Bait del Duca
Giro pomeridiano senza troppe pretese visto il freddo becco della giornata, esplorando vecchi sentieri ai "
baiti da mont" sopra la frazione di
Montalbiano. Appena
30 abitanti, è sferzata dal vento gelido: in giro non c'è un'anima o quasi, sono tutti rintanati in casa.
Montalbiano
Qualcuno esce per pochi secondi a prendere legna nell'androne e poi scompare. Volevo chiedere lumi sulla antica mulattiera che sale al "
Pian dei Roncat" ma non incontro nessuno. Comunque la trovo quasi subito grazie alle vecchie IGM sul cellulare. Risalgo per l’erto stradello che attraversa il “
Bosco del Gigelo” e conduce ad una magnifica radura in quota. Qui sorge uno splendido maso: "
El Bait del Duca".
L'erto stradello che attraverso il Bosco del Gigelo
La bella mulattiera che arriva fino a quota 1400
Il Bait del Duca
Anche qua Vaia ha fatto strage di alberi. Proseguo per incerta traccia sulla neve dura e ghiacciata fino alle baite più in quota: alcune sono state ristrutturate, beati i proprietari. C’è un
bellissimo lariceto con un sentiero pianeggiante che conduce ad un antico maso in pietra: su una grata leggo “
Catini”.
Le baite più in quota verso il lariceto
Panorama strepitoso verso il Brenta
Bait del Gian Catin
Baita ristrutturata
Bait Catini
Il vecchio maso è diviso in due
Lascio i baiti nella radura col lariceto, ultimo sguardo indietro
Il baito forestale
Il baito forestale è purtroppo chiuso, nessun locale è agibile
Discesa verso Sicina
Lo stradello sopra la provinciale che collega Sicina con Montalbiano
Montalbiano nel 1966
Proseguo ancora fino a incontrare il recente “
Baito Forestale”. Seguo ora la mulattiera in discesa, che con ampi zig zag mi riporta alla frazione di
Sicina, di qui per altra forestale torno a Montalbiano. Decido di dare una occhiata la paese. Mi aggiro per vicoli, molti i cartelli “vendesi” sulle tante case deserte, addossate una all’altra forse per patire meno freddo. Vicoli stretti, strettissimi, scalette ripide. Ogni tanto una luce nella finestra mi fa capire che lì abita qualcuno. C’è anche qualche casa ristrutturata.
Vicoli
Vecchie case
Gabinetto sulla strada in un maso in centro al paese
Decorazione
Le case addossate una all'altra
Disegno sopra la merdiana
Meridiana
Statua in legno del "matocio" figura tradizionale del Carnevale di Valfloriana
Cala il sole e il gelo sul paese di Montalbiano
Torno giù verso la chiesa. Sulla facciata di un casa, una meridiana e un affresco recenti: la scritta dice “
Torna il sole… non il tempo”. Vorrei vedere l’interno della chiesa ma è sprangata. Allora come faccio di solito, vado a vedere il
piccolo cimitero del paese. I volti dei morti, specie quelli più antichi, hanno ancora una straordinaria forza espressiva. Raccontano tante vite, più o meno belle, più o meno patite. Chi è morto vecchio, chi è morto giovane, di incidente, malattia o anche in guerra. C'è una marea di cognomi "Genetin". Ci sono facce che esprimono fierezza, altre fatica o preoccupazione, facce belle e brutte, pochissimi i volti sorridenti.
Il cimitero di Montalabiano
l percorso, circa 6 km per 500 m di dislivello