In vetta al Monte CogneVisto il pericolo valanghe, decidiamo per una meta collaudata e piuttosto sicura: il
Monte Cogne 2171. Partenza da
Montesover 1129, stavolta saliamo non per la solita (eterna) forestale ma dal sentiero SAT, a me ignoto, che parte dal centro del paese. Appena fuori dal paese mi accorgo di aver dimenticato il logger sul tetto della macchina, quindi torno indietro a prenderlo mentre ci raggiungono e superano due ciaspolatori che, scopriremo poi con grande stupore, sono gli amici “scozzesi” del forum:
Man e signora! Recuperato il logger seguiamo delle tracce fresche di ciaspolatori. A un bivio le tracce deviano dal sentiero principale. Ohibò, ci diciamo, forse sono di indigeni che conoscono le strada. Seguiamo le tracce ma dopo poco tempo ci rendiamo conto che stanno salendo, anche loro, con le idee poco chiare, visti i continui sbandamenti da una parte e dell’altra:).
Il sentiero che sale verso il Monte PatSalita nel boscoAbbandoniamo le tracce al loro destino e ravaniamo per conto nostro, seguendo più o meno i sentierelli che si incontrano qua e là. Basta salire, ci diciamo, prima o poi incroceremo la strada forestale che sta sopra. Non è così semplice: il bosco è ripido e a tratti assai fitto, con parecchie vallette e valloncelli. Cerchiamo un varco nella vegetazione, brancolando grosso modo verso est. Con un occhio all’altimetro, troviamo un altro pseudo sentiero che taglia un traversone verso sud. Lo prendiamo e poi lo riperdiamo, c’è troppa neve e tutto si perde nel biancore dei paesaggi peraltro meravigliosi, con gli alberi stracarichi di neve. Dopo altri vagolamenti incrociamo finalmente il sentiero, intonso da tracce. Lo seguiamo e sbuchiamo sulla forestale, che è stata spalata e che seguiamo per circa un km, quando riprendiamo il sentiero che ci conduce alla splendida radura di
Malga Venera inondata di sole.
Malga Vernera Bassa 1675Paesaggi canadesi Malga Vernera BassaDopo una pausa ristoratrice ripartiamo, per fortuna il
sentiero 469 è ben tracciato altrimenti con 40 cm abbondanti di neve fresca (80-100 in totale nei posti riparati) sarebbe stata veramente dura. Raggiunta l’incantevole
Malga Vernera Alta, attraversiamo per balze il bel bosco di abeti e cirmoli fino alla
bellissima radura di Cimatti. Più a monte reincontriamo i ciaspolatori della mattina che stanno scendendo, con cui scambiamo solo poche parole di circostanza, ignari del fatto che siamo tutti forumisti!
Malga Vernera Alta 1790La meravigliosa radura di CimattiSeguiamo ora la
dorsale, restando letteralmente a bocca aperta per gli scorci meravigliosi che si aprono in continuazione. Dopo un tratto boscoso con bellissimo sentierello nevoso che si infila tra alberi carichi di neve e di ghiaccioli, si guadagna la cima quasi pianeggiante del
Monte Frattoni. Sbuchiamo finalmente quindi sugli ampi costoni finali che preludono alla vetta. Con un ultimo sforzo risaliamo gli ampi costoni fino a raggiungere la cima (nel traverso finale mi pare di sentire il tipico “ woumm” del manto che si assesta).
Lungo la dorsale NOSalendo verso Monte FrattoniMan e signora immortalati a nostra e a loro insaputa!!! Panorama verso l'Altopiano di PinéPala delle Buse e Cima FregasogaI facili costoni finali verso la vettaUltimo traverso per la cima, qui abbiamo sentito il primo "voumm"In vetta!Sulla spalla NO del Monte CogneSpettacolare il panorama dalla cima: il
Fregasoga ci sbarra l’orizzonte a SE con la sua imponenza, per il resto il giro d’orizzonte è pressoché completo, in cielo non una nuvola.
A 70 km in linea d’aria di stagliano Cevedale e Gran Zebrù. A SO si domina l’Altopiano di Piné in quasi tutta la sua lunghezza, da Brusago fino a Baselga. Dopo una breve sosta per il rifocillo, scendiamo per la stessa via dell’andata, dove percepiamo un altro distinto “woumm” sulla dorsalona prima del bosco, per fortuna in zona sicura. Segno che il manto non è tanto sicuro....
Si torna a valle a malincuore...Monte Frattoni: paesaggi fiabeschiLa neve fresca sembra zucchero... Panorama da CimattiCristalli di neveRieccoci a Malga Vernera Bassa ormai al tramontoArrivo a Montesover che è quasi buioSulla forestale sotto Malga Vernera, stavolta prendiamo il sentiero giusto e lo percorriamo in discesa (madonna che scomode le ciaspole!)
fino a Montesover dove arriviamo all’imbrunire
Sviluppo 15 km, disl. 1050.
Il percorso