Oggi sono uscito dall'ambulatorio a Levico alle 14,nel parcheggio c'erano già Rolando e Roberto.Il tempo di cambiarmi e via verso il piazzale di Panarotta.Tempo grigiastro con nebbia che a tratti nasconde il Fravort e temperatura piuttosto mite.
Raggiunta la pista Rigolor e traversata subito sotto il "muro",iniziamo a tracciare in neve intonsa sullo stradello che porta alla "Bassa" Sopra di noi incombono lunghe cornici da vento e, circa a metà percorso,traversiamo l'accumulo provocato da un ampio distacco dal ripido pendio soprastante.Se qualcuno passerà di là nei prossimi giorni,faccia molta attenzione!
Alla Bassa la nebbia si dirada e cominciamo a tracciare sulla lunga spalla che con due sali scendi si sviluppa verso la cima.
Tutto il paginone del Fravort appare intonso e con diversi punti di accumolo eolico.La neve fresca è scorrevole e sotto si percepisce un fondo trasformato e consistente.
La luce del pomeriggio ha un certo fascino e tutto intorno si vedono le montagne cariche di neve,a tratti illuminate dagli ultimi raggi di sole.
Il tratto sommitale è sventato,a tratti un pò ghiacciato, ma si sale senza i rampant.
La croce di vetta ci accoglie,assieme ad un ventarello piuttosto fresco.Sono le 16,30,temperatura -8.5.Qualche foto,un giro d'orizzonte sempre spettacolare da questo particolare belvedere.
La discesa è proprio goduriosa fino a lmomento di risalire i due rilievi della Fontanella (il secondo lo aggiriamo da est sudest).Alla Bassa decidiamo che la visibilità inizia ad essere critica per rischiare il traverso sotto le cornici,per cui si ripella e raggiungiamo così la cima Panarotta.Da qui scendiamo per pista con l'ultima incerta luce della sera fino al parcheggio dove arriviamo alle 18,30.
Questo è il privilegio di avere le montagne sotto casa e quindi la possibilità di goderne anche nei ritagli di tempo!