Quest'estate siamo stati in Slovacchia, e non potevamo certo rinunciare a fare due passi sul gruppo degli Alti Tatra. I Tatra sono una piccola catena che fa parte dei Carpazi, con cime decisamente aspre che superano i 2600 metri. La loro caratteristica principale è che sono circondati da alture molto più modeste, quindi sono visibili da grandi distanza. Il lato negativo è che una tale barriera ferma qualsiasi nuvola, quindi sono molto piovosi, soprattutto in piena estate.
Noi siamo stati fortunati nel trovare, in corrispondenza alla nostra visita, due giornate con tempo stabile e sereno, una vera rarità.
I Tatra, parco e orgoglio nazionale, in alta stagione sono molto, molto frequentati da una moltitudine di gitanti entusiasti, poco attrezzati e molto resistenti (dato che le distanze e i dislivelli delle gite sono notevoli), per quello che abbiamo potuto vedere.
Nel 2004 sono stati investiti da una tempesta del tutto analoga alla nostra Vaia, che ha 'pelato' completamente una fascia di foresta a quote intermedie: questo ci permette di farci un'idea di quello che potrà essere l'aspetto delle nostre zone tra 15 anni.
Ed è più per questo che per l'estetica delle montagne (e delle foto) che vi mostro un assaggio delle due gite che abbiamo fatto.
Primo giorno: salita al Kriváň (2494)Si tratta della prima elevazione della parte centrale della catena che si incontra venendo da ovest. E' un picco isolato rispetto alle altre cime, ed è di facile accesso, quindi è una delle mete più gettonate. I sentieri sono in gran parte lastricati, quindi piuttosto faticosi.
La cima vista dalla pianura
Una baita in partenza. L'effetto Vaia è intuibile dagli alberi sullo sfondo
Già tra i mughi, sullo sfondo si vedono le chiazze pelate. Essendo parco nazionale, in molte zone si è scelto di lasciar fare alla Natura.
La processione verso la vetta
Sguardo verso le cime più elevate del gruppo: le creste sono molto aspre
Doppia croce di vetta: compare anche nella bandiera slovacca e nello stemma Nazionale (sul sasso)
Al ritorno, ampia zona ripulita e lasciata poi ricolonizzare naturalmente
Secondo giorno: giro dei laghi attorno al Priečne sedlo (2352)Altra classica, questa volta nel cuore dei Tatra Slovacchi. Salita e discesa per sue valli glaciali parallele, con scollinamento tra le due al passo Priečne. Gita molto frequentata al punto che le guide consigliano di approcciare il passo (che viene raggiunto con un facile tratto con corde fisse) prima delle 11 per non rimanere imbottigliati!
In salita: in questa zona non si è intervenuti se non per liberare i sentieri
Valle glaciale dall'aspetto familiare
Rifugio Téryho chata. I rifugi sono piuttosto belli e ben tenuti.
Uno dei tanti laghi
Panoramica della vallata