Le paurose cornici lungo la dorsale del Pizzo AltoL'idea era di salire al
Lago di Erdemolo m 2006, ma non per il tragitto classico da Frotten bensì dalla valle parallela di
Val Cava. Posteggiata dunque l'auto sulla strada provinciale dopo
Hacleri a quota 1300, abbiamo risalito la lunga forestale che era sorprendetemente tutta battuta, sebbene in molti tratti ridotta a un infido lastrone di ghiaccio. Dopo alcuni tornati la strada sbuca in una bella spianata soleggiata e punteggiata di caratteristici masi quasi sepolti di neve. Sempre seguendo la strada si cambia versante poco sotto il nuovo agritur Pletzen quindi ci si inoltra con pendenze modeste fino al "Baito Forestale m 1697" appena visibile sotto 2 metri di neve, quindi fino a raggiungere il
Sasso dei Cacciatori 1770 (un crozzo in una piccola spianata).
Qui sbagliamo strada perché non controlliamo la carta e proseguiamo salendo ancora per sentierello abbastanza visbile in direzione della Mezza Portella, al di sopra della quale di vede l'erto Passo Portella e il dirupato versante nord del Gronlait. Intorno a quota 1900 ci rendiamo conto che non c'è nessun sentiero che sale in costa in direzione nord, ovvero il 324. Siamo già sotto la dorsale del Pizzo Alto con della
paurose cornici che a occhio saranno alte almeno 4-5 metri, salire li sotto sarebbe imprudente. Guardiamo la carta e ci rendiamo conto dell'errore, il sentiero in realtà parte dai pressi del Sasso dei Cacciatori. Torniamo giù rapidamente, senza togliere le pelli, e individuiamo il sentiero che però non ha alcuna traccia: decidiamo di provare lo stesso e apriamo noi la pista. Dopo una salita breve il sentiero spiana e diventa molto bello, praticamente pianeggiante si inoltra per alcuni km verso nord. attraversando alcuni canaloni non troppo tranquillizzanti, fino ad una decisa inversione (quota 1899) dove prende a salire in modo deciso.
Dopo mezzo km ci affacciamo su un canalone ripido con grossi accumuli, il sentiero lo attraversa e sale con pendenze sostenute, anche se manca pochissimo allo scollinamento decidiamo di non rischiare e torniamo indietro. Peccato sarà per un'altra volta. Ci resta però il dubbio che la carta non tracci bene il sentiero, perché questo è indicato con un unico traversone fino al Lago di Erdemolo, mentre secondo noi fa un paio di tornanti in più. Indagheremo a tempo debito
Torniamo quindi a valle con bella sciatina, sia pure lungo la stradella. Il fuoripista sotto ai 2000 metri di quota, anche sui versanti esposti a nord, sembra ostico per via delle croste dure come il marmo sotto i 20 cm di neve polverosa