Autore Topic: Pensieri del girovago solitario  (Letto 4817 volte)

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Offline Herman

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Pensieri del girovago solitario
« il: 26/10/2012 18:08 »
Pensieri profondi  ???  8)

Titolo quasi retorico da un punto di vista montanaro, ma se dal punto di vista alpinistico/arrampicatorio (le famose freesolo) questo tema è stato strasviscerato, praticamente la concentrazione la fa da padrona e si è in “un altro mondo” da quello che dicono, da un punto di vista escursionistico non mi sembra sia molto discusso.

Questo m’è venuto in mente in occasione della mia prima gita solitaria dell’anno, che da un po’ volevo fare ma mai fatta per varie ragioni, fin quando si presenta la possibilità questa settimana e allora come non approfittarne visto anche le fantastiche giornate e la neve, (neve che tra l’altro mi ha fatto fare un bel po’ di fatica in una piana) Parto un po’ tardi per pigrizia (le 9 da casa )  e decido di vedere il gruppo dolomitico più vicino a me ma che non ci sono mai stato :o  , ovvero il Latemar percorrendo la sua via ferrata. Diverse le motivazioni per cui non c’ero mai stato ma questo non ha importanza.

Il punto è che dicono che in montagna si libera la mente, soprattutto da soli, ma questo a me non succede perché ho fatto caso da solo penso si alla bellezza del paesaggio (spettacolare poi con la neve e la giornata stralimpida) a dove andare ecc, ma alla fine quei pensieri non durano che pochi minuti e l’escursione invece dura ore, e oltre a pensare a ricordi,  famiglia ragazza amici sogni ecc inevitabilmente l’80 % del tempo penso al lavoro, a quello che c’è da fare, paradossalmente libero più la mente con altri parlando che non da solo, e anche l’anno scorso in quelle alcune solitarie fatte mi ricordo che pensavo spesso al lavoro…

Ed infatti “parlando” col gracco solitario in vetta al Cimon ho proprio pensato che potrei scrivere un topic a riguardo sul forum  ::)
 ;D

Offline AGH

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Re:Pensieri del girovago solitario
« Risposta #1 il: 26/10/2012 19:13 »
Ed infatti “parlando” col gracco solitario in vetta al Cimon ho proprio pensato che potrei scrivere un topic a riguardo sul forum  ::)
 ;D

chiaramente dipende tutto da molti fattori: che tipo di giro stai facendo, il tempo, l'umore, il clima etc. Certo se, come dici, si finisce sempre a pensare al lavoro anche quando si è in mezzo alla natura, io comincerei a preoccuparmi :)
Di solito la montagna è bella anche perché per qualche ora ti "libri" al di sopra del tran tran quotidiano...
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Offline southernman

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Re:Pensieri del girovago solitario
« Risposta #2 il: 26/10/2012 20:27 »
chiaramente dipende tutto da molti fattori: che tipo di giro stai facendo, il tempo, l'umore, il clima etc. Certo se, come dici, si finisce sempre a pensare al lavoro anche quando si è in mezzo alla natura, io comincerei a preoccuparmi :)
Di solito la montagna è bella anche perché per qualche ora ti "libri" al di sopra del tran tran quotidiano...
La montagna, solo o in compagnia, è l'unico posto dove quasi sempre riesco a non pensare al lavoro, o meglio alla sua instabilità. Per questo ci andrei ad ogni momento libero

Offline Alan

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Re:Pensieri del girovago solitario
« Risposta #3 il: 26/10/2012 21:36 »
Hermann, che bel post hai aperto!!!!

Inutile dire che allora io sono un caso umano, vado sempre da solo, o quasi.... ho iniziato ad andare in montagna, andando da solo...
Da solo, sono cresciuto come uomo in montagna, sono maturato con la mente, e guarda, non ho dovuto tanto pensarci su, ho semplicemente camminato, camminato, camminato, guardando il mondo da lassù.... :)

Offline jochanan

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Re:Pensieri del girovago solitario
« Risposta #4 il: 28/10/2012 11:02 »
bell'argomento. Il sottoscritto nei suoi trekking pensa solo ad ASSORBIRE i dettagli. Quali? tutti, da quell'albero a quella pietra a quella cima, vacche, persone, insomma tutto. Credo che se si riesce a diventare una "spugna" si mettono a tacere i ricordi della propria vita funesta, dei propri errori e di altre cose spiacevoli.
Le uniche interruzioni ammissibili per interrompere il vagare della propria mente sono: un punto che richiede concentrazione, un bisogno corporale, ecc...
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline kobang

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Re:Pensieri del girovago solitario
« Risposta #5 il: 28/10/2012 11:52 »
Che sia solo,situazione più frequente,o in compagnia quando vado in montagna per fortuna stacco del tutto dalla quotidianità.Se penso al lavoro lo faccio nel senso di ideare qualche strategia che mi permetta di vivere con un lavoro in montagna!!

Offline Tabboz

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Re:Pensieri del girovago solitario
« Risposta #6 il: 28/10/2012 15:55 »
Personalmente ho la fortuna di non aver preoccupazioni tali da portarmele anche in montagna, almeno per ora..

Quando vado da solo mi lascio qualunque pensiero in pianura, a casa, e mi concentro eslclusivamente sui luoghi dove sono, su dove vado, la meta, cosa vedrò al di là di una cresta o una forcella.. Mi isolo completamente e mi viene naturale  :)
Quando invece vado in compagnia gli eventuali discorsi di lavoro si esauriscono nel tempo necessario di arrivare e parcheggiare l'auto  :D