Il profilo del M. Rujoch si staglia possente e inconfondibile nell'alta Valle dei Mocheni. Con la sua altezza che supera i 2400 metri è la prima cima della zona che si imbianca quando arriva l'inverno, ed è anche l'ultima a conservare la neve grazie alla tenace "cornice" che si crea per effetto dei venti impetuosi sulla cresta, che biancheggia a lungo sul suo versante nord fino a tarda primavera.
E' una delle prime salite invernali in cui si "tasta la gamba", profittando della sua relativamente sicura e lunga cresta che sale gradulamente al magnifico e pianeggiante Passo Polpen, e poi per dorsale fino alla cima. Si parte di solito dal passo Redebus, per forestale attraverso splendidi boschi, quindi si sale di quota col sentiero 462 che si impenna fino a Passo Polpen. Di qui si sale ancora con un breve strappo (questo è l'unico punto in cui può esserci pericolo di valanghe, molto insidiosi invece i ripidi versanti est e ovest funestati da vari incidenti) per guadagnare la cresta che procede lungamente con vari ma modesti saliscendi fino alla cima. Sconfinato il panorama dalla vetta.
Se le condizioni della neve lo permettono, si può scendere sul versante opposto a Passo Val Mattio e, scesi parecchio di quota verso palù, rientrare dal lato mocheno per lunghissima forestale fino al passo redebus. Oppure scendere al rif. Tonini, Malga Stramaiolo e per forestale fino a circa 1 km poco sotto passo redebus.
vedi anche salita Monte Rujoch invernale
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