L'unico avvoltoio delle Alpi, anche lui sterminato dall'uomo, tanto per cambiare, sta lentamente ripopolando l'Arco Alpino grazie ad progetto europeo di reintroduzione. Circa 150 individui sono stati liberati sulle Alpi negli ultimi venti anni secondo un programma di reinserimento che ha interessato Italia, Francia, Svizzera e Austria.
Ora è presente una piccola popolazione stabile sull'arco alpino, con numerosi siti di nidificazione, anche in territorio italiano. Nel 2007 tuttavia sono state stimate sull'intero arco alpino
solo 14 coppie, di cui da 6 ad 8 nidificanti in Italia.
La prima volta che ho visto un gipeto è stato l'anno scorso in Val Martello, in Alto Adige: una specie di "aereo" mi ha sorvolato improvvisamente a 3200 metri. Ero rimasto sbigottito: pensavo fosse un'aquila ma poi le dimensioni mi avevano suggerito potesse essere un gipeto (l'apertura alare arriva fin quasi a 3 metri!). Ipotesi poi confermata dall'unica foto che ero riuscito a scattare, dal volo radente le rocce e dai caratteristici colpi d'ala verso il basso.
Ieri a 2950 metri poco sotto Passo Sforcellina nel Parco Nazionale dello Stelvio, un'altra botta di culo: da un roccione proteso nel vuoto ad appena 100 metri di distanza, rieccolo che decolla improvvisamente, maestoso e imponente. Fortuna ha voluto che proprio in quel momento avessi la macchina fotografica accesa e così sono riuscito a scattare alcune foto anche col mio zoom loffio. Il tutto è durato appena pochi secondi, un paio di virate e s'è involato verso l'orizzonte diventando un puntino lontano. Comunque una grande emozione!