Ancora alla ricerca di effimere e dimenticate tracce torniamo all'Aiona di Bolenga;l'intenzione è ripercorrere un tracciato, ancora riportato su vecchie Kompass ed IGM, che traversa in direzione E per portare ad una selletta da cui salire,sempre fuori traccia,a Cima Fornace.
Il report potrei sottotitolarlo così:"Una Foglia d'Acero in Lagorai" ed il motivo sta nella immagine che segue!
In effetti con Rolando,Rudy e la fedele Maya abbiamo disegnato una traccia che ricorda molto la siluette di quella foglia.....
Qui una mappa con qualche wpt per capire l'intento,con la premessa che ci sono errori sulla stessa,in particolare per il percorso di cresta da C.Fornace ai Manghenetti che,come disegnato,non esiste.
Già dopo il punto di svolta all'Aiona appare chiaro che la traccia dovremo crearcela,seguendo al meglio il GPS.
Dopo un primo tratto dove incontriamo una bella risorgiva,ci troviamo a percorrere un bosco devastato da schianti antichi e recenti,frane e canaloni rocciosi che mettono alla prova tutta la nostra determinazione di ravanatori!
L'odissea prosegue a mezza costa con deviazioni continue per il succedersi di zone impraticabili per finire ad una fascia di mughi dove è giocoforza puntare verso la cresta soprastante;la raggiungiamo su una selletta dove constatiamo con soddisfazione di aver in effetti seguito la molto virtuale traccia della mappa!
Ci ritempriamo dalla fatica sul piccolo couzzolo che si alza alla nostra destra (ENE) dove sono i resti di un piccolo punto d'osservazione della GG.
Guardando verso NO si vede la linea di cresta che percorreremo in direzione Bolenga,per poi affrontare un ripido canale,a tratti roccioso,per la cima Fornace.
Arriviamo sull'antecima,poi una prima cima segnata da cumulo di pietre e,per comoda cresta,alla croce di vetta ed al cumulo di pietre con la targa "Zont te Cadin"
Proseguiamo ancora un poco,fino all'ultimo dosso della cresta,che termina con alti sbalzi e pareti rocciose poco prima dei Mangheneti.
Con tempo a disposizione sono certo che si troverebbe anche qui una traccia di discesa,come pure è possibile scendere da un canale rivolto a SE che arriva sul sentiero che unisce la selletta di partenza ai Manghenetti.
Questo canale è descritto come percorso scialpinistico,ma alla fine decidiamo di percorrere il tracciato ufficiale,segnato SAT,per scendere da C.Fornace.
Quindi dietro front e discesa fino ad intercettare il sentiero 310 che corre in basso,di fatto parallelo alla cresta dove eravamo prima.
In Breve raggiungiamo il baito bivacco dei Manghenetti.
In questa foto si vede la parete rocciosa che chiude il percorso di cresta da C.Fornace ai Manghenetti.
Sostiamo per un breve riposo ed uno spuntino:missione compiuta,non resta che aviarci verso la strada del Manghen,direzione Malga Valsolero Alta,che resterà poi alla nostra sinistra.
Tagliando tra i tornanti e traversando l'ultimo prato siamo finalmente a Malga Valtrighetta:il nostro "disegno" tracciato in forma di foglia trova qui l'ultimo punto!
