Questa è stata l'escursione più emozionante, bella, faticosa e innevosa dell'anno.
Rifarei 2000 volte questa escursione nonostante gli errori fatti.
Alle ore 9.30 si parte dal Passo Redebus (1400 circa) con un caffè nel suo piccolo rifugio, si sale fino al Rif Tonini (1909) dove si arriva alle 11 circa. Li incontriamo un ragazzo in giacca rossa senza bacchette, ciaspole e a mio avviso testa, perchè sta scendendo dal sentiero che porta dal Rujoch in cresta verso il Tonini, da solo in quelle condizioni... Nel suo volto ho letto, paura, stanchezza, freddo.
Così siamo entrati dopo un piccolo spuntino e abbiamo bevuto una cioccolata calda.
Nel rifugio il ragazzo ha iniziato a chiederci dove eravamo diretti, io con molto entusiasmo ho pronunciato quel nome che mi risonava da qualche giorno in testa... RUJOCH (mi sono anche costruito una sega mentale su come si possa pronunciare, se alla francese, o in altri modi...).
Ha escluso il fatto che io e il mio amico avremo potuto superare i 400 metri di dislivello appena sopra il rifugio con i 60 cm di neve fresca e farinosa che erano scesi domenica scorsa e avevano creato un vero calvario nello scendere al povero ragazzo... Io non ci ho voluto credere e il gestore del rifugio ha espresso la sua scetticità dicendomi che la salita sarebbe stata molto dura se le condizioni erano come diceva il ragazzo, ma l'ascesa non sarebbe stata impossibile....
Ora... visto e considerato che non abbiamo letto nessun report del giro, ma cmq sia anche io ieri sera ho visto che dal Tonini era possibile fare questo itinerario, intestardito ho detto loro che io avrei provato, male che vada ci saremo visti per il pranzo con gulash...
Così iniziamo la salita, 400 metri di pura follia, con le ciaspole ai piedi sprofondavamo nel bosco pieno di neve fino alle ginocchia, ma molto furbamente io e il mio socio abbiamo zizzagato sulla traccia del ragazzo che prima era sceso...
Sbuchiamo sulla cresta e in quota verso i 2.100-2.200 la neve è ghiacciata, usciamo dalla zona "rossa" e io caccio un grosso urlo di felicità... ma non è finita, si percorre la cresta fino al Schliwerlai Spitz dove incrontriamo 3 scialpinisti matti che risalivano dal versante S/E. Alla croce io faccio subito conoscenza, sono 3 ragazzi di Parma, si chiacchiera e poi noi ci si incammina...
Discesa e successivamente salita e tocco la croce della mia meta... il RUJOCH!!! Foto, complimenti con il ragazzo e con i ragazzi di Parma che ci avevano seguito e poi rapida discesa dal Passo Polpen e di nuovo Redebus...
Durante la discesa incontro un signore in una baita appena sopra il Redebus che cerca di sdrammatizzare la mia piccola gita... dopo 3 battute gli dico che sono un trapiantato di 2 organi... il signore sbianca e mi fà i complimenti, io mi giro e finisco la mia discesa quasi con le lacrime agli occhi....
Sono orgogliosissimo di questo giro... del dislivello fatto e del percorso.