Sabato mattina mi trovo con Charly,Rudy ed Ale, "apprendista skialper":siamo diretti al Croz de Conseria,gita che di solito garantisce buona neve anche quando la situazione è quasi disperata.
L'abbiamo azzeccata!La strada forestale è ben innevata,anche se coperta da tanto detrito vegetale provocato dal forte vento delle ore passate;neve dura,ma non ghiaccio.
Al parcheggio arrivano altri quattro speranzosi,che però saliranno lungo la strada mentre noi,prima dell'Aia del Buso iniziamo a tracciare su per il bosco.
Percorso vergine e neve già bella e abbondante!
Saliamo contenti di questa giornata radiosa e i -4° non danno affatto fastidio,peraltro attenuati dal sole.
Come dicevo è con noi Ale cui stiamo facendo una specie di corso superintensivo che evidentemente funziona perchè sale come se lo avesse sempre fatto.
Sempre con piacevole salita arriviamo alla prima sella dove incontriamo due skialper saliti da altro percorso.
Qui i rampant sono indispensabili per affrontare la cresta e l'ultimo strappo per la cima,insidiosi per la neve ghiacciata e lavorata dal vento.
Uno sguardo al panorama e ci avviamo sull'esile cresta.
Abbastanza impegnativo anche l'ultimo strappo per raggiungere la cima.
Il Croz de Conseria è conosciuto come eccezionale punto panoramico e,col cielo terso di oggi,tiene fede alla sua fama.
Possiamo anche osservare come Tombola Nera e Canale del Cengello siano ormai quasi impraticabili.
Anche quassù il clima è mite per cui ci concediamo una tranquilla sosta di preparazione alla discesa che iniziamo calando ad ovest per poi riprendere la cresta.
Qui la sciata è piuttosto complicata:ghiaccio,sassi,tratti sul filo di cresta richiedono una certa attenzione.
Raggiungiamo Ale che ci ha saggiamente atteso alla selletta e ci buttiamo giù per i fantastici pendii;la neve è ottima farina,la copertura abbondante non ci fa preoccupare di sassi o altri ostacoli:puro divertimento!
Ed ecco qua il nostro Ale in piena azione.
Scendiamo più possibile in direzione NO per stare sempre nel bosco più "fresco" e questo ci regala neve eccezionale fino alla strada,che intercettiamo più a valle del punto in cui abbiamo iniziato a salire.Questo percorso è più tecnico di quello che scende all'Aia del Buso,ma allunga parecchio la discesa ed è molto divertente.
Ripresa la macchina,basta scendere di qualche km per trovarci letteralmente in un'altra stagione,da avanzatissima primavera e questo è un segnale chiaro che tra poco gli sci dovranno essere riposti.....