Poche parole per descrivere innanzitutto la Bainsizza, un bellissimo altopiano sito tra il corso dell'Isonzo, la valle dell'Idria e il vallone di Cepovan (Chiapovano). E' da sempre uno dei miei luoghi preferiti per le gite in bicicletta e proprio durante uno di questi mi ero imbattuto nei cartelli che segnalavano la salita ad una cima a me ignota, lo Sveti Lovrenc. Ho dato un'occhiata alle cartine in mio possesso ed individuato questo monte mi ero ripromesso, prima o poi di salirlo. Avevo tentato la salita l'anno scorso ma c'era abbastanza neve e arrivato ad un certo punto ho preferito desistere dato che i segnavia erano nascosti dalla neve e rischiavo di girare a vuoto. Così martedì avendo mezza giornata libera penso a questa incompiuta e messomi d'accordo con il mio socio decidiamo di provare e dato che stavolta la neve, complice la quota piuttosto bassa (799 metri) dovrebbe essere assente o molto poca siamo sicuri di farcela. Arrivati al punto d'inizio del sentiero lasciamo l'auto e ci incamminiamo per una bella mulattiera risalente alla Grande Guerra. Piccola parentesi per dire che all'inizio della guerra tutta la zona era sotto l'Impero Austroungarico e che piano piano, l'esercito italiano, a prezzo di decine e decine di migliaia di morti ha conquistato per poi perderlo nello spazio di un giorno (Caporetto). E la zona dello Sveti Lovrenc è nei pressi del punto più orientale della Bainsizza raggiunto dal Regio Esercito Italiano per cui l'escursione ha un certo interesse storico. Arriviamo quindi ad incrociare una stradina (percorribile dagli automezzi) che seguiamo verso sinistra arrivando in breve presso un monumento della guerra partigiana e pochi minuti dopo lasciamo la stradina per seguire le indicazioni che verso sinistra ci portano in breve ad un'altra stradina, meno battuta che seguiamo fino ad arrivare nei pressi di una fattoria. Sempre seguendo i segnavia proseguiamo arrivando ad un certo punto alla deviazione per lo Sveti Lovrenc. Pochi minuti di marcia e altro bivio, diritti si scende al paesino di Grgarske Ravne mentre verso destra si sale al monte e al paesino di Bate (Battaglia della Bainsizza). In breve si giunge sotto la cima e quando ormai pensiamo che il panorama sarà un po' deludente per via della vegetazione ci rendiamo conto invece che la cima è una vera cima, rocciosa e panoramica, con tanto di croce, cippo, libro vetta. Peccato che la giornata non sia il massimo ma vista la vicinanza (per noi ovviamente
ci torneremo senz'altro. Per tornare all'automobile decidiamo di proseguire verso Bate e una volta arrivati nei pressi del paesino prendiamo la strada asfaltata che verso sinistra ci porta dapprima a Grgarske Ravne (bella fontana monumentale all'interno del paese) e quindi per Zabrdo in pochi minuti siamo nuovamente nei pressi dell'automobile.
Mi rendo conto che per molti di voi la zona è molto fuori mano ma i forum come questo servono anche a vedere delle zone che altrimenti non si conoscerebbero per niente.