Oggi lunga passeggiata assieme alla Dada nei boschi che sono a cavallo tra l'altopiano di Piné e la val dei Mocheni. Un giro minore, senza cime, con dislivello assai contenuto, nessuna difficoltà. Temperatura assai mite, decisamente anomala.
Parto dai pressi del ristorante "Capriolo" (strada Faida-Mala) e - la faccio breve - cercando e trovando con l'assistenza del GPS sentieri riportati sulla Trekkart raggiungo i masi Stefani, alti sopra s. Orsola. Da questo punto inizia il sentiero che sale a Costalta dal paese della Faida: è il regno di Spidi che da buon re lo conosce come le sue tasche e lo ha percorso in lungo e in largo infinite volte.
Praticamente ho attraversato una parte del versante ovest della val dei Mocheni a mezzacosta dapprima su bella strada forestale
poi su un delizioso sentierino.
Nell'ombra del mattino i colori dell'autunno appaiono tenui e quasi sfuocati ma quando il sole fa capolino tra le piante
il bosco si accende ed è una gioia per gli occhi.
Da una delle radure si vede la boscosa cupola de "La Brada", dove è eretta la Cros de Mala.
Nella radura un vecchio baito si riscalda al primo sole.
Restando sempre sul versante mocheno, raggiungo in breve i masi Stefani e salgo ancora nel bosco perché voglio percorrere la "strada dei Russi", costruita sul versante pinaitro dai prigionieri russi durante la grande guerra. In occasione del centenario sono stati affissi dei cartelli segnaletici che indirizzano ad alcuni punti particolari. Uno che incontro è questo:
Non mi risulta che ci siano sentieri strapiombanti o esposti in zona. Spidi poi dirà... Ad ogni modo, incuriosito, abbandono il segnavia che porta alla strada dei Russi e proseguo nel bosco cercando lo strapiombo. Ma il sentiero corre tranquillo, senza pericoli. Allora torno sui miei passi e vado dove avevo deciso. Dopo aver attraversato una zona di grandi massi, chiamata localmente "Croz Carlin", arrivo ai Russi. E qui il cartello di pericolo ricompare! Quindi lo strapiombo e l'esposizione erano sul sentiero appena percorso, che vi mostro in due foto (la Dada lo ha fatto avanti e indietro):
Strada dei Russi. Pianeggiante, sostenuta da muri in sasso, in alcuni passaggi un vero tappeto di muschio. Da percorrere (qui ho incontrato un baby cacciatore).
Tappeto di muschio
Giunto sotto la Portela (antico passaggio tra Piné e Mocheni, una volta chiuso con cancello di legno) risalgo alla Cros de Mala (La Brada), ultima elevazione della dorsale che scende da Costalta. Mentre salgo due schioppettate rompono il silenzio e non solo quello... Qualcuno che pochi minuti prima girava libero nei boschi non vive più...
Monti di Palù salendo alla Cros de Mala
Cros de Mala
Un belvedere su valle dei Mocheni, piana di Pergine e laghi.
Forse un po' troppe panche, ma diciamo che per un grande panorama gli spettatori possono essere molti
Si torna. Vado a far visita al caratteristico masso detto "Sass fendù",
faccio una puntata al lastrone sommitale del monte Calvo
e calando liberamente nel bosco in un mare di foglie secche termino il mio giro.