....ci si accontenta anche di queste condizioni.
Ieri sera dopo veloce consulto telefonico,decidiamo di trovarci questa mattina ai Canai,sulla strada per la Trenca.
Rolando,Nicola,Rudy ed il sottoscritto abbiamo scelto la "nostra" montagna,di cui letteralmente conosciamo ogni vallotta,colletto e sasso,per tentare la prima uscita con le pelli senza rischiare troppo attrezzi e gambe!
Con l'auto arrivo senza problemi in baita;la straa è coperta da un massimo di 15cm di neve asciutta,ma sotto c'è un'insidioso strato di ghiaccio.
In baita si possono calzare gli sci,sotto un cielo grigiastro,mentre la valle è sotto una coltre di nubi.
Temperatura frescotta causa bavetta di vento da nord,residuo di quello che ha pelato le creste stanotte.
Non è facile né comodo districarsi tra rododendri, sassi e zoppe per salire nei tratti dove il "manto" è più adatto-Questo primo tratto ci fa temere di tornare con sci in spalla,ma come dicono gli Ammericani:never give up! ossia no ceder come disente noaltri.
In effetti salendo la situazione sembra meno critica;comunque è bello sentire ancora l'odore di neve,il fruscio degli sci e qualche....porco quando si becca un sasso!
La neve non è male,piuttosto secca e leggera,con zone più pesanti da accumulo eolico;il problema è che manca totalmente il fondo ed anche la coesione è del tutto virtuale.Anche se sopra di noi non c'è tanta roba,procediamo con un pò di cautela sui ripidi pendii sommitali dove,ad ogni inversione,vengon fuori piante e zoppe.
Siamo sulla cresta e qui abbandoniamo gli sci per impraticabilità del terreno,proseguendo a piedi fino alla vetta.
Le incrostazioni di ghiaccio sulla croce non lasciano dubbi circa direzione ed intensità del vento,che ora è però quasi assente.
Un giro d'orizzonte non lascia molte speranze di uscite se non fiocca ancora;comunque non siamo i soli ad averci provato:due figurine nere scendono con prudenza dall'Hoabonti!
Firmiamo questa prima uscita sul libro di vetta,ormai pieno,ma lo sostituiremo quanto prima e ci prepariamo a scendere.I due canali principali sono abbastanza carichi,con qualche bell'accumulo da sorvegliare;questo tratto è poco sassoso per cui al massimo si becca la zoppa o la terra.
Qualche bella curva vien fuori,peccato che lasci una scia tipo aratura!
Il tratto più laborioso è quello centrale dove,malgrado la sciata al rallentatore e tutti i sensi all'erta,è inevitabile prendere bei grattoni.
Più in basso,inaspettatamente la situazione migliora,si scia più rilassati su neve asciutta e senza beccare sassi.
Alla fine,con un pò di pazienza, arriviamo sci ai piedi fino alla baita,molto soddisfatti per averci creduto contro ogni logica e con poche "ferite" alle solette!
Certo una sciata così richiede tecnica, conoscenza minuziosa del terreno e non aver fretta,ma piuttosto che stare a casa.....
Più sotto,ai Canai scende un pò di neve mista pioggia,con buona puntualità sulle previsioni meteo che davano ripresa delle nevicate sopra i 1000m verso le 12-13.Speriamo perchè ce ne è davvero bisogno.