Sgambata lunga ma facile ieri fino a Malga Forame in Lagorai, considerato il pericolo 3 ovunque aggravato da accumuli insidiosi di vento. Meglio non rischiare e contentarsi di una escursione tranquilla. L'accesso da Cascata è sbarrato fin dall'inzio, l'idea di partire da appena 840 metri non ci entusiasmava troppo allora ci siamo spostati a Masi di Cavalese e di li' siamo saliti in auto fino all'Agritur Salanzada, guadagnando cosi' da seduti circa 200 metri di dislivello
Poi però ci è toccato un lunghisismo traversone quasi pianeggiante su forestale, peraltro battuta, fino alla loc. Tabià, dove ci si raccorda con la forestale che sale da Cascata. La giornata è bellissima, al mattino freddo ma poi col sole si sta benone. Al Ponte delle Crosette c'è il bivio con la Val Moena, bellissima ma con percorso ancora più lungo, noi quindi svoltiamo a dx per la Val Forame. La forestale è davvero lunga eterna, costeggia per un lunghissimo tratto il rivo, sepolto da 60 cm di neve freschissima, quindi con un ponte passa sul versante opposto e con un tornate arriva alla bella Casera delle Capre m 1610. Il posto è favoloso e cediamo di schianto alle lusinghe di due belle panche al sole, dove diamo di piglio alle provviste: panini, luganega e formaggi etc.
Corroborati dal rifornimento, riprendiamo la marcia per il lungo traversone che arriva fin sotto il Baito del Pignaro, quindi con alcuni tornanti siamo finalmente alla Malga del Forame Alta. Più avanti ci sarebbe la parte più bella della Conca del Forame, ma ormai l'ora è tarda e la neve non appare per niente sicura.
Perfino nelle zone semipianeggianti e piccoli avvallamenti sentiamo dei sonori "voumm" di assestamento. Fuori dalla traccia ci sono 80 cm di "farinone" micidiale, si sprofonda fino in fondo e non si va neanche a spingere.
Affrontiamo quindi la discesa "frenata" con pelli, che abbiamo saggiamente tenuto sotto agli sci per controllare la velocità nello stretto traccione lungo la forestale.