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...una persona che affrontava situazioni ben al di sopra della media senza problemi ed ora è in difficoltà in situazioni molto più semplici...
Chiaramente si affrontano percorsi adatti, ma la scelta purtroppo si riduce drasticamente. Basta un solo passaggio un po' esposto anche su un percorso relativamente facile per andare in crisi...
Come sai capisco bene il problema...Come dice climbalone dipende molto dalle motivazione. Dal momento che si tratta essenzialmente di fobie -cioe' di paure sproporzionate al rischio oggettivo-, un soggetto molto motivato come lui puo' fare appello alle proprie risorse di razionalita' affinche' questa prevalga.
Mi sono resa conto che se sono affaticata tutto diventa più difficile e le gambe non obbediscono. Non so se è un'illusione pensare che se c'è maggior allenamento fisico anche il resto diventa più facile.
Io ho una amica che ha questo problema, da sempre... dobbiamo ponderare bene ogni itinerario perchè davanti al minimo trattino esposto diventa pallida, rigida, e non può assolutamente permettersi di guardare verso il basso perchè le sembra che "il vuoto la tiri giù", queste le sue parole. Credo sia una sensazione terribile.Circa 7/8 anni fà ho assistito ad una scena che mi è rimasta impressa. Una signora sui quarant'anni, molto agile, è salita al rifugio Casati, oltre i 3200 mt., camminando vicino a noi per un buon tratto. Mi sembrava molto tranquilla e con il passo sicuro. Il problema è subentrato quando è arrivata l'ora di scendere, non riusciva ad affrontare la discesa con il vuoto di fronte. Scene da panico e inutili i tentativi da parte del marito e altri di convincerla, sembrava paralizzata da quant'era rigida e piangeva. Non sapendo più che fare, tanto da lì non si sarebbe più mossa, l'hanno calata a valle con il montacarichi...
...Ho dato la colpa al fatto che negli ultimi anni, dopo che è arrivata la figlia...
Mioddio!!! Io avrei avuto molta + paura a salire su quel montacarichi!! Anche se mi giuravano che era seminuovo avrei comunque preferito scendere con le mie gambe piuttosto che su quel coso! Vero che le paure sono soggettive però non finisco mai di stupirmi quando vedo che qualcuno fa con tranquillità cose per me inconcepibili e poi ha timore di affrontare ciò che per me è banale.
Un altro quesito riguarda l'età: finora mi pare di non accusare, ma conoscenti asseriscono che anche con l'età che incalza, la sicurezza del passo cala...
Mi è sorto un dubbio; gli occhiali con lenti "progressive" possono indurre o aumentare il senso di vertigine?
ho l'impressione che ondeggi un pochino ma è questione di un attimo, è sufficiente spostare appena la testa.