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Io invece sono talmente sempre immerso nella confusione che appena posso mi isolo, cerco riparo tra i monti.Spesso cerco la solitudine, ma non per questo sono un animale solitario. Anzi, sto molto bene in compagnia (nella compagnia che dico io però) ma evito le compagnie chiassose dei "montanari della domenica" ecco perchè preferisco la montagna in solitudine...
Anche se ritengo che l'uscita ideale sia quella effettuata con un ristrettissimo numero di Amici (tre o quattro) che sappiano condividere silenzi e gioie, risate e confidenze e cioccolata.
...un'altra curiosità...non riesco a capire questo continuo voler sottolineare il fatto che, andando in montagna da soli, si può fare tutto ciò che si vuole, come se nella vita contasse solo ed esclusivamente fare quel che si vuole
Visto che sono una sostenitrice dell'andare in montagna in buona e sana compagnia (che sia buona e sana...questo ci tengo a sottolinearlo), vorrei lanciare un'altra domanda: quali possono essere i motivi per cui a volte si fa fatica a trovare "compagni di camminata"?
...un'altra curiosità...non riesco a capire questo continuo voler sottolineare il fatto che, andando in montagna da soli, si può fare tutto ciò che si vuole, come se nella vita contasse solo ed esclusivamente fare quel che si vuole, l'individualismo, senza pensare quanto possa invece essere bello condividere con gli altri questa libertà...libertà che purtroppo molti non possono avere...
Visto che sono una sostenitrice dell'andare in montagna in buona e sana compagnia (che sia buona e sana...questo ci tengo a sottolinearlo), vorrei lanciare un'altra domanda: quali possono essere i motivi per cui a volte si fa fatica a trovare "compagni di camminata"? ..
Probabilmente perché nella nostra società si sta toccando l'estremo opposto... Se analizzi una giornata ora per ora vedrai che non puoi mai fare qualcosa senza nessun compromesso.. A chi è di indole più selvatica alla fine non rimane che scappare qualche ora o giorno da tutti..
Ognuno, giustamente, la vede a modo suo..per fortuna...altrimenti saremmo tutti uguali...degli automi. Per lavoro sono tutto il giorno a contatto con bambini e ragazzi supervivacissimi e straenergici di ogni età e nazionalità, ma per carattere non rifuggo per questo dalla compagnia appena terminato il lavoro...anzi, la vicinanza degli altri mi rincuora e mi mantiene viva. Ho anch'io però bisogno dei miei momenti di solitudine, dei miei spazi fisici e temporali in cui riflettere e meditare, ma la solitudine a lungo termine non fa proprio per me...sono fatta così, non posso farci nulla. Questo non vuol dire che vada continuamente in cerca e per forza di compagnia, di 40-50 persone...a volte bastano quattro chiacchiere ed un caffé con un amico al bar...ed ogni tanto scappo anch'io su per il bosco ad ascoltare il vento tra le fronde...Ecco cosa intendo io per libertà: avere la gioia di condividere grandi, ma soprattutto piccoli e significativi momenti di vita con le persone care, che abbiamo scelto e che ci hanno scelto perché insieme stiamo bene e ci vogliamo bene...la soddisfazione di organizzare una camminata non solo per sé, ma soprattutto per qualcun altro...e di vederlo stanco ma felice al nostro ritorno insieme. Io sono felice quando questa mia felicità viene trasmessa e condivisa con gli altri...se rimane tutta e solo per me stessa non ha alcun significato...
Io sono felice quando questa mia felicità viene trasmessa e condivisa con gli altri...se rimane tutta e solo per me stessa non ha alcun significato... Condivido al 100%, sia nella vita quotidiana, che nell'andare in montagna
io condivido al 50%, cioè questa parte Io sono felice quando questa mia felicità viene trasmessa e condivisa con gli altrima non questa se rimane tutta e solo per me stessa non ha alcun significatoSe faccio una salita/giro da solo che mi ha dato soddisfazione, mi rende anche felice.Non ho sempre bisogno degli altri per essere felice
Inserito da: kobang Le motivazioni dell'andare da solo vedo che sono tante:la necessità perchè mancando la compagnia uno non andrebbe mai,il modo più o meno selvatico di girare che ad altri può non piacere,il semplice gusto di essere soli con sè stessi e quindi liberi nello scegliere tempi,modi,condizioni e limite di rischio accettabile.Mi sembra anche che chi spesso và da solo non escluda le occasioni di gite in compagnia e le apprezzi,mentre chi ama andare in compagnia mostra più perplessità verso le solitarie.Questa differenza credo sia propria del carattere di ciascuno e forse anche il derivato delle passate esperienze.Personalmente cerco di essere pratico:l'obiettivo è andare,se c'è la compagnia adatta bene,altrimenti vado comunque da solo ed in genere con piena soddisfazione.In questi casi apprezzo quanto detto prima ossia la massima libertà d'azione e di scelta nonchè l'occasione della solitudine in quanto tale che apprezzo anche perchè [...].