Sabato scorso con Rolando (Charly) parcheggiamo al Frotten,già abbastanza presidiato.
La mattina è relativamente fredda, ma una sottile aria acuisce la sensazione di gelo;infatti partiamo un pò tutti a passo di gara proprio con l'intento di riscaldare i muscoli.
Comunque il drappello di corridori si sfilaccia ben presto ed alla miniera ci ritroviamo soli noi due,su traccia appena visibile,diretti al Crozo (Sasso )Rosso
La salita nel ripido bosco è poco agevole:neve dura,a tratti ghiacciata ed un sottile strato di polvere che offe poca presa;considerata la poca voglia di fatica inutile,a metà salita monto i rampant e tutto diventa più gradevole.
Ad occhio oggi da qui non è salito ancora nessuno.
Superato il primo sbalzo entriamo nella valletta del rio,ancora in ombra,e vediamo la prima valanga.
Poco più in alto ci attende il sole
Costeggiamo la parte alta del "canyon" che appare non sciabile,per arrivare nel magico anfiteatro del Prunn
con la Cima delle Giare Bianche e forcella delle Conelle,forcella Cavè che splendono nel blu del cielo
Gli effetti del vento che ha soffiato forte e ancora insiste è ben visibile:onde,sastrugi,conche di neve riportata e zone di crosta dura.
Pazienza,non sarà una gran sciata,ma lo spettacolo è bellissimo.
Salendo,lo sguardo abbraccia vasti e spettacolari panorami
La piramide del Sasso Rotto domina la zona
Mancano pochi metri alla cima,già abbastanza affollata da chi ha fatto il giro lungo da Sette Selle e con altre comitive in arrivo dalla stessa parte.
Su in cima il vento è potente e gelido,rende difficile le normali operazioni con le pelli,lo spuntino,il serraggio degli scarponi....ma ci regala un cielo cristallino e grandi panorami.
Iniziamo la discesa su questo fondo estremamente variabile,divertente a tratti,ma in genere un pò tecnico e poco adatto a mollare gli sci.
Grandi "vasche" di polvere finissima riportata dal vento,poco scorrevole,si alternano a tratti di fondo duro e a poche zone dove la sciata diventa bella e fluida.
Escludiamo di percorrere il canyon e cerchiamo qualche linea più gradevole nella parte alta del bosco,con scarso successo.
Con discesa i tipo motocross arriviamo in fondo,al cospetto di una enorme valanga che occupa tutto il vallone,la più grande che abbia mai visto in questa zona....
Tipica valanga a blocchi e lastroni,di quelle che non lasciano scampo e che in questo we hanno mostrato quanto siano micidiali in varie zone di montagna....
Bisognerà abituarci a ripensare la valutazione dei percorsi perchè queste nevi più dense,accumulate in tempi brevi e su terreni ancora non gelati, creano nuovi scenari di pericolo anche considerando l'altalena di temperature che interessa valli e alte quote.