Da Cima Stellune vista verso Cima d'Asta, a sx Cima Lagorai
Il primo dell’anno è tradizione, per quanto mi riguarda, fare una escursione decente come segno ben augurale dell’anno nuovo. Anche quest’anno l’intento è stato raggiunto, con una bellissima salita a
Cima Stellune m 2605, una delle cime più alte e panoramiche del Lagorai centrale. L’obiettivo non era scontato, perché il
versante NO per il vecchio sentiero della Grande Guerra è ripido ed esposto, e con la neve e ghiaccio sicuri in questo periodo, sicuramente non banale. Siccome non volevo farmi fregare, porto ben 3 paia di ramponi
Due ramponcelli, uno con dente corto (per il misto in basso), l'altro con dente lungo per i tratti nevosi, infine un paio di ramponi veri per precauzione
Dai pressi di Malga Valsorda II, vista su Cima Buse: come si vede neve praticamente zero
Parto orribilmente tardi da
Ponte Conseria: il
sentiero 317 è invaso da parecchi
torrenti di ghiaccio che si superano con difficoltà ravanando nel bosco scomodo tra gli ontani. Questo mi fa perdere parecchio tempo. Nonostante queste difficoltà sono a
Forcella Valsorda verso le 13.00, con margine di tempo ancora abbondante prima che faccia buio.
Imponenti i resti dei trinceramenti e dei baraccamenti della Grande Guerra, con mulattiere quasi ovunque in questo punto nevralgico lungo la linea di fronte.
Forcella Valsorda, con le mulattiere militari verso il Montalon
Siccome sono in dubbio riguardo alla fattibilità della salita, decido comunque di andare a vedere fino a
Forcella Val Moena per valutare meglio la situazione. Metto i ramponcelli coi denti lunghi e trovo esattamente quella prevista: poca neve ma dura e ghiacciata sul sentiero.
Dai pressi dei Laghi delle Buse Basse, vista sul Col dei Fiori, Passo Valcon, Col di S. Giovanni, sullo sfondo Cima d'Asta
Laghi delle Buse Basse con vista verso Forcella Valsorda, a dx Cima Stellune versante sud
Vista verso sud con Cima d'Asta
Da Forcella Valsorda la mulattiera militare che sale a Forcella di Val Moena
Eccomi a Forcella Val Moena, con la dorsale verso il Cimon del Terzo e Cimon di Busa Grana, a dx Cimon di Val Moena
Provo a salire, con la dovuta cautela.
La vecchia traccia della Grande Guerra sale a zig zag per il ripido versante NO, con tratti di neve gelata che richiedono parecchia attenzione, uno scivolone qui e si vola di sotto per parecchi metri. Superata senza danni la parte più ripida, arrivo sulla ampia spalla prima dello strappo finale. Qui vedo con sorpresa
due tizi che scendono con evidente difficoltà: quello dietro addirittura col sedere per terra. Quando siamo vicini scopro perché: sono in scarpe da ginnastica e senza ramponi!
Dalla forcella di Cima Stellune versante ovest, vista su Montalon e Cima delle Buse
Ramponiamo l'africano
Quello più in difficoltà è un ragazzo di colore alto e magro,
un profugo del Gambia! E’ “uno che fa corse” mi dice chi gli fa da guida. Sembra molto allegro e ride in in continuazione ma si capisce che ha una paura fottuta: prima volta su Cima Stellune, prima volta sulla neve! Sono pure saliti dal canalino del versante sud. mah! Mi offro di prestargli un paio di ramponcelli, l’ultimo tratto di discesa per loro è brutto. Accettano di buon grado. Ci salutiamo e ciao, spero non abbiano problemi.
Eccoli che ripartono scendendo verso Forcella Val Moena, auguri!
L'ultima rampa alla cima
Proseguo ma sull’ultima erta alla cima cavo i ramponcini e metto i ramponi. Arrivo in vetta a
Cima Stellune 2605 con qualche difficoltà: la neve fa crosta che però spesso cede sotto il peso e fa partire il lastrone sbilanciandomi. In cima c’è una aria tiepida,il panorama è da urlo ormai lo conosco bene. Provo a guardare
la discesa dal canalino sud ma non mi convince, meglio non rischiare.
Eccomi in vetta a Cima Stellune m 2605!
Veduta verso Cima d'Asta
Vista su Cima Lagorai
Verso nord: Cimon di Busa Grana a sx, Cimon di Val Moena a dx
Vista ovest: Cima delle Buse
NE: Castel di Bombasel, Cimon della Roa
Dopo le solite foto inizio a scendere per la stessa via dell’andata, coi ramponi si scende più sicuri anche se bisogna fare molta attenzione per calare nel tratto ripido un po’ ghiacciato, per fortuna ci sono delle orme che fanno da utile appoggio.
Inizio la discesa verso Forcella Val Moena
Rientro quindi a Forcella Valsorda, qui decido di allungare un po’ il giro fino a
Passo Valcion. Prima però scendo ai
Laghi delle Buse Basse (o di Rocco) a fare qualche foto: il paesaggio col lago ghiacciato e Cima d’Asta e Cengello sullo sfondo, illuminate dal sole al tramonto, è straordinario: sembra di stare in Antartide o in Patagonia e invece sono solo ad un’ora di macchina da casa
Patagonia? Antartide? No Lagorai
Da sx: Cima d'Asta, Col di S. Giovanni, Cengello
Vista sul Cengello dal Lago delle Buse Basse inferiore
Cima d'Asta con Passo Valcion
Disegni sul ghiaccio
Altre fantastiche texture ghiacciate
Cima d'Asta "sull'acqua"
Altri fantastici disegni....
Vorrei fare il rientro passando per la cimotta del
Col della Palazzina ma ormai incombe il buio e scendo per i costone che porta a
Malga Valsorda prima, anche questo con parecchi torrenti di ghiaccio che obbligano a tortuose deviazioni nella boscaglia.
Tramonto su Cima Lagorai
Incredibile tramonto rosa verso il Cauriol e Cima Cece
Alla malga tiro fuori la frontale e mi rassegno all’eterna discesa, che conosco a memoria ma che col buio è ancora più noiosa. Fortunatamente una macchina mi offre un passaggio per gli ultimi km, che accetto subito senza fare storie
. Alla macchina, come d'accordo, trovo i ramponi prestati anzitempo a Cima Stellune, accompagnati da una bottiglia di spumante Cesarini Sforza).
Tramonto nei pressi di Malga Valsorda Prima
Giro abbastanza impegnativo, specie per neve e ghiaccio sulla salita alla cima, panorami strepitosi in
una delle zone più belle del Lagorai e del Trentino, un primo dell’anno davvero da incorniciare. Sviluppo 20 km, dislivello m 1250.
Cala la notte, ma ormai sono salvo, sulla forestale....
Il percorso