Sulla vetta del Monte CisteDecido di provare la salita al
Monte Ciste 2186 salendo dal
Salubio m 1886. Itinerario fatto in discesa anni fa in estate e che quindi conosco abbastanza bene nonostante non ci siano sentieri ufficiali. L’incognita è la neve, e soprattutto il
traversone di Cima Castel Cucco m 1888 potenzialmente insidioso per valanghe. Ovviamente dimentico l’Arva a casa
Parto da
Vinante m 1470, sull’
Altopiano di Musiera. Qui Zero neve. Salendo per la stradella militare nel bosco la neve compare qua e là, circa 20-30 cm a tratti non continui. Metto le ciaspole poco sotto la Cima del Salubio 1886, proseguire senza sarebbe un vero incubo, la neve è pesantissima e sprofondante anche mezzo metro. Superata la bella radura affronto il traverso, fortunatamente non c’è troppa neve, circa 20-30 cm. Passo velocemente alcuni costoni poco simpatici, ma la neve sembra assestata. Arrivo senza problemi a
Forcella Lavoschio 1750 quindi attacco la salita lungo il crinale boscoso.
Qui è la parte più rognosa, la neve sotto il sole è una palta infame e scivolosa, che fa zoccolo sotto le ciaspole e la salita in queste condizioni è molto faticosa. Fortunatamente il tempo è fantastico e fa un caldo esagerato, salgo in camiciola. Arrivato sotto la cima vado a prendere il sentiero che sale dai Prati Ciste, anche se devo spesso abbandonarlo per evitare la neve fonda. Faccio molta fatica a salire con gli zoccoloni da 20 cm sotto le ciaspe. A pochi metri dalla cima le tolgo per superare le solite roccette. Il panorama da
Cima Ciste m 2186 toglie al fiato come al solito, un giro d’orizzonte a 360° a dir poco fantastico. C’è ancora molta neve sui versanti nord, in quelli sud invece, dai 1800 in su, si sta squagliando velocemente.
C’è un discreto vento sulla cima, mi abbasso un po’ per la sosta panini (massì, stavolta il giro era corto e mi sono concesso lo strappo). Poi schiaccio addirittura una pennica al bel sole caldo. Mi sveglio per il fruscio di un aliante che passa bassissimo sulla cima
. Alle 16.00 inizio la discesa, faticosa come la salita e forse anzi peggio perché le ciarpe si imbarcano nella neve fonda e scivolano a valle stortando le caviglie che sono messe a dura prova. Anche stavolta opto per un giro ad anello e scendo per il bellissimo crinale boscoso di larici verso
Malga Lavoschietto m 1706. Di qui rientro senza problemi per strada forestale fino a Vinante dove ho l’auto. Confermo quindi la situazione neve: in rapido scioglimento sui versanti sud fino a 2200, ancora impraticabile i versanti nord. Neve ovunque pesantissima e sprofondante. Questo giro senza ciaspole sarebbe stato impossibile. Disl. 800, sviluppo 13 km.
Monte Ciste m 2198 - Lagorai at EveryTrail