La grandiosa vista dalla cannoniera verso la Valsugana, la vista spazia dall'Ortigara al Lagorai
Di solito mi piace andare più in quota, ma ieri (Pasquetta) tra pericolo valanghe e molta neve ancora in quota, abbiamo scelto due itinerari da "pensionati" a bassa quota nel Tesino:
Monte Silana 1565 e
M. Picosta 1421 (di cui relazionerò a parte). Il
Monte Silana sovrasta a nord l'abitato di
Pieve Tesino: con la sua posizione strategica fu scelto durante la Grande Guerra dall'esercito italiano che vi realizzò delle notevoli postazioni di artiglieria in grado di controllare la Valsugana.
Il M. Silana
Le vie di salita sono due, da sud da Pieve Tesino, più lunga e con maggiore dislivello, oppure da nord poco sopra il campeggio a Spiado (più corta e meno dislivello).
Proviamo a salire da nord anche se siamo consapevoli che in quota potremmo incontrare problemi per la neve. Alla partenza però la situazione non sembra così ostica così partiamo a piedi senza ciaspole.
Postazione di artiglieria sulla Valsugana
La prima parte saliamo senza problemi ma appena la traccia della mulattiera attraversa delle radure troviamo neve alta e crostosa sempre più faticosa da salire.
Teniamo duro e faticosamente raggiungiamo quota 1475 dove incontriamo il
cartello per le Cannoniere. Per sentiero pianeggiante su un costone molto ripido e a tratti esposto traversiamo fino all'imbocco.
Vista su Lefre a sx, Mandriolo, Cima Vezzena, Armentera, Vigolana sullo sfondo
Dico la verità ma sono rimasto sorpreso: mi aspettavo solo qualche caverna malmessa e invece si entro in un complesso di galleria notevole, con varie postazione per i cannoni. Dalle feritoie delle viste notevoli sulla Valsugana. Si scorgono ancora tratti di pavimentazione con le travi originali, e gli ancoraggi per i cannoni. Le volte delle gallerie sono insolitamente molto alte, almeno 6 e più metri. Visitiamo ogni postazione e proviamo a scattare foto, anche se la luce è davvero pochissima.
Dopo al visita alle cannoniere torniamo sul sentiero e proviamo ancora salire, con molta fatica. Ci alziamo di poche decine di metri fino ad un tornantino dove troviamo
un altro imbocco di una lunga galleria, che penetra nella montagna sbucando su una parete a picco con varie postazioni di osservazioni.
Dopo la visita del lungo tunnel riproviamo a salire, mancano solo 200 metri alla cima ma insistere sarebbe un calvario inutile, si affonda fin oltre il ginocchio in una neve crostosa e pesante. Decidiamo di desistere e tornare a valle, sicuramente torneremo a visitare la cannoniere basse sul lato sud e completare il giro!