calendario comune disponibile al pubblico figuriamoci un sito aggiornato e ben fatto...

Lei che è un'autoritá del settore ha la possibilitá di migliorare questa cattiva capacitá comunicativa, se potessi esserle utile non esiti a chiamarmi o a scrivere qui sul forum: dove alcuni sono molto ben disposti a condividere la propria esperienza, altri nettamente meno.

MI aggrappo a mani e piedi a questo commento.
Credo sia quello che anche io vorrei esprimere...

Secondo me queste cose visto che siamo in una regione montana, vanno insegnate a scuola porco cane....
Come il primo soccorso, come tante altre cose...
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: kobang - 03/02/2014 17:43
Ciao Billy,
pur restando scettico sull'efficacia di "regole autoritarie" ai fini della sicurezza in montagna e senza tornare sulle tante considerazioni apparse in questo 3d ed in altri precedenti negli anni,vorrei soffermarmi su una tua osservazione:il fatto che sul forum "non tutti siano disponibili a condividere esperienze in materia di sicurezza ecc."
Vedi il punto è molto delicato perchè è già un grosso rischio assumersi il ruolo di capogita,fornitore di consigli sul campo,realizzatore di traccia "sicura" fra amici ecc,figurarsi fare da "guru" o da "esperto" scrivendo su un forum.
I rischi legali impliciti non risparmiano neanche le figure titolate ed intendo Guide,Istruttori,Accompagnatori.Basta leggere i giornali dopo un incidente in montagna,arrampicata o skialp che sia,per capire un quali cespugli di ortiche è possibile cacciarsi.
Anche a me è capitato di imparare da altri nel tempo, ma non ricordo di nessuno che al di fuori dei corsi di formazione CNSAS o di una Scuola di scialpinismo,si sia assunto il ruolo di docente sul campo e quindi di responsabile della condotta altrui.
Su un forum possiamo dire la nostra personale opinione sul generico argomento del rischio in montagna ,dare un giudizio SOGGETTIVO e  RELATIVO circa un percorso effettuato o le condizioni meteo in atto,niente di più.
Altra cosa è raccontare di esperienze formative che ci sono sembrate valide,percorsi di apprendimento  soddisfacenti ecc.La teoria e la pratica formalmente corrette si imparano presso le scuole di scialpinismo e di arrampicata;l'applicarle bene o male,con maggiore o minore convinzione,sempre oppure a seconda delle circostanze, beh questa è un'altra cosa.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 03/02/2014 20:25
vorrei soffermarmi su una tua osservazione:il fatto che sul forum "non tutti siano disponibili a condividere esperienze in materia di sicurezza ecc."
Vedi il punto è molto delicato perchè è già un grosso rischio assumersi il ruolo di capogita,fornitore di consigli sul campo,realizzatore di traccia "sicura" fra amici ecc,figurarsi fare da "guru" o da "esperto" scrivendo su un forum.

concordo ovviamente con Kobang. Il forum è adatto a scambiarsi info e impressioni, ma sarebbe irresponsabile mettersi a dare consigli sulla sicurezza. Come dice Luciano, meglio, anzi obbligatorio, affidarsi a persone e strutture qualificate. Poi può darsi che le ass. deputate, tipo Cai-Sat, non siano troppo organizzate dal punto di vista della "comunicazione", ma bisogna pure tenere conto che si reggono sul volontariato e fanno quello che possono...
Vero è che la Provincia potrebbe investire maggiormente riguardo formazione ed educazione nelle scuole, oppure finanziando e sostenendo le ass. suddette per fare corsi per chiunque voglia approfondire la questione della sicurezza e preparazione per andare in montagna etc.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: billyLumberjack - 03/02/2014 22:22
Vi ho spiegato il mio punto di vista, ho spiegato che sarei disposto a contribuire per quanto a me possibile e dico solo che spero che nessuno si faccia problemi a chiedermi di uscire per una scialpinistica assieme senza sentirsi responsabile: non cerco guide!
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: luci - 04/02/2014 13:54
allego l'articolo apparso e oggi. Sembra che Alan sia stato ascoltato!!
Sono pienamente daccordo con l'ultimo inrtervento di Agh.
Per Billy, quando vuoi ti puoi sempre aggregare al nostro grande gruppo  dei "Vip" (vecchietti in pensione) e magari porti a casa qualche cosa di buono per migliorare le tue conoscenze "montanare".
Farei un'ultima considerazione "neve": stiamo sperimentando nuove precipitazioni considerate "appenniniche", per le alte temperature che da noi non erano usuali. Ho detto "nuove" per cui è necessaria una maggiore attenzione e consapevolezza nell'affrontare le uscite. Consapevolezza che, eventi come quelli che stiamo vedendo non sono per il nostro territorio usuali. 
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Normanno - 04/02/2014 14:36
allego l'articolo apparso e oggi. Sembra che Alan sia stato ascoltato!!
 

Ottimo inizio: intanto "formiamo i formatori"! Con la speranza che poi si diffondano tra la gente le conoscenze di base (e la consapevolezza dei propri limiti/buon senso) che, alla fine, sono quelle che consentono di evitare le disgrazie per chi, come buona parte dei frequentatori anche di questo blog, in montagna vuole divertirsi facendo escursionismo con qualche lieve accenno di alpinismo ma senza scalare il Grand Capucin!  ;D
Poi, per chi vuol fare il vero alpinismo, secondo me, è corretto che vi siano corsi retti da persone qualificate che si prendono la responsabilità di ciò che insegnano e consigliano, sapendo che il pubblico al quale tengono queste lezioni è selezionato per un certo "livello"  ;)
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 05/02/2014 15:07
Per Billy, quando vuoi ti puoi sempre aggregare al nostro grande gruppo  dei "Vip" (vecchietti in pensione) e magari porti a casa qualche cosa di buono per migliorare le tue conoscenze "montanare".

mi permetto di invitare i forumisti che desiderano imparare i rudimenti dello scialpinismo ad "approfittare" della gentile disponibilità di Luciano Navarini per qualche uscita in compagnia del suo gruppo. E' davvero un'occasione d'oro per imparare qualcosa (Luciano è istruttore Cai di scialpinismo, oltre che autore delle note guide), quindi una garanzia in questo senso (gratis tra l'altro :)))
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: hoabonti - 06/02/2014 21:38
per quanto riguarda nello specifico il divieto in Grigna, leggete l'intervista a Fabio Lenti, direttore della casa delle guide di Lecco:
http://www.montagna.tv/cms/?p=56063 (http://www.montagna.tv/cms/?p=56063)
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 07/02/2014 07:34
In casi particolari ed eccezionali, come quello descritto da Lenti, e per un periodo limitato, concordo con Lenti.

Inviato dal mio V370 utilizzando Tapatalk

Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: radetzky - 07/02/2014 09:05
In casi particolari ed eccezionali, come quello descritto da Lenti, e per un periodo limitato, concordo con Lenti.

eh....il problema è.." C’è un rifugio in cima e mediamente ci vanno da un minimo di 30 persone alle 150. Quando pendii del genere sono carichi come in questi giorni, prima o poi vengono giù, e vengono giu valanghe grandi....Se succede quando una fila di persone si trova in salita, è una strage. Una strage anche perchè nessuno di queste persone che salgono usa l’Arva o i sistemi di autosoccorso perchè sono semplici escursionisti "

la Grigna è montagna difficile (tecnicamente e per l'esposizione) alla periferia di una città (Lecco) ovvero comoda e facile da raggiungere.
Quanti esempi così ci sono ? Tantissimi ! Ergo: o in certi casi ci metti il divieto o, meglio, un bel cartello con scritto chiaramente che sono cavoli tuoi e che con quelle condizioni qualunque cosa succeda paghi l'eventuale soccorso ammesso che sia possibile
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 07/02/2014 09:32
... un bel cartello con scritto chiaramente che sono cavoli tuoi e che con quelle condizioni qualunque cosa succeda paghi l'eventuale soccorso ammesso che sia possibile

Assolutamente d'accordo, io farei pagare pure quelli che si fan male perchè senza attrezzatura/abbigliamento adeguati.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Normanno - 07/02/2014 14:26
Assolutamente d'accordo, io farei pagare pure quelli che si fan male perchè senza attrezzatura/abbigliamento adeguati.
Forse potrebbero imporre l'obbligatorietà dell'ARVA su quel percorso in caso di rischio valanghe 4 o 5 da bollettino, specificando su cartello ad inizio sentiero, che se non ce l'hai paghi 3000 € in caso di soccorsi
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Normanno - 07/02/2014 15:05
Da "La Stampa" di oggi: esempio di come purtroppo anche le guide alpine possano trovarsi in difficoltà.

Aosta
06/02/2014 - tragedia fuoripista
Il cordoglio della Valle e dell’esercito
per la morte della guida di Cervinia
travolta dalla valanga a Valtournenche
La vittima è Simona Hosquet, ex campionessa e militare dell’Esercito.
Era con due clienti impegnata in un’escursione di eliski.Un collega e testimone della tragedia: “Era una slavina enorme”. Cordoglio del Capo di Stato maggiore e delle massime autorità regionali. Albarello: «Era una donna straordinaria»
 
Simona Hosquet, la guida alpina morta oggi sotto una valanga


stefano sergi
VALTOURNENCHE
È morta la guida alpina di Cervinia travolta oggi da una valanga che intorno alle 12,30 si è staccata sopra Cheneil, nella Valtournenche, in una zona in cui c’era una comitiva di venti persone impegnate in discese con l’eliski. La vittima è Simona Hosquet, 30 anni, di Antey-St-André, militare dell’Esercito, con un passato da atleta di sci alpinismo e fondo e protagonista anche di spedizioni in Patagonia.

 

È stata investita con due clienti, che si sono salvati azionando l’airbag. Sul posto sono intervenute le squadre del Soccorso alpino valdostano e della guardia di finanza di Cervinia. La valanga aveva un fronte di duecento metri e una profondità di un metro e mezzo. Ha spazzato gli scialpinisti per cinquecento metri. Secondo le prime ricostruzioni, la guida alpina è morta per i traumi riportati, non per asfissia. Simona era alla terza discesa della giornata con clienti. Nella zona in cui si è staccata la slavina erano al lavoro anche quattro guide alpine dell’Aineva, impegnate nella rilevazione del manto nevoso proprio al fine della stesura del Bollettino valanghe, e sfiorate dalla gigantesca massa di neve. 

 

La valanga «era di enormi dimensioni» racconta Roberto Rossi, torinese di 38 anni e guida del Cervino, primo soccorritore ad arrivare sul posto. Rossi stava sciando con un cliente poco più in alto rispetto alla zona dove si è staccata la massa di neve. «Insieme a un collega svizzero e ad alcuni altri sciatori sfiorati dalla valanga - spiega - ho coordinato le prime operazioni: abbiamo impostato l’Arva in modalità ricerca e abbiamo trovato la prima persona sotto due metri neve. Rispondeva alle domande, seppur affannosamente. Quindi con un’altra guida ho continuato a scavare e sotto un metro di neve abbiamo trovato Simona Hosquet. Sembrava avesse diversi traumi a una gamba, il suo viso purtroppo era già cianotico». 

 

Simona Hosquet era l’unica donna della storica società di Guide del Cervino. Caporal maggiore degli Alpini e prima donna dell’Esercito che avesse conseguito, nel 2007, la qualifica di istruttore militare scelto di sci e alpinismo e poi nel 2010 anche il brevetto di guida d’alta montagna. Era anche atleta del fondo, due volte campionessa italiana. Nel suo curriculum numerose ascensioni. Nel 2011 aveva scalato anche la vetta dell’Aconcagua (a 6.962 metri nelle Ande argentine) e aveva ripetuto la via Bonatti sul Cervino. 

 

Nelle ultime ore si sono susseguiti i messaggi di cordoglio, a cominciare da quello del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’Armata Claudio Graziano, che ha espresso «il più profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza» ai familiari di Simona. Dopo la carriera agonistica la Hosquet è stata impiegata nella Sezione Sci Alpinistica del Reparto Attività Sportive occupandosi della formazione in montagna a favore di tutti i reparti della Forza Armata e degli Eserciti esteri. Il presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha scritto: «Il governo regionale è vicino ai famigliari della giovane guida alpina del Cervino così come al dipendente di Fondazione montagna sicura che è stato ricoverato a seguito del suo coinvolgimento nell’incidente. È sempre doloroso rappresentare la vicinanza delle istituzioni a seguito di eventi tragici in montagna, in quest’occasione lo è ancora di più in quanto le persone coinvolte stavano svolgendo il proprio lavoro». E Marco Albarello, ex direttore tecnico del Centro sportivo Esercito di Courmayeur, ha ricordato così la giovane guida: «Era una ragazza fantastica, il Centro sportivo esercito ha sempre guardato a lei come un punto di riferimento. È stata una donna e un’atleta straordinaria in grado di fare il doppio di quanto riuscivano a fare i maschi, con un’umiltà e una forza fuori dal comune, prima nel fondo e poi come guida alpina».
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 07/02/2014 16:22
Forse potrebbero imporre l'obbligatorietà dell'ARVA ...

Ci avevano provato qualche anno fa in Piemonte, con multe per chi trovato sprovvisto, ma è stata tolta in fretta, sai dopo aver speso 1000 e passa euro in tavola e tuta non vorrai mica dover spendere 200 euro per roba che tieni nascosta sotto la giacca, poi se non è a livello nazionale la gente va in Valle d'Aosta o in Trentino o all'estero. Ci hanno provato più di recente anche da noi, ma è più comodo fare "prevenzione" e pure la sat era contraria perchè "La frequentazione della montagna deve essere libera per tutti, senza se e senza ma - spiega Motter - Si rischia di fare passare il messaggio che l'Arva salva la vita e questo non è assolutamente vero." (tratto da http://www.ladige.it/articoli/2011/04/10/sat-sbagliato-imporre-arva-pala-sonda (http://www.ladige.it/articoli/2011/04/10/sat-sbagliato-imporre-arva-pala-sonda))

L'arva costa, non serve, e non fa "figo" quindi ostacola il turismo, i morti alla fine son pochi e va bene così, se i morti fossero di più sarebbe obbligatorio come lo sono diventati lo scomodo e costoso casco da moto, le cinture di sicurezza, i limiti di velocità, di tasso alcolico ecc...
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Normanno - 08/02/2014 20:42


L'arva costa, non serve, e non fa "figo" quindi ostacola il turismo, i morti alla fine son pochi e va bene così, se i morti fossero di più sarebbe obbligatorio come lo sono diventati lo scomodo e costoso casco da moto, le cinture di sicurezza, i limiti di velocità, di tasso alcolico ecc...

Sarebbe ridicolo se non fosse triste! E pensare che hanno reso obbligatorio perfino il casco da bicicletta per chi non è maggiorenne!!!! >:(
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 08/02/2014 21:01
ma imporre il possesso dell'Artva è ridicolo, perché questo non implica lo si sappia usare. E' come imporre il possesso dell'auto senza avere la patente :)
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Normanno - 08/02/2014 21:04
Vero quanto dice AGH, però penso che se sei obbligato a portarti dietro una attrezzatura magari un pensierino su imparare ad usarla lo fai...
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 09/02/2014 11:37
ma imporre il possesso dell'Artva è ridicolo, perché questo non implica lo si sappia usare. E' come imporre il possesso dell'auto senza avere la patente :)

Ho fatto la patente prima che ci fosse l'obbligo di usare le cinture... oh riesco a usarle senza che me lo abbia insegnato nessuno...  ;D
Se uno non è in grado di leggere un manuale e di accendere un apparecchio e metterlo su "trasmissione" forse è il caso che resti a casa. Se cade una valanga i soccorsi arrivano sia coi cani che con gli artva. Se la neve ti soffoca è comunque tardi ma se respiri, 25-30 minuti di speranza li hai.
Lo sci è uno sport che prevede una certa disponibilità economica, se non si obbliga l'uso dell'artva, per me, è solo una questione di "timore" turistico.
Si potrebbe dire che importa, ognuno con la sua vita fa quello che vuole, giusto se esistessero infiniti soccoritori e elicotteri, ma non è così, il tempo che perdono a cercare uno senza artva lo rubano ad un altro che ce l'ha e che ha avuto la sfortuna di rimanere sotto ad un'altra valanga 5 minuti dopo.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: max_red - 09/02/2014 14:05
Altro caso di divieto...

http://www.ladige.it/articoli/2014/02/09/valanghe-venti-escursionisti-multati (http://www.ladige.it/articoli/2014/02/09/valanghe-venti-escursionisti-multati)
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: billyLumberjack - 09/02/2014 16:54
Ho fatto la patente prima che ci fosse l'obbligo di usare le cinture... oh riesco a usarle senza che me lo abbia insegnato nessuno...  ;D
menomale Renzo che c'è gente pronta a pauperizzare come lei, così da spostare la conversazione su quanto sia bravo ad allacciare le cinture piuttosto che fare una ricerca da manuale con un artva!
Se uno non è in grado di leggere un manuale e di accendere un apparecchio e metterlo su "trasmissione" forse è il caso che resti a casa.
Sicuro che ci sia scritto solo questo sulle istruzioni del suo artva?

Comprare un artva magari performante, e saperlo usare in modo avanzato penso sia questione di buon senso.
Certo, quello costa meno dell'artva ma è più difficile averlo...
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 09/02/2014 22:07
Se uno non è in grado di leggere un manuale e di accendere un apparecchio e metterlo su "trasmissione" forse è il caso che resti a casa. Se cade una valanga i soccorsi arrivano sia coi cani che con gli artva. Se la neve ti soffoca è comunque tardi ma se respiri, 25-30 minuti di speranza li hai.

Renzo, non è proprio così. Non basta "mettere l'Artva in trasmissione". Se un tuo amico rimane sotto, pensi che basti mettere il tuo in ricezione e tutto si sistema? Io non vorrei mai fare l'esperienza... Se cada una valanga L'AUTOSOCCORSO è la prima cosa da fare: ergo devi sapere cosa fare, come fare e il più rapidamente possibile. Non lo auguro a nessuno. Aspettare i soccorsi, per quanto veloci possano essere, significa attendere probabilmente ben oltre la soglia dei 15 minuti, termine oltre il quale la curva di sopravvivenza del travolto cala drasticamente
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 10/02/2014 10:02
@AGH @billyLumberjack
Vabbè, me la metto via, sarò strano, ma sinceramente non capisco. Non stiamo parlando di una cosa da 10.000 euro, ma di un apparecchio che costa quanto? 250? 300 euro? E potrebbe salvarti la vita...
Va bene l'autosoccorso e saperlo usare in ricerca ecc... ma se non lo hai che possibilità hai in più? Sei sotto una valanga, vorresti averlo si o no? Il tuo migliore amico è sotto una valanga tu lo hai lui no, vorresti fosse obbligatorio si o no?
Anche avere il casco non è garanzia di salvasi se voli in moto, ma che facciamo, se usiamo lo stesso ragionamento è inutile averlo se i tuoi compagni di gita non sanno come trattare un trauma... eppure nessuno, soprattutto le "associazioni di categoria" vanno in giro a dire che le strade dovrebbero essere libere e senza divieti.

PS. Pauperizzare?
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: kobang - 10/02/2014 19:51
Come ho già detto in altre discussioni i divieti di andare in montagna sono per me demenziali quanto inutili:se l'italiano medio fosse rispettoso delle regole non vivremmo in un paese così corrotto e casinista!
Se poi spostiamo il discorso sulle poche,concrete libertà che ci restano io dichiaro apertamente che non rispetterei un sistema di accesso regolamentato alla montagna.
Diverso l'aspetto relativo alla preparazione e dotazione tecnica:anche qui le imposizioni le vedo inopportune,probabilmente diventerebbero solo un altra tassa da pagare al sistema ed è anche vero che il solo possesso dell'artva non risolve un bel niente.
Più motivante potrebbe essere una legittima richiesta di pagare le spese di soccorso rivolta a chi si mette nei casini perchè palesemente impreparato o non adeguatamente attrezzato:qui ricadrebbe la tipologia di chi parte in maglietta tecnica e shorts,chi gira in ciabatte o poco più,chi non possiede l'attrezzatura "completa" di autosoccorso (L'artva ha indispensabile complemento nella pala e nella sonda!),chi fà le ferrate senza kit di sicurezza ecc.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Man - 10/02/2014 21:13
Più motivante potrebbe essere una legittima richiesta di pagare le spese di soccorso rivolta a chi si mette nei casini perchè palesemente impreparato o non adeguatamente attrezzato

Assolutamente si', e' il minimo! Io in realta' credevo che fosse gia' cosi'. Ci mancherebbe pure che le spese di soccorso per le mie eventuali ca**ate se le caricasse la collettivita' (discorso diverso per chi gia' contribuisce, ma anche in quel caso, non e' che il contributo dia il diritto a comportamenti sconsiderati...).
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 13/02/2014 14:24
Posso capire, fino a un certo punto, le multe quando il grado di pericolo valanghe  è 5 o 4r. Ma i divieti con pericolo 3 mi pare davvero un'esagerazione!
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/02/12/news/discese-fuoripista-cinque-multe-a-folgaria-1.8654568 (http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/02/12/news/discese-fuoripista-cinque-multe-a-folgaria-1.8654568)
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 13/02/2014 16:08
... Ma i divieti con pericolo 3 mi pare davvero un'esagerazione! ...

Posso chiederti perchè? Leggo: Pericolo 3 " Il distacco è possibile con debole sovraccarico (singola persona) soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe.
Le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale."
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: trabuccone - 13/02/2014 19:20
Posso chiederti perchè? Leggo: Pericolo 3 " Il distacco è possibile con debole sovraccarico (singola persona) soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe.
Le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale."

Perchè ad esempio, con pericolo 3, si possono salire parecchie cime tipo Col Santo in Pasubio, Cima Costabella in Baldo, Monte Cogne in Lagorai.. Le pendenze di queste montagne rendono praticamente impossibile il distacco.. con 5 o 4 muoversi fa paura anche a me, ma con 3 ci sono tante possibilità anche per scialpinisti e ciaspolatori
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: AGH - 13/02/2014 23:00
Posso chiederti perchè? Leggo: Pericolo 3 " Il distacco è possibile con debole sovraccarico (singola persona) soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe.
Le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale."

l'ho scritto, mi pare una esagerazione. Il pericolo 3 è molto comune in inverno, mentre il 4 (e ancor peggio il 5) è abbastanza eccezionale
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Renzo - 14/02/2014 09:30
@trabuccone @AGH

Che il mio non capire, derivi dalla mia ignoranza in materia, spero sia chiaro :)
Si, che con pericolo 5 si possa andare a far "fondo fuoripista" lontano da pendii pericolosi l'ho capito, ma se leggo la descizione del pericolo 3 non mi sembra una situazione comunque/sempre sicura. Ora o io son pessimista o il pericolo 3 così come descritto nella realtà non c'è.
Ho provato a cercare -senza successo- l'ordinanza provinciale per la quale son stati multati gli sciatori in Folgaria, ma anche da altri articoli mi pare di capire che non riguardi l'intero territorio, e allora si sarebbe assurdo, ma solo delle zone ben delimitate. Se è così non lo trovo esagerato, ti sto dicendo in maniera molto chiara che non è il caso di fare fuoripista, tu ignori e ti cacci potenzialmente nei guai? Bon, allora accetta anche il rischio che se ti trovo son 50 euro.
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: kobang - 14/02/2014 17:06
Attualmente le multe riguardano la pratica del fuoripista nell'ambito dei comprensori sciistici attrezzati.La società di gestione può decidere il divieto per evitare contestazioni circa la responsabilità in caso di incidente.Le società proprietarie degli impianti hanno in concessione una determinata area ed è su questa che possono esercitare e regolamentare la loro attività.
I sindaci o i prefetti possono imporre divieti su aree demaniali se ritengono che ci siano pericoli (dalla caduta massi agli smottamenti,agli incendi o per valanghe) In passato sono stati addirittura presi provvedimenti di sequestro cautelare di intere montagne,come il Mottarone sul lago Maggiore dove alcuni anni fà la formazione di verglass su quasi tutta la montagna provocò una vera ecatombe con morti e feriti.
Sono provvedimenti estremi,in genere legati al tentativo di scaricarsi dalle responsabilità (impiantisti) o sull'onda dell'emozione popolare:statisticamente sono ininfluenti nel contenere gli incidenti ed è evidente anche la loro scarsa efficacia come deterrente.
Il grado di rischio sarà sempre e solo una stima generica e per area e non è affatto vero che con gradi 1-2 ci sia la garanzia di non cacciarsi nei guai,come è vero il contrario quando con rischio generico elevato si sono realizzate bellissime e tranquille uscite....
Anni fà con all'erta zero due bambine rimasero sotto una piccola slavina praticamente sulla strada che attraversa Centa-s.Nicolò e per puro caso non ci morirono.L'area interessata era una porzione di prato compresa entro un tornante della strada!
Titolo: Re:Divieto di muoversi in Montagna
Inserito da: Vittorio - 19/02/2014 18:36
Buona sera a tutti,
il Giornale di Vicenza di ieri ( ma l’Adige di Trento ne ha parlato una settimana orsono ) riporta la notizia di una ventina di escursionisti multati dalla Polizia Locale di Vallarsa sul Pasubio sul tratto Pian delle Fugazze / Rifugio di Campogrosso.
Sono francamente perplesso sulla utilità di simili sanzioni. Mi pare che l’ossessione per la sicurezza stia diventando eccessiva. Quando parlo di “ ossessione “ non voglio sottovalutare in alcun modo i rischi che si corrono in montagna, come del resto in moltissime altre attività. Dal lavoro, allo sport al semplice attraversare una strada in città.
Non mi sognerei mai di togliere l’obbligo del casco ai motociclisti. Ma i divieti in montagna mi sembrano paragonabili al divieto di andare in moto quando piove. O semplicemente al divieto di andare in moto considerato che gli incidenti in moto sono, proporzionalmente molto più numerosi e con conseguenze più gravi di quelli in auto.
La realtà è che rischi se ne corrono sempre. Soprattutto nello sport. Occorrerebbe impegnarsi di più sui materiali, in questo caso anche con sanzioni. Si potrebbe rendere obbligatorio l’uso di sistemi di rilevazione e ricerca, come pure di pala e sonda.
Si può lavorare sull’addestramento. Il C.A.I. , la S.A.T. e tante altre associazioni lo fanno. Si può insegnare nelle scuole la cultura della sicurezza. Non solo in montagna.
Mi pare tuttavia che si cerchi di far crescere una “ cultura della paura “ . Non farlo ché è pericoloso.
O meglio, non fare quello di cui io ho paura o non sono capace di fare.
Le regole e i divieti sulla strada non servono per impedire che uno si faccia male. Servono, principalmente per impedire che uno faccia male agli altri.
È uno spunto ma avrei qualcosa da ridire anche sul fatto che si debba pagare per essere soccorsi.
Vittorio