Le informazioni che si leggono in giro sullo stato della neve in montagna sono contraddittorie. Si va dal "ghiaccio" al "crostone", dal "firn" alla "polvere". Oggi ho voluto rendermi conto di persona con un'escursione in zona Montalon. C'è da dire che l'itinerario si svolge perlopiù su esposizioni a sud e il sole di questi giorni fa il suo bel lavoro anche sulla neve dura.
La meta è la
forcella del Buso, che mette in comunicazione l'alta val delle Stue, a nord, con l'ampio e sassoso anfiteatro che sorregge, a sud, la breve catena Montalon-Cima della Buse. Su alcune carte questo luogo è chiamato "Buse alte". L'idea era poi di traversare verso est e salire alla q. 2465, idea rimasta tale.
Al ponte Conseria, ore 8, non c'è proprio nessuno. Eccolo visto dall'alto.
La strada per p. Cinque Croci è ben battuta, ma nel primo tratto, scoperto, il prato e il bosco avanzano. Info: malga Conseria è attualmente chiusa (come anche il Crucolo, fino a marzo).
Poco dopo il terzo tornante imbocco il sentiero estivo, battuto da una comoda traccia di ciaspoloni.
Esso corre lungamente in sx orografica del rio Valsorda. L'ambiente è invernale, l'innevamento buono, ma non è il caso di scendere per di qua. Neve crostosa e dura, ma non ghiacciata.
Al ponte del Quarelo
si passa sull'altro versante. Con alcune belle tirate ripide ci si alza fino al luminoso, rado bosco che precede gli ampi e dolci spazi della malga Valsorda seconda.
Io la oltrepasso senza fermarmi e punto deciso verso le balze che alle spalle della malga chiudono la conca delle Buse alte. Si susseguono brevi pendii e pianori.
Il panorama si apre.
A sud-est passo Cion.
A nord-ovest Cima delle Buse (al centro nella foto) con il testone meridionale q. 2465 (non è quello che volevo raggiungere io, le quote sono identiche).
Più in alto compare cima d'Asta e compagnia bella. Bella come la neve: il sole la sta scaldando.
Eccomi all'inizio del vallone che sale alla forcella del Buso. Sulla sx gli strapiombi del Montalon.
Una serie di dossi collegati da tratti più dolci portano alla rampa finale. Qui la neve, pur non ghiacciata, è dura ma riesco a salire senza calzare i coltelli.
La neve che pavimenta la forcella è marmorea, solo qui. Nella foto si intravvedono sulla dx il traverso e il canalino che portano alla q. 2465.
A nord, verso forc. Valsorda, neve dura e ombrosa. Forcella Valmoena e c. Stelune.
Tutto il vallone percorso in salita.
Discesa. Dalla forcella alla malga una sciata molto buona. Neve dura solo sotto la forcella, ma ben sciabile. Poi un gran bel
firn di gennaio.
All'uscita del vallone incrocio una comitiva che sale alla q. 2465. Altri orari... ma forse n questo caso hanno ragione loro.
Il tratto quasi pianeggiante alle spalle della malga e il primo pezzo di forestale sono un godurioso manto di velluto.
Pagato dazio con le tre ormai note contropendenze fino alla
crose del Nardo, riprendo la strada del Cinque Croci e scendo a curvette quasi come in pista. Che volere di più?