In compagnia di Kobang, Charlie, parenti, familiari e amici
esco anch'io finalmente con le pelli. Mèta, l'eterno Cola, caro al nostro Charlie. Non ci tradirà nemmeno questa volta.
I commenti pessimistici durante l'avvicinamento in macchina vengono piacevolmente smentiti dalla prima visione delle baite della Trenca.
Innevamento più che buono. Ci sarà soltanto la verificare la consistenza del manto nevoso sia in salita che in discesa.
Si sale lungo la traccia estiva senza problemi di contatto sassi/radici/ arbusti
e si raggiunge l'imbocco della val Larga, mentre alle nostre spalle la Valsugana è coperta da un mare di nuvole ovattate.
Al centro della foto la cima del Cola
Proseguiamo su pendenze più sostenute per affrontare la pala finale
e con un ultimo traverso rimontiamo il crestone che porta in vetta.
Ancora pochi metri
e siamo alla croce del Cola, opera del nostro amico Charlie.
Qui il gruppo si riunisce
mentre in val d'Ilba numerosi scialpinisti salgono verso l'Hoabonti.
Discesa molto appagante. Giunti a metà della val Larga decidiamo di fare una piccola ripellata per tornare su fino alla cresta. Giù di nuovo su pendii intonsi trovando nella parte sinistra della valle un'ottima neve da serpeggiare. Solo il versante che scende verso i prati della Trenca si rivela un po' più ostico: il sole lavora e la neve si appesantisce. Chissà come sarà nei prossimi giorni nei quali è previsto caldo!