Su FB si deplora il comportamento del giornalista, che ha messo a repentaglio la vita dell'orso inseguendolo, e potenzialmente anche di altri automobilisti che avrebbero potuto sopraggiungere lungo la strada che su un lato precipita nel vuoto:
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Karol Tabarelli de Fatis, collaboratore del Museo Tridentino di Scienze Naturali:
si spengono gli abbaglianti e si rallenta, magari addirittura ci si ferma.
La luce di notte per un animale selvatico è una situazione altamente anomala e non possiamo pretendere che ragioni con la testa di chi sta davanti al volante; l'animale continuerà a scappare rimanendo nel cono di luce e uscendovi imprevedibilmente.
Tra l'altro nella strada in questione l'animale aveva la scarpata sulla dx e la parete sulla sx, naturale che facesse quello che ha fatto.
Mentre l'automobilista ha violato la 157/'92 legge che tratta il "disturbo della Fauna selvatica"; non ci voleva molto perché l'orso correndo spaventato dietro la curva impattasse contro una macchina in salita, con seri rischi per l'animale ursino e quello umano.
Ecco in sintesi cosa NON bisognerebbe fare se si incontra un animale selvatico, come l'Orso bruno è!
Lo sconsiderato autista ha messo nello stesso tempo a rischio la vita del plantigrado e quella degli automobilisti in risalita; l'animale spaventato poteva benissimo incontrare al di là della curva un auto un pò più veloce e chissà cosa sarebbe potuto accadere (orso morto? auto danneggiata? auto che sbanda su una strada a picco su pareti rocciose? Altre copertine per i giornali ghiotti di notizie ursine?).
Penso non sia difficile constatare che quello che si vede nel video rientri nel disturbo alla Fauna selvatica, reato contemplato nella 157/'92 e sul quale in Trentino è deputato il controllo al Corpo Forestale Provinciale del Servizio Foreste e fauna PAT.
L'autista poteva benissimo rallentare, all'occorrenza fermarsi ed abbassare i fari.
Utilissimo anche il servizio giornalistico del TG che avendo l'occasione di dire qualcosa di intelligente, ben se ne è guardato nel farlo.
Come sempre siamo noi le vittime degli orsi...
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