Domenica mattina cinque girovaganti, Sghiry, Brogy con morosa e cane, Mici ed il sottoscritto, si sono trovati per una gita sullo Stivo.
Il tempo non ci ha assistito e, fin dalla aprtenza, ci siamo resi conto che di panorama ne avremmo visto ben poco.
Siam partiti da Passo Bordala e siamo saliti per il sent. 623 fino a Cima Bassa; di qui, sempre in mezzo alla nebbia e con un freddo infame, sullo Stivo per la cresta.
In vetta allo Stivo abbiamo visto la croce solo quando siamo arrivati a due metri di distanza, abbiamo visto con rammarico il simpatico punto panoramico con i nomi di tutte le vette visibili, fatto un paio di foto nebbiose, ed abbiam ripiegato sul rifugio Marchetti.
Nel tepore dell'affollato rifugio (ma la gente, la Domenica mattina, a casa, non ci sa stare? Mah!) ci siamo consolati con minestrone e polenta e spezzatino e crostata e, insomma, ci siamo consolati benino, direi.
Dato sfogo alla verisone trentina di Gargantua e Pantagruel, ci siamo rituffati nella fredda nebbia ed in cresta, ma dalla parte opposta, siamo scesi sull'erba viscida raggiungendo S. Antonio. Di qui, per comoda ma eterna strada forestale, di nuovo Passo Bordala.
Bevande calde e saluti.
Gita funestata da tempo ingrato (per la cronaca, oggi, dall'ufficio, ho una bella visuale di uno Stivo maestoso che si staglia contro un cielo cristallino...
), ma con piacevole compagnia. Alla prossima.
PS: Secondo me il cane di Brogy ha qualcosa che non va...