GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni invernali in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 17/03/2014 18:30
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Lago delle Stellune
4a uscita in sciotti, stavolta al Lago delle Stellune sul versante fiemmese del Lagorai. La giornata è splendida anche se in quota è annunciato vento. Partiti dal Ponte delle Stue m 1240, seguiamo la comoda forestale -segnava n. 318- che sale con un lunghissimo traversone toccando prima Malga Stue Bassa m 1454, poi Malga Stue Alta m 1566 e quindi Malga Cazzorga m 1845, quasi sepolta di neve.
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Malga Stue Alta
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Disgelo nel bosco
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Malga Stue Bassa: le creste già fumano furiosamente
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Malga Stue Alta
L’innevamento è ancora eccezionale, anche se il paesaggio è parzialmente “rovinato” dalla colorazione marrone delle sabbie sahariane che hanno sporcato ampi versanti un po’ ovunque. Il vento è sostenuto, facciamo il punto della situazione con una mini sosta: quando le folate sembrano calmarsi decidiamo di ripartire e tentare la salita fino al lago.
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Paesaggio incantato
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Si esce dal bosco
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La valle di apre camminando verso Malga Cazzorga: sullo sfondo Cima Stellune
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Vento furioso su Pala del Becco (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=1411.msg24135#msg24135)
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Malga Cazzorga quasi sepolta di neve
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La stalla coperta di neve
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Verso Cima Stellune
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Malga Cazzorga dall'alto, sullo sfondo la Pala del Becco
Fin qui la situazione valanghe è abbastanza tranquilla, ma sopra so che ci potrebbe essere pericolo. Prendiamo la falsariga del sentiero alle spalle delle malga, che sale ripido sotto il margine del bosco. Poco prima di Malga Stellune 1976, ecco una non piacevole sorpresa: una valanga di fondo ha “arato” il rio che scende ripido dal Cimon di Busa Grana (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=1412.msg24136#msg24136), trasformato in un canale di neve profondo circa 4 metri. Con una certa apprensione ci togliamo gli sci e ci caliamo sul fondo, quindi attreversiamo velocemente risalendo non senza difficoltà il muraglione opposto, lisciato e pressato dalla forza possente della massa nevosa che è passato “piallando” ogni cosa sulla sua strada.
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Il rio scavato dalla valanga
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Valanga di fondo caduta dal Cimon di Busa Grana e scesa nel rio presso di Malga Stellune
Riprendiamo la marcia passando accanto a Malga Stellune m 1976, proseguendo con un comodo traversone per costoni sempre più ampi e infine quasi pianeggianti fino al magnifico anfiteatro nei pressi di Forcella Valsorda. A sx svetta Cima Stellune (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=5792.msg78778#msg78778), a sx il Montalon e Cima delle Buse che ho attraversato in cresta questa estate (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=6860.msg91706#msg91706).
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Malga Stellune
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Montalon e Cima delle Buse
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In marcia verso Forcella Valsorda
Poco prima di arrivare al Lago Stellune un’altra grossa valanga di fondo si è staccata dai pressi di Forcella Val Moena. Molta gente ha rischiato: ci sono un sacco di tracce di sci coperte poi dalla valanga. Osservando la distesa caotica di blocchi di neve solidi come cemento, un brivido ci percorre la schiena pensando di dover scavare….
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La valanga dai pressi di Forcella Valmoena
Con un ultimo strappetto risaliamo la collinetta che nasconde la splendida conca del Lago delle Stellune a quota 2091: il paesaggio è meraviglioso ma c’è un vento piuttosto fastidioso, a raffiche anche forti, perciò decidiamo di abbassarci un po’ in un zona riparata per la sosta pranzo.
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Missione compiuta! Lago delle Stellune 2091
Verso le 16.00 iniziamo la discesa, ripassiamo con qualche ansia il canalone della valanga e poi giù per le rampe fino a Malga Cazzorga. Consiglio a Signo di togliere gli sci nei tratti più ripidi, la neve in certi tratti battutti dal sole è ormai polenta e non è per nulla facile stare in piedi coi leggerissimi sciotti. Io provo a resistere e riesco a cavarmela senza neanche un volo, neppure sull’ultima ripida rampa sopra la malga :D .
Complimenti comunque a Signo che in appena 3 volte di sciotti è già in grado di fare gite sci-escursionistiche di tutto rispetto.
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L'ultima rampa per calare a Malga Cazzorga
Ultima sosta all’ultimo sole a Malga Cazzorga e quindi lunghissima, gradevole sciottata fino al fondovalle al Ponte delle Stue, dove arriviamo appena prima che faccia buio.
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Si torna a valle!
Escursione sempre magnifica con paesaggi superbi, un po’ lunga tra andata e ritorno, circa 18 km, dislivello di 950 metri. Ideale anche in ciaspole.
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Il percorso
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Che differenza dall'ocra estivo/autunnale..... Splendida giornata, un pò di invidia unita alla consapevolezza di non avere nè il fisico nè l'esperienza per lunghe uscite invernali
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Bella gita! La Val Cadino mi manca, un pò scomoda per me che arrivo da sud. Se la neve migliora una sciata giù da Cima Stellune sarebbe un sogno :) Complimenti a Signo, con questa neve deve essere un casino.. e anche a te che sei riuscito a non cadere ;D
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Verso le 16.00 iniziamo la discesa, ripassiamo con qualche ansia il canalone della valanga e poi giù per le rampe fino a Malga Cazzorga. Consiglio a Signo di togliere gli sci nei tratti più ripidi, la neve in certi tratti battutti dal sole è ormai polenta e non è per nulla facile stare in piedi coi leggerissimi sciotti. Io provo a resistere e riesco a cavarmela senza neanche un volo, neppure sull’ultima ripida rampa sopra la malga :D .
Solo perché sono rimasta indietro e quindi non hai testimoni che possano affermare il contrario... ;D
Complimenti comunque a Signo che in appena 3 volte di sciotti è già in grado di fare gite sci-escursionistiche di tutto rispetto.
Ho avuto un ottimo (e paziente) maestro ;D ::)
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Splendida giornata, un pò di invidia unita alla consapevolezza di non avere nè il fisico nè l'esperienza per lunghe uscite invernali
ma guarda che non è niente di che, le difficoltà tecniche in ciaspole sono pressoché zero, è solo un po' lunga. Certo c'è poi il discorso valanghe, sapevo che i pendii a monte nel traversone al lago potevano essere pericolosi, e domenica ne ho avuto la conferma. La prima valanga, quella caduta da un costone del Cimon di Busa Grana, penso avrebbe sorpreso molti, me compreso. Ma quest'anno con l'innevamento eccezionale che c'è, le valanghe che si staccano hanno spessori di metri e possono percorrere grandi distanze. Dei costoni invece sotto al Cimon del Terzo e verso forcella Val Moena, grosso modo sapevo che potevano essere pericolosi. Ma c'erano comunque un sacco di tracce di sci che la valanga aveva cancellato, insomma parecchia gente ha rischiato grosso. Così a occhio, pareva fosse caduta nei giorni scorsi...
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Quanto mi manca il Lagorai, bellissimo! Sembra un percorso molto adatto per me e Woman in ciaspole (patemi da valanga a parte), poi non sono mai salito da quella parte. Just ten days to go... :)