Autore Topic: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio  (Letto 5657 volte)

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Offline Massimo

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Posto un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 15 novembre 2008

Caccia ai cervi nel Parco, il WWF insorge

BORMIO (Sondrio) - Millesettecento cervi potranno essere abbattuti a pagamento, in 5 anni, nel Parco Nazionale dello Stelvio lombardo. La decisione è stata approvata ieri dal consiglio direttivo del Parco. «Attenzione: non si tratta di caccia, ma di prelievo selettivo. Stiamo solo mettendo in pratica quello che già accade da otto anni in Alto Adige: i comitati di gestione sono tre, ma il Parco è uno solo e le regole sono uguali per tutti», dichiara serafico il presidente del Parco, Ferruccio Tomasi. La delibera approvata prevede un tariffario per i cacciatori: 168 euro per abbattere un cervo, scontati a 79 nel caso se ne abbattano 10. Chi ne uccide di più paga meno. Indignato il Wwf, che promette ricorso al Tar. «Un meccanismo doppiamente vergognoso: i cacciatori potranno anche comprare la carne abbattuta a soli 3 euro al chilo: una svendita: a quel prezzo non si compra manco l' insalata - protesta Enzo Venini, presidente nazionale - Chiederemo al Ministro dell' Ambiente di annullare la delibera: il Parco ha deciso di procedere agli abbattimenti senza la necessaria Valutazione Ambientale Strategica, così come previsto dalla normativa europea». «Il prelievo sarà effettuato da "selecontrollori", normali cacciatori di selezione "formati" da un corso di soli tre giorni e non appartenenti all' ente pubblico - sottolinea Venini -: una vera e propria vendita di capi, secondo una precisa tabella ai cacciatori residenti in valle, un segnale di grossa debolezza del Parco, che cede alle pressioni del mondo venatorio». Un po' diversa la posizione di Legambiente, che ha votato contro la delibera per la mancanza della Vas: «Valfurva, a differenza della Valcamonica, è interamente collocata nel Parco: i cervi si riproducono e svernano solo all' interno dei confini; il piano ha un fondamento scientifico. I cacciatori dovranno pagare per il prelievo, ma potranno comprarne la carne. Una sorta di compensazione, che porterà comunque entrate nelle casse del Parco, anche fino a 30 mila euro a stagione: soldi che saranno reinvestiti nel programma di conservazione del cervo». Giovanni Maria Bordoni, il rappresentante regionale «che si è prudentemente astenuto dalla votazione», secondo il Wwf, distingue: «C' erano i tempi tecnici per fare la Vas e mettere d' accordo tutti, anche se non è obbligatoria, dato che si tratta di un piano di abbattimento e non di uno strumento di pianificazione. Sono prese di posizione ideologiche, ma alla fine, la soluzione sarà quella adottata dal Parco». Luigina Giliberti

I Parchi Nazionali non servono più a niente: si costruiscono case, alberghi, piste da sci se sono in montagna e si può fare caccia grossa perchè la fauna è abbondante  :(  >:(

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Offline AGH

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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #1 il: 22/11/2008 08:00 »
la motivazione ufficiale è che la densità dei cervi è troppo alta e questo danneggerebbe il bosco e di conseguenza alcune specie come, mi pare, il gallo cedrone che vive in un certo sottobosco che viene rovinato dagli ungulati.

Sarà anche vero ma la motivazione mi convince poco. Ho fatto diverse uscite nel Parco e non mi sembra di aver mai visto danni consistenti alla vegetazione, si vede qua e là qualche albero scortecciato... Del resto verrebbe da chiedersi perché mai i cervi, che non sono scemi, si concentrano all'interno del Parco. Infatti ci sono densità nettamente diverse dentro i confini del parco e fuori.  Evidentemente i cervi hanno capito benissimo che fuori dal parco rischiano di essere impallinati dai signori cacciatori.

Quindi si "risolve" la questione alla solita maniera: si rimedia ad una stortura causata dall'uomo con un'altra stortura: vedi per esempio con gli orsi, prima reintrodotti dopo averli sterminati, e poi catturati e rinchiusi quando fanno gli orsi e non i pupazzi del marketing.

Nel caso dei cervi, il "rimedio" alla sovrapopolazione diventa una vera e propria mattanza. E non può sfuggire che in queste decisioni sono coinvolti interessi di parte ben precisi, come quelli della potentissima lobby dei cacciatori. Perché la caccia deve essere gestita dai cacciatori che sono una parte in causa? E' come far gestire la montagna agli impiantisti... o la pesca ai pescatori, che sono poi quelli che chiedono alla Provincia la fucilazione dei cormorani (e la Provincia prontissima gliela dà)

Tornando al Parco, ha senso uccidere migliaia di cervi (1700 in 5 anni dicono) per il gallo forcello? Non so come si esce da questo ennesimo pasticcio, ma forse varebbe la pena provare a introdurre i predatori naturali, come la lince o il lupo... ma la lince pare che non vada bene perché dà noia ai cacciatori (cfr. caccia le stesse prede dei cacciatori) mentre il lupo...

In ogni caso il termine "Parco naturale" appare sempre più come un concetto privo di signifcato: il pretesto è la difesa dalla natura ma poi, in realtà, il Parco è una "risorsa" da sfruttare come tutte le altre, quindi vanno benone piste e impianti di sci, la caccia mascherata da selezione, le ippovie e chissà che altro in futuro.
« Ultima modifica: 22/11/2008 12:50 da AGH »
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Offline radetzky

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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #2 il: 22/11/2008 08:53 »
è una partita persa: l'unica arma di difesa sarebbe boicottare le zone turistiche del(l'ex) Parco Nazionale . Cambia poco, comunque, rispetto al passato: i cacciatori si sono sempre comodamente appostati ai limiti del Parco attendendo gli animali al varco...
Esempio: la strada che da Rabbi fonti sale verso passo Cercena, dove il confine del Parco è costituito dal torrente Ragaiolo, oppure il sentiero che da Cavallar sale verso il lago Corvo.....sono veri e propri macelli a cielo aperto   
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Offline Massimo

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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #3 il: 22/11/2008 11:19 »
è una partita persa: l'unica arma di difesa sarebbe boicottare le zone turistiche del(l'ex) Parco Nazionale

Sono andato per anni in Valfurva ... ... ... un paradiso naturale con le sue valli laterali.
Poi ci sono stati i mondiali di sci dell'85 e l'alluvione dell'87 che hanno sconvolto la valle ... ... ... e per quanto riguarda il 1987 non mi riferisco all'alluvione ma ai disastri compiuti dopo per "rimediare" ai danni dell'alluvione.
I successivi mondiali di sci (mi sembra del 1995) sono stati un colpo decisivo per le sorti del Parco e io da quelle parti non ci torno quasi più  :(

E' un peccato perchè la val Zebrù rimane un posto meraviglioso ... ... ...
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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #4 il: 22/11/2008 11:48 »
I successivi mondiali di sci (mi sembra del 1995) sono stati un colpo decisivo per le sorti del Parco e io da quelle parti non ci torno quasi più  :(
E' un peccato perchè la val Zebrù rimane un posto meraviglioso ... ... ...

guarda, io mi ricordo bene due frasi di due ex ministri:

"Le bellezze naturali non servono a nulla se non possono essere sfruttate"
Pietro Lunardi, ministro dei lavori pubblici

"La vocazione naturale del Parco dello Stelvio è lo sci"
Altero Matteoli, ministro dell'ambiente

e pazienza per Lunardi, che faceva tunnel prima di diventare ministro, ma Matteoli era ministro dell'ambiente!
« Ultima modifica: 22/11/2008 12:28 da AGH »
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Offline radetzky

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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #5 il: 22/11/2008 12:12 »
guarda, io mi ricordo bene due frasi di due ex ministri:

"Le bellezze naturali non servono a nulla se non possono essere sfruttate"
Pietro Lunardi, ministro dei lavori pubblici

"La vocazione naturale del Parco dello Stelvio è lo sci"
Altero Matteoli, ministro dell'AMBIENTE!


infatti, le ricordavo MOLTO bene anch'io. E non lo dimenticherò. >:(
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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #6 il: 22/11/2008 12:19 »
Sono andato per anni in Valfurva ... ... ... un paradiso naturale con le sue valli laterali.
Poi ci sono stati i mondiali di sci dell'85 e l'alluvione dell'87 che hanno sconvolto la valle ... ... ... e per quanto riguarda il 1987 non mi riferisco all'alluvione ma ai disastri compiuti dopo per "rimediare" ai danni dell'alluvione.
I successivi mondiali di sci (mi sembra del 1995) sono stati un colpo decisivo per le sorti del Parco e io da quelle parti non ci torno quasi più  :(

E' un peccato perchè la val Zebrù rimane un posto meraviglioso ... ... ...

quoto in toto ed allego eloquente webcam che testimonia la distruzione del + bel villaggio della zona (Nota Bene: NEL PARCO NAZIONALE dello STELVIO).
Beh, in Zebrù ci si può ancora andare...quando non c'è gente che ci sale con i fuoristrada degli albergatori.. >:(
Con la zona dolomitica ho fatto la stessa scelta tua, da vent'anni.
« Ultima modifica: 22/11/2008 12:20 da radetzky »
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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #7 il: 22/11/2008 13:13 »
Stiamo solo mettendo in pratica quello che già accade da otto anni in Alto Adige: i comitati di gestione sono tre, ma il Parco è uno solo e le regole sono uguali per tutti», dichiara serafico il presidente del Parco, Ferruccio Tomasi.

incredibile: si sbugiarda da solo ! Ogni provincia infatti, alla faccia del Parco Nazionale (???), fa quel che vuole: come dice lui stesso !
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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #8 il: 23/11/2008 00:44 »
E non può sfuggire che in queste decisioni sono coinvolti interessi di parte ben precisi, come quelli della potentissima lobby dei cacciatori. Perché la caccia deve essere gestita dai cacciatori che sono una parte in causa? E' come far gestire la montagna agli impiantisti...

Agh, la tua sembra una battuta ma non lo è: l'attuale presidente del Consorzio del Parco dello Stelvio, al momento della nomina nel 2004 era direttore della commissione scuole e maestri di sci della FISI (Federazione Italiana Sport Invernali)  :(

Allora ci furono molte polemiche per la sua nomina ... ... ...
« Ultima modifica: 23/11/2008 01:33 da Massimo »
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Re: Caccia ai cervi nel Parco Nazionale dello Stelvio
« Risposta #9 il: 23/11/2008 00:49 »
I successivi mondiali di sci (mi sembra del 1995) sono stati un colpo decisivo per le sorti del Parco e io da quelle parti non ci torno quasi più  :(

In realtà ho sbagliato di un decennio: dopo il 1985, i mondiali di sci in Valtellina li hanno fatti nel 2005.
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