Bella escursione in quota nella Svizzera italiana al confine con il cantone del Vallese e con la val Formazza (Domodossola). Proveniendo dall'Italia si prende l'autostrada svizzera a Como e si esce ad Airolo, ai piedi del Gottardo, seguendo poi la strada per la val Bedretto ed il Passo della Novena (è il passo + alto della Svizzera, scende nel Vallese ed è la via + breve per raggiungere la Svizzera interna). Ci si ferma posteggiando all'Alpe di Cruina (sempre carica d'estate, vendita burro e formaggi) a 2000 metri di quota. Il giro ad anello (in rosso), prevede un dislivello di circa 500 metri di salita ed una tempistica di circa 5-6 ore (soste escluse) e può essere percorso nella direzione che si preferisce ovvero salendo subito alla Capanna Corno Gries (circa un'ora e venti di ripido sentiero abbastanza sconnesso) oppure salendo comodamente con un tranquillo sentiero al Passo della Novena: personalmente preferisco salire subito per il sentiero ripido piuttosto che percorrerlo in discesa al ritorno rischiando le ginocchia.
La capanna, custodita d'estate, è stata recentemente rifatta ed ha un aspetto avveniristico che tuttavia non stona, grazie al rivestimento con pietre locali, con l'ambiente circostante molto severo e roccioso. Costituisce anche, d'inverno, una delle poche mete scialpinistiche raggiungibili con rischi relativamente contenuti: questa zona ha infatti fama di essere la + nevosa d'Europa e le valanghe, da sempre, sono le protagoniste degli inverni locali, per cui è altamente raccomandabile andarci con profondi conoscitori della zona.
In pratica, per dare un'idea, la valle (Bedretto) che scende dal passo Novena verso Airolo (1400 metri di dislivello in 17 chilometri) è la valle del Ticino che nasce al passo e che qui è solo un allegro torrente: d'inverno solo la destra orografica è percorribile con una certa sicurezza, percorrere la sinistra significa rischiare la pelle seriamente.
Dal rifugio, in poco + di mezz'ora, si raggiunge il passo del Corno dove c'è un bellissimo piccolo laghetto glaciale (foto) che spesso e volentieri, anche in agosto, è allietato da un piccolo iceberg. Proseguendo ci si ritrova di fronte, bellissimo nonostante il pronunciato ritiro, il ghiacciaio del Blinnenhorn col sottostante Lago di Gries (foto). In una ventina di minuti si raggiunge il passo Gries, confine con l'Italia ed una magnifica vista sui laghetti e rifugi sottostanti dell'alta val Formazza. Al passo Gries vi è un bivacco (metallico) che non è il massimo della comodità ma è strategicamente importante per chi volesse fare la salita del ghiacciaio del Blinnenhorn (facile ma lunga, cinque ore di salita dal lago Gries). Il passo Gries è anche noto fin dal medioevo perchè è stato il passo attraverso il quale le popolazioni Walser (originarie dell'Austria, ma trasferitesi poi nella Svizzera interna) hanno raggiunto le vallate piemontesi dove sono tuttora presenti (val Formazza, Ossola e zona di Macugnaga). A questo punto ci si può tranquillamente incamminare sulla via del ritorno passando per il passo della Novena e dedicando il molto tempo necessario per percorrere il lungo sentiero fino all'alpe di Cruina all'osservazione del paesaggio estremamente severo, delle numerosissime marmotte (in questa zona è dura anche per loro: con le valanghe che ci sono, il rischio di non riuscire dalla tana in maggio è molto alto) e di qualche camoscio. Per chi fosse interessato alla mineralogia, questa è una zona ricchissima di cristalli di ogni tipo (tra cui quarzi di dimensioni incredibili) ma...è meglio non farsi vedere a cercarli perchè in Ticino è vietato.