GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni invernali in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 16/02/2009 14:34
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(http://girovagandoinmontagna.com/forums/images/monti/cime_valsu.jpg)
Dal Monte Colo verso le Cime della Valsugana
Partiti indecentemente tardi per via delle previsione meteo terroristiche (freddo bestia, vento infame) inizialmente volevamo fare la cima del Monte Cola. Arrivati alle Pozze, sopra Roncegno, non si trovava un buco per parcheggiare quindi siamo andati avanti scoprendo che la strada per il rifugio Serot era stata "fresata" e quindi aperta (sia pure transitabile con catene o gomme da neve serie). Anche al Serot, quasi sepolto dalla neve, non c'era posto così abbiamo parcheggiato poco sotto i Masi di Calavin.
Siamo partiti con un caldo pazzesco, tantoché dopo mezzo chilometro i primi pile "saltavano via" come tappi per finire nello zaino. Incontriamo un sacco di gente che scende, abbastanza penosamente, nella neve orribilmente crostosa. Rimontata la valletta e arrivati sul pianoro sopra Malga Trenca, vista la ressa per la Val d'Ilba, cambiamo instantaneamente itinerario e decidiamo di puntare verso il Monte Colo: obiettivo il Lago delle Carezze e il Lago Grande.
Seguiamo una traccia, che a sua volta segue il sentiero estivo 323 per i Sette Laghi, che sale moderatamente in un lungo traversone. Vediamo la valanga segnalata da Kobang, ci passiamo sotto e proseguiamo, arrivando su una bellissima e aerea costa. Sotto di noi la conca del Lago delle Carezze è invitante. Caliamo con prudenza lungo una dorsale e sentiamo il solito "vuummm" della neve che si assesta (segnale abbastanza preoccupante su altri pendii ripidi), traversiamo un boschetto di larici radi e siamo al lago in una conca bellissima sepolta di neve e di sole. Decidiamo di fare sosta pranzo, facciamo una panchina con gli sci, gli zaini a mo' di schienale e diamo di piglio alla sporta coi panini con la porchetta :))). Ci mangiamo le mani perchè, per aver dato retta al meteo, non ci siamo portati la birretta. Si sta d'incanto, non c'è in giro nessuno, il sole è bello caldo, non un alito di vento.
Dopo adeguato rifocillo, ripartiamo per andare a caccia del Lago Grande. Risaliamo il montarozzo soprastante, punteggiato di larici, con splendide vedute sul versante orientale del Cola. La neve è veramente un macello, il vento ha fatto un lavoro incredibile, non si trova un metro di neve uguale all'altro. Si passa dai lastroni di cemento alla neve polverosa, dalla marcia al sole alla farina in ombra, il tutto "fracassato" ovunque dai sastrugi (ondulazioni sul manto nevoso) ovunque. Il panorama però è magnifico, di fronte a noi gli impressionanti e selvaggi contrafforti delle Cime della Valsugana. Caliamo per bei pendii tranquilli in bosco rado e arriviamo alla piana del Lago Grande, anch'esso irriconoscibile perché sepolto di neve. C'è n'è talmente tanta che un enorme accumulo fa apparire il lago in pendenza. "Circumnavighiamo" il lago e iniziamo il rientro. A quota 1860 scorgiamo in basso Malga Colo che emerge a stento dalla coltre nevosa. Non volendo tornare dal percorso dell'andata (giammai), la discesa risulta più complicata del previsto. Seguiamo la traccia di ciaspolatori ma quando questa si inoltra in un costone non troppo affidabile l'abbandoniamo e scendiamo ravanando nel bosco, per fortuna non troppo fitto.
Teniamo le pelli sotto agli sci e facciamo alcuni ampi zig zag che ci permettono di perdere quota sul ripido costone boscoso nei pressi della località Trenca, con le baite che appena emergono dalla neve. Guadagnata la traccia della forestale, caliamo senza problemi fino al rifugio Serot giusto al calar del sole, quando la temperatura si abbassa drasticamente e fa ghiacciare immediatamente le orecchie. Bel giro!
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altre foto...
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Il Lago delle Carezze, con il giro dei 7 laghi, è stata la mia prima gita in Lagorai, nell'ottobre del 2007!!
Ad essere precisa il lago non l'ho visto: c'era una nebbia da film horror, ad un certo punto abbiam sentito il rumore dell'acqua e... abbiam capito che il lago era lì.
Arrivati poco oltre, la nebbia si è aperta ed è svanita totalmente, il panorama è bellissimo.
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,247.msg2168.html#msg2168 (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,247.msg2168.html#msg2168)
credo che dovrei aprire un 3d perchè non l'ho mai descritta!
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Ma da dove si sale su quel Monte Cola? sono tracce di valanghe quelle che si vedono?
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Ma da dove si sale su quel Monte Cola? sono tracce di valanghe quelle che si vedono?
Il Cola di solito si sale per la dorsale sud, dal rif Serot. C'è un unico passaggio, per fortuna breve, dove la cresta molto comoda e ampia diventa assai affilata, con precipizi ai lati. Con tanta neve come quest'anno non l'ho mai fatta, ma immagino sia un passaggio piuttosto sbifido perché si creano grosse cornici. Altrimenti si sale per la Val d'Ilba, ma poi bisogna affrontare un rampone finale assai infido :)
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Altrimenti si sale per la Val d'Ilba, ma poi bisogna affrontare un rampone finale assai infido :)
Quello della foto?
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Quello della foto?
no no, noi abbiamo deviato per il Colo
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no no, noi abbiamo deviato per il Colo
??? ??? ma la foto non si chiama "montecola"? ;D allora è il Colo...o la Cola? ;D ;D
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??? ??? ma la foto non si chiama "montecola"? ;D allora è il Colo...o la Cola? ;D ;D
Monte Cola m 2262 è a nord di Malga Trenca, Monte Colo 1817 è a nord est di malga trenca :)
La foto in questione infatti è stata scattata sopra il Monte Colo, verso il versante est del Monte Cola (usare le carte mai eh? ;D
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Monte Cola m 2262 è a nord di Malga Trenca, Monte Colo 1817 è a nord est di malga trenca :)
La foto in questione infatti è stata scattata sopra il Monte Colo, verso il versante est del Monte Cola (usare le carte mai eh? ;D
Infatti ti ho chiesto se era quello della foto!! >:( e se sta Val d'Ilba era quella che si vedeva!!
Figurati che giro con le cartine in tasca...... ;D
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Infatti ti ho chiesto se era quello della foto!! >:( e se sta Val d'Ilba era quella che si vedeva!!
Figurati che giro con le cartine in tasca...... ;D
dai non te la prendere, ti punzecchio a fin di bene :D
Nella foto che ti allego si vede la dorsale nord ovest del Cola che si collega all'Hoabonti, quel "catino" sulla dx è il rampone da fare se sali dalla Val d'Ilba :)
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Bello, Agh. Molto bello, mi sa che sabato ci vado...per me è una zona molto bella quella del Monte Cola. La simpatica Gabriella del Serot era in rifugio? Puoi dirmi qualcosa?
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Bello, Agh. Molto bello, mi sa che sabato ci vado...per me è una zona molto bella quella del Monte Cola. La simpatica Gabriella del Serot era in rifugio? Puoi dirmi qualcosa?
mi spiace donk, io ai rifugi tiro dritto ;) Comunque si, quella del Monte Cola è una zona bellissima e vasta...
Ps: chi è 'sta Gabriella? 'na sventolona? :P
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...ahimè caro Agh, niente sventolone da quelle parti! Se hai sentito notizie diverse in giro, avvisami che risalgo a verificare con gran piacere ;D - Solo conosciuto una brava, simpatica e soprattutto capace gestore di rifugio, che ci mette passione e sacrificio anche ad una età non più giovane. Quella donna sta lassù anche in inverno, quando c'è tormenta e non passa nessuno per giorni. Eh, non è facile. Ogni tanto il figlio ed una amica le danno una mano, ma è lei la factotum del rifugio e l'organizzatrice delle cene per certe comitive del sabato sera. Questo è turismo, ragazzi. Questo è tentativo di far turismo diverso in un ambiente dove non c'è molto da offrire, se non una bella natura verde. Un lunedì di due anni fa son capitato là con degli amici, avevamo cavalcato Flavort, Gronlait per finire l'ampio giro ad anello su un sentiero di cresta successivo ed improvvisato e come sempre non segnato. Il piacere dell'esplorazione e dell'improvvisazione. Ma la giornata era splendida, non si poteva far altro che...improvvisare e scoprire queste fantastiche montagne a torto considerate minori. Una bella cavalcata che ci ha portato infine a calare giù al rifugio Seròt. Un rifugetto carino, secondo me. Molto spartano, non di quelli tutti belli ed organizzati. Delle pietre sopra la stufa, vecchie tèce appese alle pareti, un mazzetto di fiorellini in un vaso di vetro, un libro da leggere. Insomma, quanto basta per non definirlo un comune "rifugio" da bypassare senza darci una occhiata. Siccome ho occhio, e forse fiuto, da buon asinello son entrato a vedere. E mi son fatto ampie ciacòle con la signora in questione. Poverina so che ha avuto seri problemi di salute lo scorso anno, le auguro una serena ripresa e guarigione. La montagna ha bisogno di gente "RESISTENTE". E Gabriella, è sicuramente una di questa categoria. :)
PS ...ah dimenticavo, altra dritta che vi dò...a Malga Flavort, formaggio molto valido e a buon prezzo...per gli amanti del genere, ma occhio...va a ruba, meglio prenotarlo.
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Visto che la zona del Cola interessa vi dò qualche indicazione.La salita da V. d'Ilba si può prendere dal Ristorante alle Pozze oppure quando la strada è aperta dal Rif.Serot.Però si può ridurre il dislivello salendo dalla strada di Ronchi.Si sale lasciando sulla dex il bivio verso le Desene e su strada sempre aperta si raggiunge uno spiazzo a poco meno di 1600 m. Qui la strada che arriva alle baite Trenca (m. 1670) e a Malga Colo d'inverno resta chiusa.Sci e pelli in dieci minuti si sale alle baite Trenca.Si attraversa il mio terreno in direzione O-NO sempre tracciato e si risale alla strada che porta a sin verso la malga Trenca e poi al Serot,a dex verso malga Colo.Qui si può scegliere se percorrere la V. d'Ilba o la V. Grande.Nel primo caso si và in piano per circa 150m e poi si sale a dex lungo il torrente puntando la cima del Fravort.Si continua su vasto falsopiano fino a vedere a sin la valletta che sale dal Serot.Si traversa a sin a mezza quota(in estate si percorre lo sterrato che porta al baito d'Ilba)Il percorso è intuitivo fino a vedere sopra a dex la croce che segna la partenza a valle della salita in Ilba.
L'alternativa è di girare a dex ,verso malga Colo per capirci.Si sale quello che in estate è il sentiero per il lago delle Carezze passando sotto l'ampio scivolo teatro dell'ultima valanga.Al lago delle Carezze si sale verso N-No e si imbocca la V. Larga sempre diretti verso il M.Cola.La cima si raggiunge in entrambi i casi con risalita di forte pendenza finale,da valutare secondo le condizioni,ma spesso ben tracciata.Entrambi gli itinerari sono piacevoli,poco faticosi e con bella discesa di rientro.Se fuori della baita dove si lascia la strada proveniente dala macchina,vedete "parcheggiato" un paio di Shuksan fermatevi...sarete i benvenuti.
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PS ...ah dimenticavo, altra dritta che vi dò...a Malga Flavort, formaggio molto valido e a buon prezzo...per gli amanti del genere, ma occhio...va a ruba, meglio prenotarlo.
scusa donk, dove sarebbe questa malga fravort? non l'ho mai sentita nominare...
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Malga Flavort, sta a nei pressi del Serot...malghetta in legno e pietra. Passato il bar ristorante Alle Pozze, si continua fino ad un bivio. Si prende la strada a dx si prosegue per 900 metri circa. Strada sempre aperta. Dalla strada sterrata, la malga la vedi bene. Se vuoi buon formaggio, ti consiglio davvero una capatina qui. Producono un formaggio di malga, classico. Oltre a questo le ricotte e la tosella, più altro. Tutto da assaggiare.
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Malga Flavort, sta a nei pressi del Serot...malghetta in legno e pietra. Passato il bar ristorante Alle Pozze, si continua fino ad un bivio. Si prende la strada a dx si prosegue per 900 metri circa. Strada sempre aperta. Dalla strada sterrata, la malga la vedi bene. Se vuoi buon formaggio, ti consiglio davvero una capatina qui. Producono un formaggio di malga, classico. Oltre a questo le ricotte e la tosella, più altro. Tutto da assaggiare.
ma sulle carte non è segnata, c'e una malga smel ma non so se è quella...
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Quella donna sta lassù anche in inverno, quando c'è tormenta e non passa nessuno per giorni. Eh, non è facile. Ogni tanto il figlio ed una amica le danno una mano, ma è lei la factotum del rifugio e l'organizzatrice delle cene per certe comitive del sabato sera. Questo è turismo, ragazzi. Questo è tentativo di far turismo diverso in un ambiente dove non c'è molto da offrire, se non una bella natura verde
interessante donk, non conoscevo 'sta storia, magari la prossima volta ci entro per prendere qualcosa. Questa gente va sostenuta :)
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...Agh, vedo che non è proprio segnata ma so che è stata ristrutturata dalle rovine di una vecchia malga, la solita scarsa precisione delle cartine Kompass. Dopo località Le Pozze, la strada fa una curva...lì c'è una rampa, sopra ci vedi bene la malga. La cosa buona è che davvero fan coltura biologica, secondo l'antica tradizione casearia, con pascolo tutto l'anno a parte l'inverno chiaramente. Dietro la malga si stacca un sentierino che innesta la nuova "forestale fresata" (grazie al turismo che voleva l'ippovia...) che porta su verso Flavort e Gronlait.
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Entrambi gli itinerari sono piacevoli,poco faticosi e con bella discesa di rientro.Se fuori della baita dove si lascia la strada proveniente dala macchina,vedete "parcheggiato" un paio di Shuksan fermatevi...sarete i benvenuti
ottime indicazioni, per il resto ti prendiamo in parola! :D
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...bravo Agh, questa gente va sostenuta perché se lo merita. Vive dei nostri pochi spiccioli, è ovvio. A me la storia di Gabriella, è piaciuta molto. Fattela raccontare di persona, ti piacerà. MALGA FLAVORT, eccotene una foto. Bella, vero?
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...bravo Agh, questa gente va sostenuta perché se lo merita. Vive dei nostri pochi spiccioli, è ovvio. A me la storia di Gabriella, è piaciuta molto. Fattela raccontare di persona, ti piacerà. MALGA FLAVORT, eccotene una foto. Bella, vero?
bella eccome! e grazie dell'indicazione, io adoro i formaggi... un salto quest'estate ce lo farò, vediam se trovo qualcosa!
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...buongustaia....