da "l'Adige"
10/12/2008 11:29
VERMIGLIO - Stop alla caccia negli 11 mila ettari della riserva di Vermiglio, la più vasta della Val di Sole. Lo ha deciso all'unanimità il direttivo della sezione cacciatori, guidato dal rettore Renato Delpero , decretando il divieto di abbattimento a partire dall'8 dicembre. L'abbondanza di neve al suolo che mette a dura prova la resistenza dei selvatici - e l'arrivo di altra neve prevista dai bollettini meteo - ha convinto i cacciatori a riporre la carabina nell'armadio in anticipo rispetto al calendario. Non avendo raggiunto il 100 per cento degli abbattimenti di capriolo, per effetto dello stop la sezione perderà probabilmente dei capi nell'assegnazione dell'anno prossimo, ma il rettore ritiene che sia secondario: «Per ogni capo in meno quest'anno avremo un maschio in meno - sintetizza Renato Delpero - e a noi mancano sette caprioli. Ma l'abbiamo già fatto anche in passato e non ci preoccupa perdere qualche assegnazione». Per le altre specie, ai sessanta cacciatori della sezione mancavano solamente 3 camosci (71 assegnati, 68 abbattuti) e 7 cervi, ma im questo caso i mancati abbattimenti non produrranno effetti sulle assegnazioni dell'anno prossimo. Quanto alla denuncia di comportamenti poco etici da parte di qualcuno ( l'Adige di ieri), Delpero è a conoscenza di un caso: «Non siamo tutti santi - risponde il rettore - e di abbattimenti fatti dalla strada non sono a conoscenza, tranne che in un caso nel quale non si sono allontanati molto. Ma siamo consci del fatto che l'opinione pubblica in parte non sia con noi e nella zona vicino al centro del fondo da tempo abbiamo deciso di non cacciare più». Molti cacciatori della sezione sono anche scialpinisti, e nei prossimi giorni cercheranno di «vigilare» sulla situazione: per valutare se ci sono animali in seria difficoltà, com'è accaduto nei giorni scorsi a dei caprioli vicino alle case, ma anche per pattugliare la riserva dopo le incursioni dei bracconieri d'oltreconfine. I selvatici più a rischio sembrano essere i caprioli: «Nella neve alta sono ovviamente più in difficoltà, e vengono spinti a girare di continuo. In questo modo consumano anche risorse».
F. T.