GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni invernali in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 06/02/2012 11:14
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(http://girovagandoinmontagna.com/forums/images/monti/gronlait2012.jpg)
Non sembra un paesaggio canadese? Invece è il trentinissimo Gronlait in Val dei Mocheni, visto da Costalta
Salita pomeridiana ieri alla “solita” Costalta m 1955, vincendo la solita pigrizia aggravata dal freddo cane. Anche stavolta però il freddo è una convenzione: come diceva Baden Powell “non esiste il cattivo tempo ma solo un pessimo equipaggiamento” ;D
Ero bardato bene, ma neanche troppo. Un po’ di freddo alle mani alla partenza poi basta, anzi a un certo punto scoppiavo di caldo e mi sono tolto addirittura la giaccavento. La salita per il solito sentiero Redebus-Malga Pez-Malga Cambroncoi, non la descrivo poiché descritta mille volte. Comunque è sempre magnifica, la recente nevicata dona al paesaggio un aspetto fiabesco. A malga Cambroncoi hanno costruito una simil-baita posticcia proprio davanti alla malga, di cui si capisce poco il senso e rovina la visuale di un posto ancora incantevole, nonostante i reiterati tentativi di imbruttirlo. Riprendo il sentiero nel bosco mettendo alla prova i nuovi ramponicini: funzionano benissimo!
Arrivo in vetta verso le 16.00, trovo uno scialpinista che si sta apprestando a scendere sci in spalla :( Il freddo ora è intenso. Nessun problema al corpo, solo alle mani quando tolgo i guanti per scattare le foto. Il telefono è “morto” e lo riaccendo a fatica dopo molti tentativi. La bottiglietta di Gatorade nella tasca dello zaino è gelata quasi completamente, dentro c’è una granita compatta :). Per fortuna non c'è vento. Il panorama attorno è, come al solito, semplicemente magnifico. Arrivano due tizi, si fermano pochi minuti e poi scompaiono a valle. Sono da solo in vetta quando poco prima delle 17 inizio la discesa per la stradella. Impraticabile con gli sci purtroppo, con continui tratti pieni di sassi. A Malga Cambroncoi prendo la strada che è stata spalata, a Malga Pez mi godo il tramonto e poi rientro per il bosco che è quasi buio. Anche in questo caso i ramponcini danno una splendida sicurezza in discesa. Insomma una bella escursioncina alla faccia del freddo, anche se fatta e strafatta ogni volta che arrivo in cima a Costalta mi si apre il cuore.
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direi molto + canadese il tramonto a Malga Cambroncoi, splendida foto !
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Mentre la panoramica sulla Bernstol sa tanto di Oberammergau..... :D
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direi molto + canadese il tramonto a Malga Cambroncoi, splendida foto !
Quoto!
Bellissime le foto Agh; complimenti per la tenacia!
:D
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Belle foto,
anch'io come Angela non ci sono mai stato; mi ricordo che quando ero giovane andavo a trovare un sacerdote in quel di Baselga e da li osservavo sta Montagnona, immensa e boscosa e mi ripromettevo sempre che un giorno ci sarei salito.
Promessa vana.
A parte dal passo Redebus che sembra sia una passeggiata si puo' raggiungere da Baselga e magari fare un anello ? ovviamente in primavera.
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Belle foto,
anch'io come Angela non ci sono mai stato; mi ricordo che quando ero giovane andavo a trovare un sacerdote in quel di Baselga e da li osservavo sta Montagnona, immensa e boscosa e mi ripromettevo sempre che un giorno ci sarei salito.
Promessa vana.
A parte dal passo Redebus che sembra sia una passeggiata si puo' raggiungere da Baselga e magari fare un anello ? ovviamente in primavera.
si è possibile. Partendo dai Fovi. In questo caso pero' il dislivello sfiora i 1000 metri
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Questo sarebbe un bel giro ad anello con partenza e arrivo presso lo stadio del ghiaccio 8) Salendo con il sen 404 fino in cima e scendendo un tratto del sen 405 attraverso strade forestali e tratti di sentiero segnato scendendo fino a Faida e proseguendo su strade di campagna o la provinciale terminando allo stadio del ghiaccio
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Questo sarebbe un bel giro ad anello con partenza e arrivo presso lo stadio del ghiaccio 8)
si bel giro! Quanto è lungo?
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Dovrebbe essere intorno ai 15 km
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Dovrebbe essere intorno ai 15 km
solo?
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Più o meno ::) 15 20 km ::)
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Più o meno ::) 15 20 km ::)
be' tra 20 e 15 km c'è una discreta differenza :) 5 km per l'esattezza, e doverli fare dopo averne fatti 15 non è cosi banale :). Comunque questa estate il tuo giro lo faccio. Se la gamba mi assiste mi piacerebbe anche provare a fare il giro della val dei mocheni (panarotta-costalta)
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Bel giro,
20 km x 1000 m di dislivello si possono fare tranquillamente, vedrò di trovare il tempo questa primavera.
Magari se hai anche una mappa kompass o similia sarebbe meglio :D
Mi sembra di ricordare che vi erano delle cave o miniere sul Costalta o mi sbaglio ?
Riccardo
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Bel giro,
20 km x 1000 m di dislivello si possono fare tranquillamente, vedrò di trovare il tempo questa primavera.
Magari se hai anche una mappa kompass o similia sarebbe meglio :D
Mi sembra di ricordare che vi erano delle cave o miniere sul Costalta o mi sbaglio ?
Riccardo
si una miniera-cava poco sotto la cima, sono rimasti alcuni tralicci di teleferica
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be' tra 20 e 15 km c'è una discreta differenza :) 5 km per l'esattezza, e doverli fare dopo averne fatti 15 non è cosi banale :). Comunque questa estate il tuo giro lo faccio. Se la gamba mi assiste mi piacerebbe anche provare a fare il giro della val dei mocheni (panarotta-costalta)
Premetto che il giro io non l'ho fatto, l' idea mi è venuta guardando Ghoogle Earth dove avevo scaricato due itinerari, uno con inizio da Faida, l' altro con inizio presso lo Stadio del Ghiaccio, unendo il tutto è uscito un bel giro!
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si una miniera-cava poco sotto la cima, sono rimasti alcuni tralicci di teleferica
Quando ero un baldo sedicenne o giù di lì, uno degli appuntamenti più attesi della stagione estiva era il pernottamento nella "baracca" (così veniva chiamata) ai piedi della croce di Costalta. Poco sotto la baracca, da tempo disabitata e inutilizzata, partivano i due cavi metallici della teleferica con campate lunghissime, che scendevano paralleli fino a perdersi nel bosco. Il clou della serata era posizionare sui cavi una delle tante travi o assi di legno che si trovavano nei paraggi. Bisognava metterla bene in asse con i cavi, poi lasciarla andare. In due, uno a destra e l'altro a sinistra, si teneva 'sto legno e si doveva abbandonare la presa con sincronismo perfetto. Il legno (l'asse era migliore della trave) partiva, prendeva velocità fino a volare via dai cavi, e andava a schiantarsi silenziosamente nelle lontane grave sottostanti. Quando poi annottava, immaginatevi che "slinze" (scintille) uscivano da "proiettile" mentre scivolava a tutta birra sui cavi della teleferica. Materie de bociarami.
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Queste sono alcune foto della zona, la baracca quando ospitava gli operai (1958)
gli operai vicino alla teleferica e gli operai con i figli nella vicina cava dei Mocheni sul versante opposto
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Queste sono alcune foto della zona, la baracca quando ospitava gli operai (1958)
gli operai vicino alla teleferica e gli operai con i figli nella vicina cava dei Mocheni sul versante opposto
ma la baracca era vicina alla teleferica?
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A una decina di metri circa. L' ex sindaco Anesi voleva ricostruirla facendone un bivacco sempre aperto ma l' Asuc di Miola si oppose e non ne venne fatto più nulla, si disse per ripicche personali :o ::)
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A una decina di metri circa. L' ex sindaco Anesi voleva ricostruirla facendone un bivacco sempre aperto ma l' Asuc di Miola si oppose e non ne venne fatto più nulla, si disse per ripicche personali :o ::)
Ho letto di progetti demenziali sulla «valorizzazione» di Costalta... Ad esempio una allucinante «terrazza panoramica» sulla cima... Per fortuna scampato pericolo, ma non bisogna abbassare la guardia, i vandali sono sempre in agguato
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Ho letto di progetti demenziali sulla «valorizzazione» di Costalta... Ad esempio una allucinante «terrazza panoramica» sulla cima... Per fortuna scampato pericolo, ma non bisogna abbassare la guardia, i vandali sono sempre in agguato
Come se non fosse già una terrazza panoramica!!!
Credo che un recupero della baracca in funzione bivacco non sarebbe un'idea malvagia. Forse l'edificio è troppo grande (penso alla manutenzione), ma la posizione è eccellente e vicinissima alla vetta. Certo, la strada forestale che arriva poche centinaia di metri sotto (baito della Casara) è una nefasta tentazione a farla proseguire... Forse è meglio che resti tutto così. Invece mi piacerebbe che si potesse edificare nei pressi della croce uno di quei "nuraghe" di sassi che si trovano talvolta sulle cime tirolesi. Me ne ricordo uno sulla Rotenspitze (val di Plan, dopo Moso in Passiria), fatto a botte, foderato in legno, con panca che corre lungo l'interno della parete.
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Costalta va lasciata così com'è, è una gita di un giorno, terrazza naturale a 360° (si dice che nelle rare terse giornate si possa vedere Venezia..io mai vista!!), al limite un riparo in pietra foderata come dice Pianmasan avrebbe un minimo impatto ambientale, ma sul pendio verso Cambroncoi perchè la silhouette pinetana è già rovinata abbastanza