Domenica come da intenzioni ho fatto un giro in Lagorai, ero solo quindi, lasciate le ciaspole in soffitta, ho optato per gli sci.
Parcheggio a Panchià all’imbocco della forestale della val Cavelonte;
ore 9.30 temperatura esterna -7°C
Il primo tratto è una lunghissima strada forestale per di più coperta da uno spesso strato di ghiaccio vivo, roba da ramponi (che ho portato in base alle indicazioni di Agh), questo fino a circa 1300 metri; arrivato in località Cavelonte dove stanno ancora i ruderi di un vecchio stabilimento termale del 1800 inizia la neve battuta.
Si prosegue su forestale fino ad arrivare all’ampia radura della malga Toazzo (1450m); si traversa un ponte sulla sinistra e si prosegue diritti salendo un costone fino ad intercettare la strada forestale che sale verso la malga Litegosa; invece di seguire la strada si attraversa e si segue un ripido sentiero nel bosco fino ad intercettare di nuovo la strada nei pressi della sorgente “velo”.
Ora la strada diventa mulattiera e, dopo un bel po’ di zig-zag, si giunge ai ruderi della malga Litegosa (1840m);
qui finisce il bosco e finalmente posso godermi il sole…. e la neve fresca….
Seguendo tracce attraverso un bosco molto rado finché giungo ad un ampio pendio; il termometro sullo zaino mi da una temperatura di 17 gradi sotto zero e tra l’altro tira un bel venticello.
Si continua a salire con pendenza costante fino a giungere nei pressi del passo Litegosa (2261m), da qui si intravede la parte est della catena del Lagorai, dal Cauriol e via via fino alla cima Cece…
Ora per salire la cima si segue un canalone a destra e si risale fino a portarsi sotto la cima; qui, per precauzione tolgo gli sci e tento di proseguire a piedi, la neve sembra abbastanza compatta ma, a tratti trovo placche ventate; per non correre rischi decido di fermarmi qui, sono da solo e non me la sento di rischiare; mancheranno 100 metri alla cima ma va bene lo stesso… e poi fa un freddo becco, sono a nord e il sole è nascosto dal versante…
Ricalzo gli sci e scendo… la discesa fino alla malga Litegosa è stupenda, 20 cm di neve polverosa e, anche se è un sacco di tempo che non scio più, non trovo nessun problema.
Dalla malga in giù è tutta un'altra storia, il sentiero è ghiacciato e, non senza qualche difficoltà riesco a raggiungere i ruderi di Cavelonte; da qui in poi la strada è un disastro e, ricalzati i ramponi ritorno alla base.
In conclusione penso sia una bella gita ma da fare dopo febbraio, il sole troppo basso non scalda e si vede pochissimo; l’avvicinamento è lungo ma è cosa comune in Lagorai e poi seleziona… ho trovato due persone in tutta la giornata…. Il dislivello notevole dato che si parte a 950m e la cima è 2548m, ma la salita è costante e mai troppo impegnativa.