Paesaggi "canadesi" salendo a Costalta, in Lagorai
Dopo la grossa nevicata del 26 dicembre, approfittiamo della bella giornata seguente per una fuga escursionistica con ciaspole. Visto però il pericolo valanghe scegliamo una meta sicura e collaudatissima perché non delude mai:
Costalta 1955!
A
Passo Redebus 1450 la neve non è molta ma già a
Malga Pez 1582 si entra in un sogno ad occhi aperti. Montagne di neve, alberi stracarichi, paesaggi da grande nord canadese.
Nei pressi di Malga Pez, vista sul Rujoch
Malga Pez
Arrivano le nuvolaglie da SE...
Bosco fatato...
Attraversiamo un bosco da fiaba per raggiungere
Malga Cambroncoi 1709, dove però abbiamo una sorpresa: una nuvolaglia da sudest avanza inesorabile nascondendo il sole. A Meteotrentino, che aveva previsto sole “a padella” devono essere fischiate le orecchie. Non ci lasciamo scoraggiare e proseguiamo per la stradella forestale, che per fortuna è giù tracciata, mentre invece il sentiero che sale per il versante NE (n. 404) è sepolto da oltre mezzo metro di neve e non è il caso di affrontarlo in salita battendo traccia.
A Malga Cambroncoi il cielo è coperto...
Il panettone di Costalta sotto il cielo bigio...
Ultimo strappo verso la cima
Esce di nuovo il sole!
Il bosco incantato poco sotto la piana a nord della cima
Squarcio verso il Fravort
Guardate che spettacolo!
A quota 1700 esce il sole ed è uno spettacolo. Quando arriviamo presso la grande piana a N della cima la neve è alta quasi un metro, un paesaggio da sogno. Arriviamo
in cima a quota 1955 senza grossi sforzi assieme ad altri numerosi escursionisti che arrivano alla spicciolata.
Verso la cima
Quota 1800...
Ultimi metri
La grande croce di vetta e le tabelle sono totalmente incrostate di ghiaccio. Dopo un po’ arriva altra nuvolaglia e si batte i denti grazie anche a una brezza gelida. Il paesaggio è troppo spettacolare e resistiamo in vetta a lungo, fino a che non esce di nuovo il sole illuminando le vette che scintillano all’orizzonte.
In vetta!
Il "solito" mostruoso panorama
Altopiano di Piné col Lago di Serraia
Vista su Gronlait e Fravort
Ultimo sguardo prima di scendere
Inizia la discesa: sullo sfondo, da sx, Cogne, Fregasoga, Rujoch
Verso le 15.00 scendiamo e decidiamo di
aprire la pista per il sentiero 404: la prima parte traversando la spianata è molto faticosa nella neve fresca piuttosto pesante, poi nel bosco migliora un po’ ma in certi tratti il sentiero è totalmente sepolto e difficile da rintracciare.
Il tratto più faticoso traversando la spianata a N della cima per andare a prendere il sentiero 404 sepolto dalla neve
Verso il sentiero 404
Rieccoci a Malga Cambroncoi inondata di sole
Scendiamo nel bosco fiabesco e candido affondando spesso fino alla coscia nonostante le ciaspole. Sbucati nella radura di Malga Cambroncoi ci fermiamo a prendere gli ultimi raggi di sole.
Ultime luci del tramonto poco prima di Malga Pez
Il tramonto sul Gronlait
Sette Selle
The end
Dalla malga in giù la traccia è talmente battuta che togliamo le ciaspole e, calzati i ramponcelli, caliamo rapidamente a valle. In conclusione un bellissimo giro con paesaggi da sogno, Costalta anche stavolta ci ha regalato una signora escursione al riparo da pericoli.