Da cima dei Paradisi verso alta val Fossernica e cima Cece

Giovedì 23 maggio io ed Angela lasciamo la macchina sopra la frazione di Rafaei di Caoria, Vanoi, 900 mt di quota. Qualche centinaio di metri asfaltati ed iniziamo il sentiero del Lavedin, uno dei numerosi che collegano il fondovalle ai masi situati tra gli 800 e i 1600 metri, testimoni di una antica e scomparsa vita contadina e pastorale. Vi si passava gran parte dell'anno, dedicandosi all'allevamento degli animali e all'alpeggio, ai lavori manuali, alla raccolta dei funghi e del legname, alla cura dell'orto. Una vita semplice ma allo stesso tempo dura ed anche avara. Chissà se la montagna affascinava anche allora...


Alcune baite sono abitabili, altre ridotte in macerie



Un continuo entrare e uscire dal bosco, il caldo comincia a farsi sentire, eccomi immortalato mentre arranco

Al Campigolo di Fossernica di fuori il sentiero si esaurisce, cima Cece è una rinnovata emozione

Verso Colbricon e Pale di San Martino

Raggiungiamo la strada forestale che collega le due malghe Fossernica, di dentro e di fuori, denominata anche Viaz delle Feltrine. Ricorda il cammino che facevano le donne di quella zona per donare ore liete ai militari impegnati sul fronte del Lagorai..
L'inverno è stato pesante, la strada è colma di neve e interrotta più volte.


Qualche centinaio di metri con diversi scavalcamenti, poi sulla dx per una strada militare che porterà dritta in cima. Gli alberi si diradano e la neve aumenta, qua siamo sui 1900 metri


Uscendo dal bosco la neve sparisce..... quasi

Il Cauriol con la nuova cicatrice dell'ultima valanga

Cima d'Asta controlla i miei ultimi passi

Busa Alta, Canzenagol e forcella Coldosè, dove i valligiani riferiscono di un bivacco sommerso quasi completamente

In alta val Fossernica la neve fa impressione

Forcella di Valmaggiore e omonima cima
La discesa è un'iniziale e divertente slittata

Ritroviamo il Viaz con il Bait dei Manderi, bivacco sempre aperto con panorama da urlo e interno vergognoso...anche la mia reflex si è rifiutata

Nelle pozze sulla carreggiata anche uova di rana temporaria

Abbandoniamo nuovamente la forestale per raggiungere il maso del Lustro, in località Forzelet, dove ci aspetta un amico


Tra degustazioni varie, anche la visita di un capriolo curioso

Nel prato spiccano genziane e anemoni


Si riparte, una picchiata su Caoria per vetusta traccia nel bosco, costeggiando masi silenziosi e qualche capitello votivo


...e si ritorna alla vita di tutti i giorni
Disl. 1300 mt, 15 km circa
