Dopo una settimana particolarmente travagliata sentivo estremo bisogno di scappare sui monti, neve o non neve. Mi accordo così con Kobang, che ringrazio della compagnia, e andiamo in macchina fino al ponte del Cogno, sul torrente Ceggio, che scende impetuosamente dalla val Cavé, tuttora ricchissimo d’acqua, tanto che sembra di essere in primavera più che in novembre.
Versante meridionale di c. del Lago
Risaliamo la valle in versante sx lungo una mulattiera e poi procediamo liberamente per bosco ripido e aperto. Siamo sotto l’aspro fianco meridionale di c. delle Conelle, all’imbocco della valle che sale alla forc. di Cavè. Qui, dove i valloni che scendono dalle pareti rocciose muoiono aprendosi verso il fondovalle, ben visibili sono i segni delle grandi valanghe che hanno battuto questo versante. Neve poca, a queste quote, 15 cm.
Con un breve strappo siamo alla bella spianata di malga Prima busa,
dove staziona beffardo un fuoristrada di amanti della natura, dei quali tuttavia non sentiremo nessun segno sonoro durante l’escursione. Temperatura piuttosto mite e un lievissimo venticello.
Ciste
Lo spessore della neve aumenta un po’ e proseguendo sul sentiero pianeggiante si comincia ad affondare quasi tutta la gamba. Quando la valle si chiude e si presenta la barriera rocciosa che sostiene la conca dei Sette laghi, la salita si fa più dura. Verso sx entriamo alti nella valletta in cui scorre il Ceggio appena uscito dai laghi.
Con attenzione ne risaliamo il breve ma ripido versante sx
e giungiamo alla piana dei laghi.
Uno dei laghi, semighiacciato
La attraversiamo e “conquistiamo” un cocuzzolo al sole,
dove si chiacchiera e se magna. Rinunciamo alla salita verso forcella del Lago e Pizzo alto e a maggior ragione a Hoabonti e Cola.
Pizzo alto e forcella del Lago
Versante nord del'Hoabonti
Per il rientro scegliamo il sentiero che, tagliando il fianco nord del Cola, porta alla Trenca e alle terre di Kobang.
L’esposizione tutta a settentrione ha mantenuto la neve farinosa e abbondante. Percorriamo il sentiero con attenzione.
Malga Prima Busa dal sentiero di rientro
Cima di Terra Bianca, forc. di Sopra Conella e c. delle Conelle
Forc. di Cavè
Alle tabelle che indicano il bivio per malga Casapinello scendiamo alla malga con percorso libero. Da qui su strada forestale ci abbassiamo verso il fondovalle e arrivati ai prati di Cavanelo cosparsi di baite scendiamo in puro ravanaggio verso il torrente ma tenendoci alti nel bosco impervio. Raggiunta una forestale che proviene dalla direzione opposta alla nostra, attraversiamo il Ceggio spumeggiante d’ acqua e sulla mulattiera percorsa al mattino raggiungiamo il ponte del Cogno.
Una bella escursione sulla prima neve della nuova stagione.
Per i ciaspolatori mi sembra di poter dire che dalla malga Prima busa in su l’innevamento è buono. Per lo scialpinismo attendiamo ancora un paio di buone nevicate. Poi si va.