GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni invernali in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 16/02/2012 16:25
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Dopo pranzo ho fatto un minigiro qui dietro casa mia, "esplorando" la forra del Rio Negro, che avevo solo attraversato in passato lungo i vecchi sentieri in disuso che collegano Grill con Faida.
Sui versanti al sole la neve è bell'e' che andata. Sui reversi e nel bosco in ombra resistono i soliti 10 cm, già papposi. Portato i ramponcelli, buona idea. Faccio il solito disagevole sentiero (pieno di piante abbattute e rovi) sotto i roccioni e arrivato al piccolo abitato di Prada mi infilo nella forra. Sorprendentemente c'è una stradella e poi un sentierino quasi pianeggiante che costeggia il rio gorgogliante. Arrivato in prossimità della cascata, cioè prima del salto, mi arrampico su per il bosco ripido per uscire. Solito casino di piante di traverso e terreno scivoloso e franoso (buoni i ramponcini!), poi ripiglio il vecchio sentiero ma poco prima di uscire dal sentiero una cascata di ghiaccio vivo mi sbarra il passo. Per non rompermi l'osso del collo in caso di scivolone (ramponcelli o no meglio non rischiare), abbandono il sentiero e mi inerpico su per la vegetazione ostile. Qui vedo un albero abbattuto molto strano che non avevo mai visto, sarà stato alto circa 8 metri con una corteccia rugosa ma soprattutto con delle grosse spine sui rami! Che albero sarà?
Dopo un po' di ravanage soft sbuco sui prati vicino a casa indenne :)
PS: scusate la qualità delle foto ma le ho fatte col cello
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l'albero "strano" con possenti spine...
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l'albero "strano" con possenti spine...
Acacia o meglio Robinia pseudoacacia? in dialetto da noi "cassie"
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Acacia o meglio Robinia pseudoacacia? in dialetto da noi "cassie"
mi sa che hai indovinato... ho letto che è originaria del nord america!
http://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia (http://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia)
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Dopo pranzo ho fatto un minigiro qui dietro casa mia, "esplorando" la forra del Rio Negro, che avevo solo attraversato in passato lungo i vecchi sentieri in disuso che collegano Grill con Faida.
Sui versanti al sole la neve è bell'e' che andata. Sui reversi e nel bosco in ombra resistono i soliti 10 cm, già papposi. Portato i ramponcelli, buona idea. Faccio il solito disagevole sentiero (pieno di piante abbattute e rovi) sotto i roccioni e arrivato al piccolo abitato di Prada mi infilo nella forra. Sorprendentemente c'è una stradella e poi un sentierino quasi pianeggiante che costeggia il rio gorgogliante. Arrivato in prossimità della cascata, cioè prima del salto, mi arrampico su per il bosco ripido per uscire. Solito casino di piante di traverso e terreno scivoloso e franoso (buoni i ramponcini!), poi ripiglio il vecchio sentiero ma poco prima di uscire dal sentiero una cascata di ghiaccio vivo mi sbarra il passo. Per non rompermi l'osso del collo in caso di scivolone (ramponcelli o no meglio non rischiare), abbandono il sentiero e mi inerpico su per la vegetazione ostile. Qui vedo un albero abbattuto molto strano che non avevo mai visto, sarà stato alto circa 8 metri con una corteccia rugosa ma soprattutto con delle grosse spine sui rami! Che albero sarà?
Dopo un po' di ravanage soft sbuco sui prati vicino a casa indenne :)
PS: scusate la qualità delle foto ma le ho fatte col cello
Caro AGH, hai sconfinato nei luoghi prediletti della mia giovinezza. Se sei partito da Prada (abitato), non ti sei ricordato di "ritirare" quanto promesso? Varda che 'l deventa asé!
Quella che tu chiami "forra", localmente è semplicemente "la val". Una volta i prati situati lungo il rio erano regolarmente falciati, dal primo all'ultimo, che si trova dove comincia il bosco che scende alla cascata e che era detto prà dei Zìmiti. Ora saranno invasi dalle "capelle" (farfaraccio). Il sentiero che percorreva la valle era evidente e libero da vegetazione. Per andare alla Comparsa si arrivava fino al bivio del Grill, e di là si saliva. Al sommo della cascata c'era, forse c'è ancora, un impervia traccia che si inerpicava nel bosco tra le balze fino ai roccioni ad est della valle (crozi del Coel), dove c'è un maneggio. E non ti dico quante trotelle ho tirato su a mano da sotto i sassi del torrente. E che corsa ho fatto quando, alzandomi bel bello dalla mia posizione "in pancia" sopra uno di questi sassi, con la "preda" tra le dita, mi sono trovato faccia a faccia con "el guardia(pesca)" del quale non mi ero accorto... Una fuga!
E' un luogo che ha un suo fascino ombroso e un po' misterioso. Se recupero qualche foto, la metto. Grazie!
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Al sommo della cascata c'era, forse c'è ancora, un impervia traccia che si inerpicava nel bosco tra le balze fino ai roccioni ad est della valle (crozi del Coel), dove c'è un maneggio.
E' un luogo che ha un suo fascino ombroso e un po' misterioso. Se recupero qualche foto, la metto. Grazie!
il sentiero, come già ti dissi, c'è, anche se non è facile imbroccarlo, specie da Grill: i paesani più anziani se lo ricordavano ma non hanno saputo a suo tempo darmi indicazioni utili, allora me lo sono trovato da solo :) Sul fondo del canyon comunque è un casino, ci sono un sacco di alberi caduti... peccato sarebbero dei bei sentieri da rimettere a posto... Ma te sai come che i è i pinaitri... :D (non gliene frega niente)
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... Ma te sai come che i è i pinaitri... :D (non gliene frega niente)
Oh Agh, mi sa che a volte te li vai a cercare con il lanternino :D
Addirittura sui depliant o sulle piantine viene segnalata la presenza di questo sentiero........ ::)
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Oh Agh, mi sa che a volte te li vai a cercare con il lanternino :D
Addirittura sui depliant o sulle piantine viene segnalata la presenza di questo sentiero........ ::)
non ho ben capito a cosa alludi :P
Alcune carte riportano dei sentieri ma nella realtà non ci sono: lo dico perché la zona l'ho battuta palmo a palmo da 5 anni a questa parte :)
I sentieri in questione c'erano ma sono in disuso da decenni, c'è qualche vaga traccia qua e là, che si perde spesso, probabilmente percorsa da qualche cacciatore o gente del posto, ma assolutamente non si possono considerare sentieri :)
PS: vorrei proprio vedere quale depliant propone il "sentiero" del rio Negro! ;D
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Forse è OT ma lungo il corso del Rio Negro a valle della cascata sul versante destro c'era si dice una miniera, non so cosa si estraeva forse Pian ne sa qualcosa
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Il ravanage implica superamento a volte faticoso di ostacoli imprevisti...queste erano le mie allusioni :D e personalmente apprezzo questo tipo di vagabondaggio
Per quanto riguarda il depliant ricordo che lo stampava l'APT Pinè-Val di Cembra, scommetto che li forniscono ancora.... ::)
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Forse è OT ma lungo il corso del Rio Negro a valle della cascata sul versante destro c'era si dice una miniera, non so cosa si estraeva forse Pian ne sa qualcosa
versante destro orografico? Nei pressi di quel baito dove c'è la spianata?
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versante destro orografico? Nei pressi di quel baito dove c'è la spianata?
MI sembra di si , ma è passato moltissimo tempo da quando ci ero andato , 40 anni almeno ::)
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Forse è OT ma lungo il corso del Rio Negro a valle della cascata sul versante destro c'era si dice una miniera, non so cosa si estraeva forse Pian ne sa qualcosa
Io ero un abitante stagionale e conosc(ev)o bene la parte alta della valle ;), la forra di AGH.
Scarsa conoscenza, invece, della parte bassa, da sotto la cascata al "pont del ferrar", sulla strada del Riposo. Ad ogni modo, mai sentito parlare di miniere o cose del genere. Ho consultato anche il mitico Gorfer (Le valli del Trentino), nessun accenno. Chiederò al fratello.
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Forse è OT ma lungo il corso del Rio Negro a valle della cascata sul versante destro c'era si dice una miniera, non so cosa si estraeva forse Pian ne sa qualcosa
Ieri ho chiesto a mio fratello. La miniera esiste, ma non è dove la mette Spidi. Non si trova nel fondovalle, dopo la cascata, bensì alta nel bosco ad est, sotto la strada del Riposo, per capirci. Poco dopo le ultime case della Faida, da questa strada si stacca in discesa con direzione valle del rio Negro, una mulattiera con selciato ("salesà"): era la via che i Faidèri seguivano per andare in pellegrinaggio alla Comparsa, passando per l'Erla. Da questa mulattiera in qualche punto - mio fratello non me lo ha saputo dire - parte un sentiero/traccia o qualcosa del genere che va all'ingresso della miniera. Vi si estraeva il quarzo, ed è probabilmente lo stesso filone che correndo sotto il bosco emerge molto più in là, dove la montagna della Faida si affaccia sul Perginese (Serso). Qui, in località Longhén, c'era una cava di quarzo, attiva, con alterne vicende, ai tempi della mia gioventù. La miniera in questione, invece, fu sfruttata fino al 1800 (...) e poi abbandonata. Ci sono ancora le travature in legno, ma non è visitabile, troppo pericoloso.
Confesso la mia totale ignoranza al riguardo. Magari un giorno si può andare a dare uno sguardo.
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Ieri giro da pensionato in quanto reduce da trattamento antibiotico che mi ha ridotto a uno straccio :(. Ho rifatto i vecchi sentieri in disuso che collegano Grill con Faida, rasentando la Forra del Rio Negro. Peccato siano così mal messi, meriterebbero un ripristino, i posti sono molto belli... Da Prada sono poi proseguito verso Miola e quindi fino al Lago della Serraia e ritorno. E' incredibile che luoghi così non siano assolutamente valorizzati ma lasciati nel più completo abbandono.
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Le foto 2 e 3 sono quelle del sentiero che scende in valle dal Grill?
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Le foto 2 e 3 sono quelle del sentiero che scende in valle dal Grill?
si, è il sentiero alto che passa sotto i roccioni e va giù a Prada. Quello basso come saprai si infila nella forra e risale il versante opposto arrivando sul costone dove ci sono le coltivazioni
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Non mi sono spiegato bene. Tu parli del sentiero alto, che passa sotto il doss della Clinga ma non percorre il fondovalle. Io invece mi riferisco a quello che da sotto il Grill scende direttamente verso il rio Negro e lo raggiunge vicino al salto della cascata. Venendo da Prada, dopo l'ultimo prato, che probabilmente ora sarà bosco, il sentiero corre quasi in piano lungo il torrente, in destra orogr. e poi scende giù per le rocce della cascata. Prima di questa, ancora nel bosco, ad un certo punto c'è (c'era...) una deviazione sulla destra che risale gradualmente fino ai prati bassi del Grill.
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Non mi sono spiegato bene. Tu parli del sentiero alto, che passa sotto il doss della Clinga ma non percorre il fondovalle. Io invece mi riferisco a quello che da sotto il Grill scende direttamente verso il rio Negro e lo raggiunge vicino al salto della cascata. Venendo da Prada, dopo l'ultimo prato, che probabilmente ora sarà bosco, il sentiero corre quasi in piano lungo il torrente, in destra orogr. e poi scende giù per le rocce della cascata. Prima di questa, ancora nel bosco, ad un certo punto c'è (c'era...) una deviazione sulla destra che risale gradualmente fino ai prati bassi del Grill.
si le foto sono del sentiero alto (clinga). Il sentiero basso, o per meglio dire la traccia, è ben praticabile da grill fino al ciglio della forra, poi scende a zig zag per un breve canalino di sfasciumi che è ostruito da numerose piante cadute. Anche il tratto vicino alla cascata che costeggia il rio e sale verso Prada è ostruito da piante. Dal fondo della forra, attraversato il rio, una traccia sale ripida e a zig zag il costone boscoso arrivando a delle coltivazioni nei pressi di faida, sotto il maneggio
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Tutto chiaro, grazie.
Bei sentierini tracciati dalla fede dei pellegrini in cammino verso la Comparsa e da chi aveva prati da falciare nella valle. Scomparsa quella, morti questi, tutto alla malora. Peccato!
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Tutto chiaro, grazie.
Bei sentierini tracciati dalla fede dei pellegrini in cammino verso la Comparsa e da chi aveva prati da falciare nella valle. Scomparsa quella, morti questi, tutto alla malora. Peccato!
ma i sentierini erano solo a scopo di pellegrinaggio/sfalcio o c'erano anche altri motivi?
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Mah, per quello che ricordo io, il sentiero in valle, lungo il rio, era usato per raggiungere i prati da falciare o per tagliare qualche pianta. I miei zii avevano tre o quattro fondi e da bambino ha partecipato anch'io alla fienagione. Poi sono arrivati i turisti che volevano vedere la cascata ed io mi prestavo volentieri a fare da guida.
Quello alto veniva percorso "ai miei tempi" (diciamo una cinquantina di anni fa) per portare le mucche al pascolo (il dosso della Clinga nella parte bassa, verso Prada, dove transita il sentiero, era "pelato" e i miei zii mi dicevano che ai loro tempi era tutto privo di vegetazione), per andare alla Comparsa o per visita parenti nei due sensi. I Faideri del paese, però, usavano maggiormente quello che si stacca dalla strada del Riposo, passa nei pressi della vecchia miniera, scende nel fondovalle ai piedi della cascata e risale fino all'Erla.
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Mah, per quello che ricordo io, il sentiero in valle, lungo il rio, era usato per raggiungere i prati da falciare o per tagliare qualche pianta. I miei zii avevano tre o quattro fondi e da bambino ha partecipato anch'io alla fienagione. Poi sono arrivati i turisti che volevano vedere la cascata ed io mi prestavo volentieri a fare da guida.
hai delle vecchie foto della zona? (Clinga, Prada etc). In effetti per i faideri mi pare più logico che transitassero per la val del rio negro per andare a erla/comparsa. Ma poi ste comparsate quando sarebbero avvenute? E prima non c'erano sentieri? Mi par strano... Per esempio in costalta, versante ovest, ho trovato moltissimi muri di terrazzamenti, e anche muri di case, anche se tutto è ormai "mangiato" dalla vegetazione... non ho idea cosa coltivassero...
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Ma certamente i sentieri c'erano anche prima. Ti ho detto che ai miei tempi quello era l'uso prevalente che se ne faceva.
Sulla Comparsa so poco. Mi pare siano avvenimenti del XIX secolo. Tu che abiti più vicino, vai a farti un giretto e documenta ;D ;D ;D
Non ho foto, solo ricordi. Per Costalta non ti so dire nulla se non mi dici almeno il luogo di questi muretti. Ci sono dei masi isolati sulla montagna della Faida, non più abitati da tanto tempo. Quelli ristrutturati sorgono vicino a coltivazioni di piccoli frutti. E poi ci sono le opere militari, tutta roba "dei Russi". Bisogna sentire Spidi, che ne sa sicuramente più di me.
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Non ho foto, solo ricordi. Per Costalta non ti so dire nulla se non mi dici almeno il luogo di questi muretti.
di preciso non so perché sono le solite ravanate, diciamo a monte dei Fovi... è pieno...