0 Utenti e 7 Visitatori stanno visualizzando questo topic.
O si va con persone esperte del posto o si va in zone che si conoscono bene !
le ciaspole "tecniche" esistono già adesso, ma il mezzo è quello che è, ha dei limiti oggettivi che difficilmente possono essere superati. Poi parliamoci chiaro: il ciaspolatore medio dove va? Va spesso su neve battuta (magari dal gatto che ha battuto la pista!) a mangiare alla malga o al rifugio (è evidentemente un controsenso andare su neve battuta laddove spesso sarebbe molto più comodo andare a piedi, ma questo è quel che si vede in giro). Appena mette il naso fuori traccia e si rende conto che si fatica come bufali, torna indietro. Questo tutto sommato è un bene . Coloro che hanno le capacità tecniche necessarie, vanno con gli sci
Riguardo alle "regole" cui mi attengo - o cerco di attenermi - nelle mie escursioni invernali:1) non vado mai da solo (a questa regola mi attengo sempre, anche d'estate), preferendo, ovviamente, andare in piccoli gruppi con persone gia sufficientemente "rodate" e affiatate;2) studio accuratamente il percorso a tavolino (salvo che non sia un itinerario a me arci noto);3) verifico le previsioni del tempo a carattere locale;4) se nel mio gruppo nessuno conosce l'itinerario, preferisco afffrontare l'itinerario invernale solo so lo ho fatto, recentemente, almeno una volta anche d'estate (questo, non sempre ... ) ... anche se, ovviamente, la neve cambia parecchio il percorso rispetto all'estate .. ma almeno un'idea generale ce l'ho ... ... Quando accompagnavo col mio CAI altri soci, per ulteriore sicurezza, prima della ciaspolata sociale, se il percorso non mi era noto, effettuavo, nell'imminenza della gita, una ricognizione dell'escursione (oppure la ricognizione veniva fatta da un altro Capogita, sempre a ridosso della gita sociale)
Una volta ero perfino maniacale nel programmare le mie uscite: cartine, tracce, altimetria ecc., per non parlare dei voli fantastici, le cui immagini venivano regolarmente superate dalla realtà. La notte prima ero così ansioso che dormivo pochissimo. Tutto quanto veniva "prima" era circondato da un alone di entusiasmo fanciullesco.
E ritorniamo agli skialp che sanno come funzionano le cose, quante volte ( dopo il corso) si prova a fare ricerca con l’arva dopo o durante una gita?, io sinceramente non ho mai visto nessuno che lo facesse.Personalmente io ed il socio lo abbiamo fatto qualche volta ma in posti tranquilli e soleggiati, mai in condizioni estreme di freddo e vento, quindi alla fine l’arva per molti di noi serve per fare il funerale dopo alcuni giorni senza aspettare il disgelo primaverile
Domanda...ma a chi va da solo....che cacchio gli serve sto benedetto Arva???
Meglio di niente quando arrivano i soccorsi!
questo è un tasto doloroso. Nonostante faccia scialp da decenni, ho comprato l'arva solo 2 anni fa (!). E ho fatto, lo ammetto, solo UNA prova, in fretta e furia . La prova sul campo è andata "bene" (campo pianeggiante comodo e con poca neve, trovato l'arva sepoloto senza troppe difficoltà) ma mi rendo conto di essere tragicamente impreparato su questo. ( Spero di rimediare quest'inverno ma se non viene neve...