Ossia doppia gita in giornata!
Questa mattina il Ciste ci ha accolto per primi in un tripudio di neve e luce.I soliti sei,ormai un Offtrack gruppe,partenza da Torcegno e su strada innevata fino all'inizio del percorso.Neve vergine,ma tracciatura non faticosa perchè è una impalpabile e fredda farina.Le cime intorno sono abbondantemente innevate e splendono nel sole del mattino,ogni cosa sembra scolpita contro il cielo azzurro.Arriviamo fin sotto le roccette sommitali quando ormai stracci di nuvole fanno presagire il peggioramento meteo.Raggiungiamo la croce rampegando dopo aver parcheggiato gli sci,risalendo un canalino e roccette varie.Un paio di amici è rimasto indietro e così per ingannare l'attesa organizziamo un mini campo Artva,anche per verificare la compatibilità tra i vari apparati.
Freddo,-12° per cui ridiscendiamo le insidiose roccette e ci prepariamo a scendere.Una sciata fantastica,manto vergine,sembra di volare ed in più il cielo è di nuovo quasi sereno.
Felici come bambini la mattina di Natale,scendiamo tra pascoli e boschi,gustando ogni curva,ogni passaggio stretto tra le piante,ogni salto o dosso.La festa finisce anche troppo presto e mentre ci prepariamo a salire in macchina si decide che una neve così non si può proprio lasciare.
Ed eccoci allora ospiti da Rolando,con le pelli , le scarpette,i guanti e tutto l'ambaradan sparsi in giro per una rapida asciugatura.La Valeria,persona di grandissimo cuore e simpatia ci mette a tavola per quello che nelle nostre intenzioni doveva essere un boccone e via,invece.....
Le pance sono fin troppo piene quando risaliamo in macchina per le Betulle e poi Samona,su fin dove possibile.Poi ricomincia la processione,un pò rallentata dal lauto pranzo,ma comunque si sale in un pomeriggio grigio ,ma ancora luminoso.In vista del Chelder incontriamo un terzetto in discesa:uno scende stoicamente con una brutta lussazione di spalla.Non mi fido a tentare una riduzione che sò essere assai dolorosa se praticata "a freddo".Mi limito a sistemare una cinghia a sostegno del braccio e viste le condizioni generali del tipo lo lascio proseguire a valle.Poi tocca raggiungere il gruppo:quanto cavolo ho mangiato?C'è un certo conflitto tra panza,gambe e stomaco!Si fà fronte a queste noie con la ferma determinazione a salire e così ci ritroviamo ancora alla croce del Cola,in una luce grigia puntaggiata dal primo nevischio.Freddo anche qui,i soliti -12°,il tempo di cambiarci,scrivere le note sul diario di vetta e ancora giù per una bellissima discesa.Anche se la zona ci è familiare come la cucina di casa resta per noi un territorio pieno di fascino,con piccole ma piacevoli variazioni di percorso.Alle 17,30 raggiungo la fida Forester e si rientra.Per domani chissà?Briefing alle sei e trenta e programma in base a quanta ne scende!
Al link di seguito alcune foto della giornata.
https://picasaweb.google.com/kobang53/DoppiaSalitaCisteECola?authuser=0&authkey=Gv1sRgCPzYlprKktvfZA&feat=directlink