Siamo partiti da Brusago, ma invece di prendere la ‘direttissima’ per il rifugio Tonini lungo la Val Spruggio, volevamo raggiungerlo con un giro largo passando per la Baita Val Mattio a 1700m. Molta neve farinosissima, ma nessun problema fino alla Baita (a parte la fatica, visto che abbiamo dovuto battere la traccia in piu’ tratti) seguendo i segni del sentiero 407 che taglia la forestale piu’ volte, una bella e intima passegiata boschiva (non si vede nessuno).
Alla Baita incontriamo la prima persona, un ciaspolatore solitario che ci indica la direzione per il Tonini, ci avverte che sara’ molto faticoso perche’ non c’e’ traccia, e dice di stare attenti alle valanghe in alcuni punti (in paese ci avevano comunque rassicurato che questo versante era abbastanza tranquillo).
Da veri cittadini, in mancanza di traccia puntualmente ci perdiamo nel bosco dove le ciaspole che sprofondano nella neve e si intralciano nei rami sono ormai pesanti zavorre, cominciamo a essere stanchi, e torniamo sui nostri passi.
Andiamo cosi’ in senso inverso a fare una capatina per comoda forestale a saliscendi fino a Malga Fregasoga, che davvero raccomando perche’ li’ il panorama si apre con una bellissima vista su quello che credo sia parte del gruppo Brenta-Adamello (correzioni welcome) da una parte, e alcune cime del Lagorai dall’altra. [Da Fregasoga l’anno scorso eravamo andati al passo dello Scalet da cui si gode anche un’ ottima vista sul Lagorai e si puo’ salire facilmente al Monte Croce].
Torniamo poi al bivacco per un tranquillo pasto contemplando una cima, forse il Monte Baitol. Tranquillo? Arriva una comitiva di 15 persone che scende dal Tonini e fa un (simpatico) casino pazzesco! Adesso la traccia sicuramente c’era, ma eravamo ormai troppo stanchi per andar su!