GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Ieri giro per laghi alpini in Ticino. Si parte tardi x tardivo risveglio causato dal sonno arretrato x la notte burrascosa di venerdì ma l'autostrada svizzera è veloce e libera da traffico per cui alle 10 siamo già in zona: cambiamo meta all'ultimo momento perchè al rifugio cui avevamo pensato c'è una festa x l'inaugurazione di un nuovo sentiero panoramico e gli Orsi non amano gli assembramenti di folla. Ci dirigiamo al passo del San Gottardo con l'idea di fare il giro dei laghi di Orsino ed Orsirora (il nome è un programma..) che mancano all'appello (li ho visti quasi tutti!).
Cielo terso, ancora vento debole da nord e 7°C scarsi al passo alle 10:30 e resti di nevicata di venerdì.
Posteggiamo sotto la diga del lago Lucendro: non siamo soli, una decina di auto posteggiate. Il dislivello in salita non è molto (400-450 metri) ma siamo comunque in alto (partenza a 2080) e non so quanta neve sia venuta giù venerdì.
Faccio subito una scelta che si rivelerà sbagliata: faccio il giro in senso orario (versante rivolto a sud, salita + corta ma + ripida: è sempre la mia scelta preferita) anzichè il classico antiorario consigliato (versante nord + innevato).
Spettacolare la salita con vista sconfinata (nella prima foto all'estrema destra si intravede il passo del Gottardo) ma viene giù un sacco di acqua dalla montagna ed un torrentello alimentato dal disgelo ha trovato comodo adottare il sentiero (si fa x dire, è + una traccia) come suo letto per cui è un continuo ravanamento tra erba, fango, torbiere e sassi x mantenere la direzione.

(continua)

Spettacolo la foto 1!!! Quanta neve ancora... e fresca, pure!

Si scende verso il lago e qui cominciano i problemi: c'è parecchia neve x cui sarebbe meglio andare x roccette ma non conosco il posto...x cui scendiamo seguendo i segni del sentiero ed attraversiamo un versante a nord con molta neve calpestando le poche orme che ci sono ma si fa fatica, saranno almeno una trentina di centimetri freschi che però tengono bene nonostante l'ora, comunque con la Pamy al guinzaglio non è facile.
A questo punto vedo che si deve risalire per il lago + alto, ma la prendiamo con calma pensando che dopo questo, che raggiungiamo in una ventina di minuti, si dovrebbe cominciare a scendere ! Il paesaggio è spettacolare, la neve aumenta ma tiene sempre bene, e si incontrano parecchie pozze (o laghetti ?) ancora quasi completamente ghiacciati. A consuntivo: ci volevano le ghette...ma chi se lo poteva immaginare al 19 di luglio ?
(continua)

Finalmente si comincia a scendere ma alcuni passaggi non sono affatto facili, bisogna stare molto concentrati.
Dulcis in fundo, sul ripido tra sassi e fango poco dopo l'ultimo lago mi si apre lo scarpone destro in punta, inciampo, e faccio un tuffo in avanti da brivido...risultato: ho la faccia di un pugile che ne ha prese tante...ma poteva andare molto peggio.
Lunga + del previsto la discesa e con uno scarpone aperto in punta non è proprio il massimo...arriviamo all'auto alle 18, decisamente stanchi + che altro x la concentrazione e l'imprevisto
Pamy, dopo aver mangiato, oggi non ha alcuna intenzione di alzarsi...

Domenica riposo forzato in attesa mi arrivino i Dallapè Cevedale ordinati stamane

Dulcis in fundo, sul ripido tra sassi e fango poco dopo l'ultimo lago mi si apre lo scarpone destro in punta, inciampo, e faccio un tuffo in avanti da brivido...risultato: ho la faccia di un pugile che ne ha prese tante...ma poteva andare molto peggio.

anche a mia mamma è successo la scorsa estate! fortuna lei non è caduta, ma il ritorno dalla sua gita è stato penoso!

in valle aurina durante una gitarella ad un lago raggiungibile anche con seggiovia, la mattina ho visto un uomo con ENTRAMBI gli scarponi con le suole staccate e tenute insieme da lacci   ma come fai a partire di casa così??? piuttosto mettiti delle scarpe da ginnastica che sarai senz'altro più comodo e sicuro!

Dimenticavo: lunghezza del giro circa 13 Km. (ecco perchè non finiva + la discesa...)