Colgo spunto dalla
discussione sui rifugi, in cui viene menzionata la Turtmannhutte, per relazionare (in ritardo) la mia sortita in Svizzera di tre settimane fa, alla ricerca dell'ultima polvere della stagione.
La nostra meta principale era il Bishorn (che si pronuncia bis-horn), un bello e facile 4000 nella zona di Zermatt. Per fare il Bishorn si può salire da due parti: dalla Cabane de Tracuit (3256m) con meno di 1000m di comoda salita oppure dalla Turtmanhutte con un lunghissimo e illogico percorso, un bel po' di saliscendi e un dislivello quasi doppio. Noi ovviamente siamo saliti dal percorso sbagliato perché il gestore della Tracuit ci aveva detto che era chiusa, mentre in realtà era aperto il bivacco invernale dove quelli che abbiamo incontrato lungo la salita hanno dormito benissimo.
Per salire al Bishorn dalla Turtmanhutte bisogna risalire un ripido canalino in direzione del Brunegghorn, montare al centro del ghiacciaio e ritornare indietro nella direzione opposta, perdendo circa 200m di quota, per poi risalire un ripido pendio che aggira la seraccata del Turtmanngletscher e porta all'inizio della parte superiore del ghiacciaio.
A questo punto, dopo 3-4 ore di saliscendi e ravanate, si è praticamente all'inizio del comodo itinerario che parte dall Tracuit. Da qui si percorre tutto il ghiacciaio quasi pianeggiante evitando i grandi ed evidenti crepi e si arriva alla base della ripida pala che porta alla cima, che si risale senza problemi, eventualmente coi rampant, fino alla forcella fra le due cime. Infine con un breve tratto a piedi si raggiunge la cima a destra (4153m). Noi siamo arrivati nella nebbia totale ma quelli partiti dalla Tracuit avevano trovato il sole.
La discesa si fa sullo stesso percorso della salita, quindi con la risalita dei 200m persi all'andata. Noi cercavamo polvere o firn ma in realtà abbiamo trovato un bel campionario di tutte le nevi brutte che di solito si cerca di evitare: ventata, ghiacciata, crostosa, colla, marmellata, sabbie mobili, ecc. In queste condizioni ho potuto verificare l'utilita' di avere degli sci belli larghi. L'unico firn decente l'abbiamo trovato nella parte pianeggiante del ghiacciaio superiore ma data la pendenza moderata il divertimento è stato relativo.
Arrivato al rifugio sotto una bella nevicata l'idea di rifare una ravanata simile il giorno dopo e sciare pure male non mi attirava per niente ed ero quasi convinto a rinunciare alla seconda gita. Invece la mattina dopo abbiamo trovato una giornata perfetta e una bella spolverata di farina depositata durante la notte.
Siamo quindi partiti alla volta del Brunegghorn, una cima di 3833m che si affaccia sulla vallata di Zermatt. Risalito il solito canalino si monta sul Brunegggletscher (con 3 g) lo si percorre per tutta la sua lunghezza fino a portarsi alla base del ripido pendio del Brunegghorn. Si sale in direzione della forcella e si segue la lunga cresta fino alla cima stando ben distanti dal bordo perché ci sono delle cornici di dimensioni impressionanti che da sopra non sono evidenti raggiungendo senza problemi la cima, bella ed aerea.
La discesa si fa per lo stesso percorso della salita, inizialmente seguendo la cresta e poi scendendo liberamente i ripidi pendii che riportano al ghiacciaio. Qui siamo stati ampiamente ripagati della ravanata del giorno prima perché abbiamo trovato una splendida polvere su fondo duro, l'ultima della stagione temo, che ci ha regalato una sciata entusiasmante fino all'inizio del ghiacciaio e da qui in poi firn via via sempre più pesante fino al canalino. Dalla base del canalino si può scendere a valle direttamente senza passare per il rifugio e con un pò di cava e metti si arriva fino alla diga e alla strada che porta al parcheggio.
La Turtmannhutte è nel complesso un buon rifugio, con lati positivi e altri negativi. Il gestore è abbastanza simpatico e gentile, abbiamo mangiato bene e si poteva anche fare il bis, la colazione era abbondante e il thermos di thè era compreso nel prezzo. Le camere comode e pulite.
Purtroppo, come in tutti i rifugi svizzeri che ho visitato, non c'era acqua potabile e si era costretti ad acquistare l'acqua minerale alla modica cifra di 10euro a bottiglia. Inoltre mancava l'acqua nei bagni e su 4 cessi uno solo era agibile, con inevitabili code. Lo sciacquone ovviamente non funzionava ma si poteva ovviare utilizzando un comodo attrezzo di legno, vero capolavoro dell'artigianato locale, con il quale si poteva agevolare la discesa del materiale giù per il buco, facendo bene attenzione a non maneggiarlo per parte sbagliata. Il locale per asciugare le pelli la prima sera era spento e la sera dopo quando l'ha acceso non ha asciugato quasi niente. Mezza pensione a 49euro, bevande escluse.
Dalla Turtmannhutte si possono fare il Brunegghorn, il Barrhorn e altre cime minori che stanno lì dietro. Si può fare anche il Bishorn ma è sicuramente meglio farlo dalla Tracuit. Per salire al rifugio dalla diga si puo' fare il giro largo seguendo la valle che gira dietro o salire direttamente da davanti, ma per pendii potenzialnente pericolosi. Se le condizioni lo consentono e' preferibile quest'ultimo itinerario perche' molto piu' breve.
Qui ci sono un pò di foto delle due gite:
http://dizzy.ath.cx/gm00/scialpinismo/bishorn-20120527/http://dizzy.ath.cx/gm00/scialpinismo/brunegghorn-20120528/
