Mèta supersuperclassica, monte Cola (2662 m) con partenza dalle baite di Samona, ca 1500 m), versante nord della val Cavè. Un'informazione di servizio: la strada è aperta e ben percorribile fino a Samona, necessarie gomme invernali.
Finalmente anche da noi un ambiente pienamente invernale.
Il prato poco dopo la partenza.
Si sale nel bosco che presenta un aspetto di fiaba.
Attraversiamo due ampie radure quasi pianeggianti,
sempre in ambiente suggestivo e invitante.
Usciti dal bosco ci portiamo gradatamente verso ovest in direzione della val Larga.
Appare la cima del col del Cheldèr, che chiude a est la val Larga,
e in campo completamente aperto puntiamo alla dorsale che scende dal Cheldèr.
Ingresso nella val Larga, cima del Cola al centro.
Percorriamo tutta la valle aggirandone i piccoli dossi - qui in alcuni tratti la neve è già dura e compatta - e raggiungiamo la cresta che unisce il col del Cheldèr al Cola.
Per i dolci pendii finali, su neve battuta dal vento,
siamo alla croce di vetta. Temperatura gradevole, se non tira il venticello delle cime.
L'autore materiale della croce ci raggiunge poco dopo.
Val d'Ilba e Hoabonti già tracciati.
In discesa affrontiamo la classica, larga pala che guarda a sud-est.
Sotto il versante sud del Cheldèr, prima di riprendere le tracce di salita.
Parte finale della val Larga.
Una
signora sciata tra i larici ci ha ricondotto al parcheggio. Là abbiamo - finalmente! - eseguito una prova ARTVA, che ha certificato la nostra scarsa dimestichezza con lo strumento. Alla prossima uscita altro test... dopo aver studiato a casa.